Ti capita di arrivare agli esami con la sensazione di aver studiato “tanto ma in maniera disordinata”?
Nel Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), la preparazione di una sessione d’esami può trasformarsi in una maratona caotica: concentrazione altalenante, procrastinazione, ansia da prestazione e picchi di energia difficili da gestire.
Non si tratta di pigrizia o mancanza di volontà, ma di un diverso modo di processare attenzione, tempo e motivazione.
Oggi scopriremo come organizzare un piano a 30-60-90 giorni basato sul principio del micro-chunking, una strategia che spezza i compiti in unità minime per favorire continuità e ridurre il sovraccarico.
Sessione esami e ADHD: perché la pianificazione “classica” non funziona?
Secondo la meta-analisi “Functional impairments among adults with ADHD: A comparison with adults with other psychiatric disorders and links to executive deficits” (Holst et al., 2019), l’ADHD comporta difficoltà persistenti in pianificazione, gestione del tempo e monitoraggio dei progressi, che si accentuano in periodi di studio intensivo.
Le strategie tradizionali (pianificare tutto a inizio mese o studiare “tot pagine al giorno”) potrebbero scontrarsi con una variabilità fisiologica dell’attenzione: giorni “iperfocalizzati” si alternano a momenti di blocco o distrazione.
Nel Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI):
- La percezione del tempo è distorta: tendenza a sottostimare le scadenze lontane e sovrastimare le vicine.
- Il carico esecutivo: decidere, organizzare e avviare è più faticoso del compito in sé.
- la motivazione: si attiva solo quando la sfida è immediata o concreta.
Il risultato? Sessioni di studio discontinue, accumuli di stress e perdita di fiducia nelle proprie capacità.
Secondo lo studio “Time perception and reproduction in young adults with attention deficit hyperactivity disorder” (Barkley R.A. et al., 2001), le persone ADHD tendono a posticipare attività non supportate da feedback immediato: da qui l’efficacia di piani a breve orizzonte e segmentati.
Per chi ha Deficit di Attenzione/Iperattività, la soluzione non è “più disciplina”, ma una struttura diversa del tempo di preparazione.

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Il principio del micro-chunking per gestire la sessione esami con l’ADHD
Il micro-chunking consiste nel suddividere un obiettivo ampio, per esempio “preparare un esame da 300 pagine”,in unità minime e osservabili da completare in tempi brevi, tra dieci e trenta minuti.
Come funziona:
- Ogni chunk ha un inizio e una fine chiara: come “leggere da pagina 30 a 40 e sottolineare due concetti”.
- Al termine di ogni blocco, c’è un micro-rinforzo: una pausa breve, un cambio di ambiente o un gesto di gratificazione.
- Quattro o cinque chunk consecutivi formano un’unità di studio: un “macro-slot” che si può collocare nella giornata.
Secondo la rassegna “Cognitive behavioral therapy for adults with attention-deficit hyperactivity disorder: study protocol for a randomized controlled trial” (F. Huang, Q. Qian, Y. Wang 2015), tecniche di segmentazione e rinforzo immediato aumentano l’aderenza ai compiti e migliorano il senso di controllo.
Fare micro-chunking significa smettere di studiare a oltranza e iniziare a studiare a obiettivi verificabili.

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Come costruire un calendario 30-60-90 giorni per la sessione esami ADHD
Un calendario di tre fasi consente di gestire la sessione in modo progressivo e realistico:
| Fase | Periodo | Obiettivo principale | Strategie e attività consigliate |
| Fase 1: costruzione della base. | 90-60 giorni | Attivare la routine e mappare i materiali | Raccogli tutto il materiale (slide, libri, appunti). Stabilisci chunk minimi (es. 20 pagine o una lezione) e blocchi di studio di massimo 60 minuti. Inserisci uno slot “jolly” settimanale per imprevisti o recuperi. Concludi ogni settimana con un check di progresso (“quanti chunk completati?” più che “quante ore studiate?”) |
| Fase 2: consolidamento | 60-30 giorni | Rinforzare la comprensione e introdurre la revisione attiva | Integra quiz, flashcard o spiegazioni a voce alta. Mantieni chunk brevi ma aggiungi sessioni cumulative di due ore divise in micro-blocchi. Introduci giorni cuscinetto (uno ogni sette) per ripassare o recuperare. Usa un sistema visivo (tabella o lavagna) per monitorare i progressi. |
| Fase 3: rifinitura e autoregolazione | 30-0 giorni | Passare da quantità a qualità e gestire energia e focus | Alterna giornate di revisione tematica a prove simulate brevi. Riduci i chunk di studio e aumenta il tempo per sonno e recupero. Dedica gli ultimi sette giorni alla gestione dell’attivazione: respirazione lenta, pause pianificate, sonno regolare. Mantieni il ritmo costante per sostenere la concentrazione. |

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Strumenti pratici di supporto per persone ADHD durante la sessione esami
Per mantenere il piano sostenibile, servono strumenti che riducano la necessità di decisioni continue.
- Planner visivo settimanale: meglio se a colori, con slot orari fissi (es. “mattina lettura”, “pomeriggio quiz”).
- Timer da tavolo o app visiva: segnala la fine del chunk e previene l’iperfocus.
- Ambiente stabile: studiare nello stesso luogo favorisce la memoria contestuale.
- Promemoria di pausa ogni quaranta-cinquanta minuti per idratazione o movimento.
- Tracciamento del sonno: Secondo la rassegna “Combined impact of ADHD and insomnia symptoms on quality of life, productivity, and health care use in the general population” (Bijlenga D. et al., 2019), sonno frammentato e ritardo di fase peggiorano memoria e concentrazione, rendendo fondamentale l’igiene del sonno in periodo d’esami.
L’efficacia del piano non dipende dalla forza di volontà, ma da quanto l’ambiente possa aiutare e sostenere il cervello ADHD.

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Sessione esami e ADHD: valutare se il piano funziona
Dopo due settimane, verifica se il sistema è sostenibile:
- Hai rispettato almeno l’ottanta per cento dei chunk pianificati?
- I sintomi di ansia o blocco sono diminuiti o aumentati?
- Riesci a completare una sessione di studio senza interruzioni non pianificate?
Se la risposta è no, riduci l’unità di misura, non la motivazione: chunk da dieci minuti sono più efficaci di un’ora saltata.
Secondo lo studio “Current status of cognitive behavioral therapy for adult attention-deficit hyperactivity disorder” (Knouse et al., 2010), l’adattamento continuo del piano e il monitoraggio visivo dei progressi migliorano la persistenza e riducono la procrastinazione.
Il calendario non è rigido, è una struttura viva che segue i ritmi del cervello e non li forza.

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Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30624968/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11499990/
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC4399752/
- https://www.researchgate.net/publication/342535517_Combined_impact_of_ADHD_and_insomnia_symptoms_on_quality_of_life_productivity_and_health_care_use_in_the_general_population
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20599129/



