Gruppi di auto-aiuto: davvero aiutano contro la depressione?

Tempo di lettura: 5 minuti

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Depressione: Gruppo di persone che si supportano

Ti starai chiedendo, i gruppi di auto-aiuto sono davvero utili a combattere la depressione?

La depressione è una condizione di malessere psicologico che affligge molte persone nel mondo. Frequentemente viene trattata tramite appositi farmaci prescritti da uno medico specializzato in depressione, ma esistono anche altre soluzioni per affrontare la depressione. I gruppi di auto-aiuto, come dimostrato dalla ricerca “Efficacy of peer support interventions for depression: a meta-analysis“, sono una di queste. Ma questi gruppi di auto-aiuto sono davvero efficaci per combattere la depressione? In questo articolo esploreremo il loro modo di funzionare, con i vantaggi e i limiti che li contraddistinguono.

Cos’è un gruppo di auto-aiuto?

I gruppi di auto-aiuto funzionano grazie a incontri organizzati da persone che condividono esperienze simili tra loro, in questa lotta contro la depressione. Questi gruppi non sono sempre gestiti da professionisti sanitari, ma un ruolo fondamentale nel loro funzionamento è giocato dai membri stessi, che costituiscono una rete di supporto gli uni per gli altri attraverso la condivisione delle reciproche esperienze. I partecipanti ai gruppi di auto-aiuto, quindi, si riuniscono con l’obiettivo di confrontare le proprie esperienze, consigliarsi a vicenda e cercare insieme soluzioni pratiche; ma l’obiettivo di questi gruppi è fornire un sostegno emotivo reciproco.

La differenza tra il supporto di un professionista di GAM Medical e il supporto di un pari

Il supporto professionale è fornito da esperti qualificati del settore medico, come psicologiterapeuti e psichiatri specializzati in depressione. Questi professionisti hanno una formazione specifica e sono in grado di offrire supporto mirato, basato su approcci terapeutici scientificamente validati. 

Nel contesto di GAM Medical, i pazienti possono accedere a un supporto altamente specializzato che affronta le difficoltà individuali, attraverso trattamenti personalizzati e supervisione continua.

Il supporto di un pari, invece, si trova principalmente nei gruppi di auto-aiuto, dove i partecipanti condividono le proprie esperienze in modo paritario, senza la guida di un esperto. Sebbene il supporto tra pari possa favorire un senso di empatia e comprensione reciproca, la mancanza di una figura professionale può limitare l’efficacia del percorso, soprattutto quando si tratta di affrontare tematiche complesse e delicate. L’assenza di un esperto può però permettere una maggiore apertura emotiva, poiché i partecipanti non temono di essere giudicati clinicamente, ma possono comunque beneficiare del sostegno dei compagni di percorso.

I benefici dei gruppi di auto-aiuto nella gestione della depressione

Diverse testimonianze suggeriscono che i gruppi di auto-aiuto possono avere un’effettiva efficacia nel miglioramento del benessere mentale di chi soffre di depressione. I reali benefici che si possono trarre da un gruppo di auto-aiuto sono:

  • La riduzione del senso di isolamento. Le persone con depressione spesso si sentono sole al mondo, come se nessuno potesse comprenderle. Nei gruppi di auto-aiuto, gli individui possono condividere le loro esperienze in un ambiente sicuro e solidale, sentendosi compresi e meno soli nelle loro difficoltà, trovandosi a interagire con persone che si trovano nella loro stessa situazione e che possono capire le loro difficoltà.
  • La condivisione di strategie per affrontare la depressione. I membri del gruppo di auto-aiuto, avendo esperito situazioni simili, possono scambiarsi tra di loro le possibili soluzioni che hanno funzionato per loro. La possibilità di apprendere dalle esperienze altrui è una risorsa preziosa, perché anche se ogni persona affronta la depressione a modo suo, spesso acquisire una vasta gamma di possibili soluzioni può aiutare a trovare quella giusta per sé.
  • La creazione di un senso di comunità. La depressione può indurre i soggetti affetti a provare un forte senso di alienazione. I gruppi di auto-aiuto, creando una comunità di pari, possono essere utili a trovare un senso di appartenenza e un nuovo equilibrio a livello di salute sociale, cosa che può aiutare anche a creare una maggiore autostima nel soggetto.
mani congiunte: simbolo di coesione
mani congiunte: simbolo di coesione

Limiti dei gruppi di auto-aiuto per la depressione

Nonostante i vari benefici che i gruppi di auto-aiuto possono portare alle persone affette da depressione, hanno comunque dei limiti e non sempre sono la soluzione più adatta per tutti, dato che ogni caso di depressione è a sé. Alcuni di questi limiti possono essere:

  • La mancanza del supporto di un professionista. Uno dei più grandi svantaggi dei gruppi di auto-aiuto è la mancanza di una supervisione professionale, che può sì essere positiva perché favorisce la libera condivisione di esperienze, ma in alcuni casi può anche rendere il gruppo di auto-aiuto una soluzione non del tutto ottimale per il soggetto. Un gruppo senza un professionista potrebbe non essere in grado di affrontare adeguatamente casi di depressione grave o troppo complicata, e in alcuni casi potrebbe addirittura peggiorare la situazione, se i partecipanti non sono in grado di gestire emozioni intense o problematiche serie senza il supporto diretto di un professionista.
  • La possibile dipendenza dal gruppo. In alcuni casi, i partecipanti potrebbero sviluppare una forte dipendenza verso il gruppo di auto-aiuto di cui fanno parte, utilizzandolo come unica fonte di supporto e non riuscendo così a staccarsene, anche quando necessario.

I gruppi di auto-aiuto rispetto ad altre forme di supporto psicologico, sono meglio o peggio? Come si può trovare la soluzione più adatta a sé?

La ricerca “Efficacy of peer support interventions for depression: a meta-analysis“  ha anche confrontato i gruppi di auto-aiuto con altre forme di supporto psicologico disponibili, come ad esempio la psicoterapia individuale e la terapia cognitivo-comportamentale. Dal confronto emerge che, anche se i gruppi di auto-aiuto possono essere utili per alcuni soggetti, essi non sono in grado di sostituire pienamente trattamenti più professionali e mirati. La figura di un pari su cui poter fare affidamento e con cui poter condividere le proprie esperienze è sì molto utile, ma non può mai sostituire la presenza e il supporto di un professionista sanitario.

I gruppi di auto-aiuto quindi sono un’opzione valida per molte persone che lottano contro la depressione, essendo capaci di offrire un forte appoggio emotivo e sociale, ma da soli non possono risolvere i casi di depressione più grave. È sempre utile e importante rivolgersi a un professionista come fonte di supporto principale

Gam Medical è una clinica altamente specializzata nella depressione e in altre problematiche psicologiche. 

Grazie alla presenza di professionisti esperti della salute della mente, la clinica offre trattamenti personalizzati, basati sulle più recenti evidenze scientifiche e tecniche terapeutiche, come la psicoterapia cognitivo-comportamentale e l’uso di farmaci, quando necessario. Gam Medical adotta un approccio integrato che tiene conto della specificità di ogni singolo paziente, fornendo un supporto continuo e mirato per affrontare la depressione in modo completo e professionale.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0163834310001982?casa_token=GGvsHK-Lyn8AAAAA:zYIB85YFPHqodMjOmfkUQ38hd5tCnDFF_XnYXynSeSWLKxLzEtqBWAZRstuPjTVIM8ABp3QE 
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