Indipendenza e autismo: quando lasciare casa dei genitori?

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Andare a vivere da soli e rendersi indipendenti dai propri genitori è un percorso non privo di ostacoli, soprattutto se appartieni allo spettro autistico.

In questo articolo analizzeremo quale potrebbe essere il momento migliore per allontanarsi dal nido familiare per gli adulti con ASD, saranno definite eventuali strategie pratiche per superare la paura e trovare il coraggio di andare via di casa, unite a 3 consigli per gestire l’indipendenza reale. Inoltre, verranno elencate delle tecniche utili per affrontare le emozioni e la mancanza che si può percepire quando non si abita più con i propri affetti.

Età media per lasciare casa in Italia: quando è l’età giusta per una persona nello spettro autistico?

In Italia, l’età media in cui i giovani lasciano la casa dei genitori si aggira intorno ai 27-30 anni, stando all’ultimo rapporto Eurostat, ma si possono comunque assistere a specifiche variazioni, legate a fattori economici, culturali e personali. 

Lo studio “Empirical evaluation of the association between daily living skills of adults with autism and parental caregiver burden” (2021), pubblicato su National Library of Medicine, ha analizzato le capacità di vita quotidiana e l’autonomia degli adulti con ASD. Qui si evidenzia che tra il 50 % e l’80 % degli adulti nello spettro vive con i genitori. La causa di questo fenomeno è riconducibile ad una carenza di servizi e supporti specifici adeguati a supportare questa crescente autonomia.

Nonostante questo, è essenziale ricordare che non esiste un’età universalmente giusta per lasciare casa dei genitori. Anzi, il livello di autonomia nelle attività quotidiane, la capacità di gestione delle emozioni e il sostegno psicologico e sociale sono molto più utili per il benessere personale e sono sicuramente imprescindibili per affrontare una transizione simile. Perciò, il momento ideale per fare questo passo potrebbe essere legato al raggiungimento di determinate competenze individuali e promosso dalla disponibilità di supporti esterni, adatti alle esigenze dell’individuo nello spettro.

Staccarsi dalla famiglia e autismo: 5 strategie per trovare il coraggio di andare via di casa

Ovviamente, lasciare la casa dei propri genitori per iniziare un percorso di responsabilizzazione e autonomia completa richiede coraggio, pianificazione e supporto.  Come lo studio “Transition to adulthood for individuals with autism spectrum disorder: Current issues and future perspectives” (2013) dimostra, quando i diritti e i servizi garantiti durante l’infanzia cessano e i giovani adulti con ASD e le loro famiglie si trovano ad affrontare sistemi assistenziali frammentati e non sufficientemente finanziati, è necessario mettere in atto pratiche attuali per favorire la transizione all’età adulta. Si possono individuare 5 strategie, che appaiono efficaci e adeguate nel facilitare questo passaggio nelle persone con ASD:

  1. Pianificazione personalizzata: L’elaborazione di un piano individuale e personalizzato, in cui vengono inserite le caratteristiche specifiche, le preferenze e le esigenze della persona con autismo, potrebbe risultare molto utile e facilitatorio. Infatti, il coinvolgimento attivo durante il processo decisionale potrebbe aumentare le probabilità di successo del percorso che si vuole intraprendere.
  2. Procedere per tappe graduali: Si tratta di un metodo che potrebbe ridurre l’agitazione e garantire un adattamento sereno al contesto abitativo nuovo. Quindi, tramite approccio progressivo, composto di piccoli passi intermedi, come ad esempio trascorrere alcuni giorni o weekend fuori casa, per poi aumentare la durata del periodo lontano dalla famiglia
  3. Utilizzare supporti tecnologici e cognitivi: Sfruttare le tecnologie assistive, come ad esempio app per organizzare tutte le attività giornaliere, usufruire di promemoria digitali, ma anche di video tutorial per apprendere nuove competenze. Questo può essere uno stratagemma per sviluppare gradualmente autonomia.
  4. Allenare le competenze sociali ed emotive: La capacità di interagire con gli altri e di affrontare gli ostacoli giornalieri, che prevedono una buona gestione dell’emotività, risulta fondamentale per costruirsi una vita indipendente soddisfacente. Potrebbe essere utile una formazione psicoeducativa di gruppo per autistici o un parlare con uno psicologo dell’autismo, per sentirsi più sicuri e meno isolati. 
  5. Preparazione e supporto della famiglia: Anche la famiglia necessità di adeguato sostegno per essere preparata alla transizione. Si includono: supporto psicologico, e informazioni chiare sulle risorse disponibili nel territorio per la persona con autismo.

Spettro autistico: 3 consigli per affrontare l’indipendenza 

Per poter raggiungere la totale autonomia le persone autistiche richiedono strategie mirate e ben definite. Ecco 3 consigli pratici per affrontare l’indipendenza:

  1. Video-modeling e apprendimento visivo: L’utilizzo di tecnologie e strumenti visivi, come video esplicativi, potrebbe permettere un’acquisizione efficace e facilitata di competenze pratiche fondamentali per la vita quotidiana. Lo studio “Examining the Effects of Video Modeling and Prompts to Teach Activities of Daily Living Skills” (2016), pubblicato su National Library of Medicine, ha evidenziato la validità di questo metodo. Infatti, l’apprendimento visivo è uno stratagemma valido per adulti nello spettro.
  2. Programmi strutturati di transizione: Delineare un percorso strutturato, definito e supportato da professionisti, come educatori o psicologi specializzati in autismo, è determinante per questo processo. Anche trasferirsi temporaneamente in strutture protette o semi-protette potrebbe essere una soluzione intermedia.
  3. Gruppi e percorsi di abilità sociali: Inserirsi in gruppi strutturati e di supporto, in cui vengono insegnate abilità sociali specifiche e tecniche per rispondere alle sfide emotive, potrebbero prevenire un possibile isolamento e garantire l’adattamento sociale. GAM Medical, Centro specializzato nell’Autismo, offre la possibilità di iscriversi ad un gruppo psicoeducativo per affrontare le difficoltà dell’autismo nell’adulto.

Autismo, come gestire la mancanza dei genitori? 

Abbandonare il nido familiare significa giungere in un nuovo contesto segnato da autonomia e indipendenza totale, ma prevede anche una separazione emotiva non indifferente, per cui è necessario mettere in atto determinati comportamenti per gestire la mancanza sentita dei propri genitori:

  • Creare una rete sociale alternativa:  Amicizie, vicini, operatori professionali e comunità locali possono diventare nuovi punti di riferimento.
  • Supporto psicologico continuativo: In questo modo si possono riconoscere meglio le emozioni e gestire lo stress quotidiano. 
  • Rituali di contatto: Momenti regolari di contatto pianificati con la famiglia, come videochiamate o visite, potrebbero aiutare a mantenere il legame saldo e vicino con i familiari, senza che ne venga compromessa l’autonomia.
  • Affrontare le emergenze: Un piano condiviso con referenti (assistenti, vicini, servizi) prevede cosa fare in caso di difficoltà improvvisa. I genitori restano una figura di riferimento secondaria, finché la persona non è completamente autonoma.
lasciare casa dei genitori: autismo
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Hai un disturbo dello spettro autistico e trovi difficoltà ad emanciparti?

L’indipendenza  abitativa, per chi è nello spettro autistico, non è un traguardo universale: non esiste un’età valida per tutti. Piuttosto, il momento ideale potrebbe coincidere con il raggiungimento di competenze pratiche, supporti adeguati, progettualità condivisa e autonomia emotiva.

Un approccio personalizzato, graduale e mediato da strumenti visivi, tecnologici e sociali è efficace nell’accompagnare il passaggio all’autonomia. È necessario non considerare l’uscita dal nucleo familiare come una rottura, ma come un cambiamento positivo, in cui possono coesistere relazioni vecchie e nuove, supporto concreto e progettazione su misura.

GAM Medical, Clinica specializzata nell’Autismo, offre percorsi di supporto psicologico per la comprensione e la gestione dell’autismo, tramite un approccio multidisciplinare per il miglioramento della qualità della vita di individui caratterizzati da questa condizione e delle loro famiglie.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.researchgate.net/publication/273054324_Transition_to_adulthood_for_individuals_with_autism_spectrum_disorder_Current_issues_and_future_perspectives
  •  https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC5118254/
  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7785247/ 
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