Sport e autismo: muoversi per crescere

Tempo di lettura: 4 minuti

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autismo, sport e crescita

Che ruolo ha il gioco nello sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini con un disturbo dello spettro autistico?

Il disturbo dello spettro autistico (DSA) è un disturbo del neurosviluppo che influisce sullo sviluppo neurobiologico degli individui e sulle loro interazioni con il mondo, portando a sfide personali e sociali. L’esercizio fisico rappresenta un valido strumento di supporto per le persone con autismo, aiutando a ridurre i sintomi caratteristici del disturbo e a promuovere uno sviluppo più equilibrato, migliorando la socialità e le capacità comunicative.

Un intervento precoce e multidisciplinare, che coinvolga attività terapeutiche individualizzate e esperienze di gruppo, è fondamentale per favorire lo sviluppo delle competenze compromesse nei bambini con autismo, promuovendo la loro inclusione sociale.

Leggi questo articolo per scoprire come lo sport diventa un alleato nella crescita dei bambini con disturbi dello spettro autistico. 

Benefici dello sport per i bambini con autismo

Il Disturbo dello Spettro Autistico (Autism Spectrum Disorder, ASD) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione di due aree, quella della comunicazione e dell’interazione sociale. La compromissione di queste due aree si associa spesso a comportamenti e interessi ripetitivi e stereotipati. Per i bambini e gli adolescenti con disturbo dello spettro autistico è, dunque, fondamentale il coinvolgimento in attività differenti che favoriscano l’inclusione con i pari e che possano portare benefici a livello sintomatologico e comportamentale. Lo sport, pur non essendo un’attività terapeutica, bensì ludico-ricreativa, può risultare complementare ai percorsi terapeutici e rivelarsi estremamente importante su vari fronti:

Benefici socialiSviluppo emotivoBenefici cognitivi
Interazione sociale: Lo sport offre opportunità di socializzare con i coetanei in un contesto strutturato, favorendo la comunicazione e la collaborazione.Autostima: Raggiungere degli obiettivi motori e superare le proprie difficoltà contribuisce a migliorare l’autostima e la fiducia in se stessi.Concentrazione: Molti sport richiedono attenzione e pianificazione, migliorando la capacità di concentrazione.
Facilitazione della comunicazione: Il movimento può essere utilizzato come canale di comunicazione non verbale, permettendo di esprimere emozioni e bisogni in modo più efficace.Gestione delle emozioni: Lo sport insegna a gestire la frustrazione e a sviluppare la resilienza.Risoluzione dei problemi: Attraverso il gioco e lo sport, i bambini imparano strategie per superare ostacoli e sfide.
Riduzione dell’isolamento: Il contatto con altri bambini e adulti aiuta a ridurre il senso di isolamento che alcuni bambini con autismo possono provare.Riduzione dello stress: L’attività fisica gioca un ruolo nella riduzione dello stress, aiutando i bambini a scaricare l’energia in eccesso e ridurre l’ansia, spesso causata da una sovra-stimolazione sensoriale.Regole e routine: Partecipare a sport di squadra insegna a rispettare le regole, seguire una routine e comprendere dinamiche di gruppo.

La regolazione sensoriale nell’autismo

Molti bambini con autismo hanno difficoltà nella regolazione sensoriale. La regolazione sensoriale è un processo fondamentale per tutte le persone, ma nelle persone con autismo può manifestarsi in modo diverso e talvolta creare delle sfide. 

Il cervello riceve e interpreta continuamente informazioni dai nostri sensi, che vengono poi elaborate e trasformate in azioni che permettono di interagire con il mondo. Nelle persone con autismo la rielaborazione degli stimoli sensoriali avviene spesso in modo differente. Questo può portare a un’ipersensibilità a determinati stimoli (ad esempio, il suono di un asciugacapelli può risultare insopportabile), oppure a iposensibilità, cioè una ridotta reattività a stimoli che normalmente vengono percepiti (ad esempio, non sentire il dolore di un taglio). (luci, movimenti, odori e consistenze tattili specifiche). Le persone con autismo spesso ricercano attivamente stimoli sensoriali (sensory seeking/craving): è comune osservare un interesse insolito ed eccessivo per una determinata esperienza sensoriale in modo intenso o prolungato nel tempo (ad esempio luci, movimenti, odori e consistenze tattili specifiche).

L’attività fisica a supporto della regolazione sensoriale

Esistono molte attività è strumenti che possono aiutare a migliorare la regolazione sensoriale, come la terapia occupazionale, l’utilizzo di giochi con diverse texture, colori e suoni, e attività motorie specifiche che attraverso il movimento permettono di scaricare l’energia e organizzare le sensazioni.

In particolare il movimento corporeo aiuta a integrare le informazioni provenienti dai diversi sensi (vista, udito, tatto, propriocezione, vestibolo). Ad esempio, durante un’attività come la corsa, il bambino integra le informazioni visive per evitare gli ostacoli, le informazioni propriocettive per percepire il movimento del corpo e le informazioni vestibolari per mantenere l’equilibrio. Attraverso il movimento, si sviluppa anche una maggiore consapevolezza del proprio corpo, facilitando così la regolazione delle reazioni emotive e comportamentali.

Autismo: Come scegliere lo sport giusto?

Scegliere l’attività sportiva più adatta a un bambino con autismo richiede attenzione, perché dipende da tanti fattori, come le sue caratteristiche personali, lo sport e le risorse economiche della famiglia. Gli sport di squadra richiedono solitamente un alto livello di interazione sociale e di comprensione delle regole, per questo possono rappresentare una sfida significativa per i bambini con autismo, i quali spesso trovano difficoltà a comunicare e a collaborare con i compagni di squadra. Gli sport più indicati e anche più studiati per i loro benefici nella crescita dei bambini con autismo sono quelli individuali. In particolare il nuoto, lo yoga, la danza e l’equitazione mostrano benefici nello sviluppo socio-emotivo dei bambini, mentre la corsa e le arti marziali sono utili per ridurre i comportamenti stereotipati e ripetitivi.

bambini, autismo, sport di squadra
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Autismo: Sfide e ostacoli

Promuovere la partecipazione sportiva nei bambini con autismo non solo migliora il loro benessere fisico, ma offre anche strumenti preziosi per affrontare le sfide quotidiane e migliorare la qualità della loro vita. 

È importante supportare i bambini creando un ambiente favorevole e incoraggiante e adattare l’attività fisica alle caratteristiche individuali del bambino, considerando le sue preferenze, le sue abilità e i suoi limiti. Anche la costanza è fondamentale per ottenere benefici a lungo termine!

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Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://bmcpsychology.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40359-024-02210-w?utm_source
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