Dietro immagini patinate e messaggi motivazionali, si nascondono spesso modelli rischiosi e irrealistici che possono condizionare profondamente la salute psicologica e fisica di chi li segue.
Negli ultimi anni i social media sono diventati una delle principali fonti di informazione e ispirazione in tema di alimentazione, fitness e benessere.
Tuttavia, fenomeni come il “clean eating”, le comunità “thinspo” (thin inspiration) e “bonespo” (bones inspiration) si presentano come tendenze innocue o addirittura salutari, ma numerosi studi hanno mostrato come possano alimentare disturbi alimentari e portare a conseguenze molto gravi.
In questo articolo si esplorerà come i social influenzano l’alimentazione, che cosa si intende per mangiare pulito, e quali sono i rischi legati alle pratiche di thinspo e bonespo.
Cosa si intende per mangiare pulito (clean eating)?
Tra le tendenze più popolari emerse negli ultimi anni, il “clean eating” occupa un posto centrale. A prima vista può sembrare una pratica positiva: si parla di scegliere cibi freschi, non processati, ridurre zuccheri e grassi, favorire ingredienti naturali. Tuttavia, dietro questa etichetta si nasconde una visione semplicistica e talvolta pericolosa del cibo.
Il concetto di “pulito” implica automaticamente l’esistenza di cibi “sporchi”, alimentando un giudizio morale sulla nutrizione. Mangiare diventa così non solo un atto biologico e culturale, ma una misura del proprio valore personale. Questo approccio può facilmente trasformarsi in rigidità, senso di colpa e paura di ciò che viene considerato “impuro”.
Come spiegato nello studio “Is #cleaneating a healthy or harmful dietary strategy? Perceptions of clean eating and associations with disordered eating among young adults. J Eat Disord (2019)”, il clean eating può favorire lo sviluppo di comportamenti alimentari disfunzionali nei giovani adulti. Il desiderio di attenersi rigidamente a questa filosofia alimentare è spesso associato a senso di colpa, isolamento sociale e, nei casi più estremi, a disturbi clinici come l’ortoressia nervosa.
Se inizialmente il clean eating può apparire come una scelta salutare, la sua rigidità lo rende poco sostenibile nel lungo periodo. Il rischio principale è che la ricerca di “purezza” alimentare diventi un’ossessione che porta all’isolamento sociale, a carenze nutrizionali e alla perdita di un rapporto sereno con il cibo.

Pensi di soffrire di un disturbo d’ansia?
Compila il test di autovalutazione! Ti darà un’indicazione sull’opportunità di di avviare un percorso clinico di supporto. Basta 1 minuto per avere il risultato.
Che cosa significa Thinspo?
Il termine “thinspo” nasce dall’unione di thin (magro) e inspiration (ispirazione). Questi contenuti hanno lo scopo di motivare alla perdita di peso estrema, spesso attraverso immagini di corpi eccessivamente magri accompagnati da frasi motivazionali.
Se da un lato possono sembrare innocue citazioni sull’autodisciplina, in realtà promuovono un ideale corporeo irraggiungibile e malsano. La magrezza estrema viene celebrata come simbolo di forza di volontà, successo personale e controllo, rinforzando l’idea che il valore individuale sia legato esclusivamente al corpo, normalizzando anoressia e DCA.
Lo studio “A content analysis of thinspiration, fitspiration, and bonespiration imagery on social media. J Eat Disord (2017)”, ha analizzato i contenuti thinspo sui social media evidenziando come essi promuovano immagini di corpi gravemente sottopeso e messaggi che normalizzano comportamenti anoressici. Questi contenuti non solo incoraggiano l’insoddisfazione corporea, ma possono diventare veri e propri trigger per persone vulnerabili ai disturbi alimentari.

Pensi di essere una persona autistica?
Compila il test di autovalutazione! Ti darà un’indicazione sull’opportunità di approfondire con diagnosi e terapia. Bastano 5 minuti per avere il risultato.
Che cosa significa bonespo?
Il “bonespo” enfatizza la visibilità delle ossa come traguardo estetico. Se il thinspo promuove la magrezza estrema, il “bonespo” porta questo concetto all’estremo, enfatizzando la visibilità delle ossa come traguardo estetico. Le immagini bonespo esaltano spalle sporgenti, clavicole evidenti e costole visibili, rappresentandole come simboli di bellezza e determinazione.
Anche in questo caso non si tratta di semplice “ispirazione”, ma di una vera e propria glorificazione dell’anoressia e della deprivazione alimentare. I contenuti bonespo sono spesso accompagnati da frasi che legano la sofferenza fisica a un presunto successo personale, creando un meccanismo di rinforzo sociale estremamente dannoso, che più viene normalizzato dall’individuo, più necessita di percorsi adatti con un professionista della salute alimentare per essere dissimulato.

Pensi di soffrire di depressione?
Compila il test di autovalutazione! Ti darà un’indicazione sull’opportunità di avviare un percorso clinico di supporto. Bastano 2 minuti per avere il risultato.
Thinspo, Clean eating e bonespo, tra ispirazione e ossessione
Questi movimenti online, sebbene possano presentarsi come forme di incoraggiamento, rappresentano in realtà una forma di pressione che spinge a inseguire modelli fisici irraggiungibili. Le immagini mostrano corpi al limite del sottopeso, associandoli a messaggi di forza di volontà, autocontrollo e successo personale.
Il pericolo principale è che queste comunità non solo promuovono l’anoressia e altri disturbi alimentari, ma li celebrano come obiettivi desiderabili. Non si tratta quindi di semplice motivazione, ma di un rinforzo sociale che incoraggia comportamenti non salutari.
Seguire contenuti thinspo e bonespo non significa solo esporsi a un modello fisico irrealistico, ma rischia di aprire la strada a condizioni cliniche serie come binge eating, anoressia e altri disturbi alimentari, che compromettono gravemente la salute fisica e mentale.

Pensi di essere ADHD?
Compila il test di autovalutazione! Ti darà un’indicazione sull’opportunità di approfondire con diagnosi e terapia. Bastano 3 minuti per avere il risultato.
I rischi di thinspo, bonespo e clean eating
Il contatto prolungato con contenuti che promuovono regimi estremi e corpi irrealistici può avere conseguenze gravi e durature. Tra i principali rischi possiamo citare:
- Aumento del rischio di sviluppare un disturbo alimentare: anoressia, bulimia, binge eating o ortoressia.
- Calo dell’autostima e insoddisfazione corporea: con un confronto costante con modelli irrealistici.
Isolamento sociale e peggioramento del benessere psicologico: causati dalla difficoltà di condividere momenti conviviali senza ansia legata al cibo. - Conseguenze fisiche dovute a diete restrittive: carenze nutrizionali, amenorrea, osteoporosi o rischio cardiovascolare.
Prevenire questi rischi significa innanzitutto sviluppare consapevolezza critica verso i contenuti online. Riconoscere che ciò che si vede sui social non rappresenta la realtà è un primo passo per difendersi da modelli tossici. Allo stesso tempo, è importante promuovere ambienti digitali che valorizzino la diversità corporea e un approccio equilibrato al cibo.

Test per Thinspo, bonespo e clean eating?
I social media sono strumenti potenti, capaci di veicolare modelli estremamente dannosi. Fenomeni come il clean eating, il thinspo e il bonespo dimostrano quanto sia facile trasformare il cibo e il corpo in ossessioni, fino a minacciare seriamente la salute.
Molti si chiedono se esistano test specifici per riconoscere un coinvolgimento in queste dinamiche. In realtà, non è possibile avere strumenti diagnostici dedicati esclusivamente a thinspo, bonespo o clean eating. Queste tendenze, infatti, rientrano in un quadro più ampio: quello dei disturbi del comportamento alimentare (DCA).
Per questo motivo, lo strumento più utile non è un test mirato a una singola tendenza, ma un test di screening che aiuti a capire se si è inclini o già affetti da un DCA.
Se l’ansia legata al cibo diventa invasiva o se si percepisce un forte disagio rispetto al proprio corpo, è fondamentale rivolgersi a un professionista.
Gam Medical, con i suoi specialisti per i DCA, offre percorsi dedicati alla cura dei disturbi alimentari, con l’obiettivo di restituire serenità e benessere psicologico.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://jeatdisord.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40337-017-0170-2


