Farmaco Strattera per l’ADHD: cosa c’è da sapere?

Tempo di lettura: 15 minuti

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Strattera è il nome commerciale del farmaco Atomoxetina, che è un principio attivo inibitore selettivo della ricaptazione della noradrenalina (SNRI). 

È principalmente utilizzato nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) negli adulti e nei bambini di età superiore ai sei anni.

In Italia il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) è la società Eli Lilly Italia S.p.A.

A partire dal 30 settembre 2023, la distribuzione delle capsule rigide di Strattera in Italia è stata sospesa. 

Questo è avvenuto con una nota informativa concordata con AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) il 14 aprile del 2023. 

Questa decisione è stata presa a causa di problemi di approvvigionamento e non per questioni legate alla sicurezza o all’efficacia del farmaco. 

Strattera, utilizzato principalmente per il trattamento dell’ADHD, ha sempre dimostrato di essere sicuro ed efficace, come confermato da numerosi studi clinici e anni di utilizzo medico.

Le difficoltà che hanno portato alla sospensione della commercializzazione sono di natura logistica e riguardano la fornitura, rendendo impossibile continuare a distribuire il prodotto in maniera sostenibile. 

Le autorità sanitarie e l’azienda produttrice stanno collaborando per gestire al meglio questa situazione, offrendo supporto ai pazienti e ai medici per trovare soluzioni alternative. 

I pazienti che attualmente utilizzano Strattera dovrebbero consultare il loro psichiatra per discutere delle opzioni disponibili e assicurarsi di continuare a ricevere un trattamento adeguato.

Sebbene questa sospensione rappresenti una sfida temporanea, tutte le parti coinvolte stanno lavorando per ridurre al minimo l’impatto sui pazienti e garantire che possano continuare a ricevere cure appropriate per il loro disturbo.

L’annuncio dell’interruzione della commercializzazione di Strattera in Italia ha generato un’ondata di ansia e preoccupazione tra i pazienti che utilizzano questo farmaco per la gestione del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) e tra i loro familiari. 

Questa decisione, motivata da problemi di approvvigionamento e non da questioni di sicurezza o efficacia, ha comunque avuto un impatto significativo sulla comunità di persone con ADHD.

  • Paura dell’Interruzione del Trattamento: Molti pazienti si affidano a Strattera per gestire i loro sintomi quotidiani di ADHD. La notizia del ritiro ha scatenato una forte preoccupazione riguardo alla possibilità di rimanere senza un trattamento efficace, causando ansia e stress.
  • Incertezza sul Futuro: L’incertezza su quale sarà la prossima opzione terapeutica ha amplificato l’ansia. I pazienti temono che i nuovi farmaci potrebbero non essere altrettanto efficaci o potrebbero comportare effetti collaterali indesiderati.
  • Stress e Ansia dei Familiari: I familiari che si prendono cura di persone con ADHD sono preoccupati per l’impatto che la sospensione di Strattera avrà sul benessere dei loro cari. Temono un ritorno dei sintomi o una destabilizzazione dello stato emotivo e comportamentale del paziente.
  • Ricerca di Soluzioni Alternative: La necessità di trovare rapidamente un’alternativa efficace ha portato molti familiari a sentirsi sopraffatti. La gestione del trattamento richiede tempo e risorse, e il cambiamento forzato ha aggiunto un ulteriore livello di complessità alle loro vite quotidiane.

Principio attivo e meccanismo d’azione del Farmaco Strattera

Il principio attivo di Strattera è l’Atomoxetina. 

L’atomoxetina è una molecola utilizzata principalmente nel trattamento del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) nei bambini (6+), negli adolescenti e negli adulti. 

Veniva commercializzata sotto forma di capsule rigide e, a differenza di altri trattamenti per l’ADHD, non è uno stimolante.

L’atomoxetina agisce come un inibitore selettivo della ricaptazione della noradrenalina (norepinefrina) nel cervello. 

La noradrenalina è un neurotrasmettitore fondamentale per la modulazione dell’attenzione e del comportamento impulsivo. 

Vediamo più nel dettaglio come funziona:

  1. Blocco del Trasportatore della Noradrenalina:
    • Nel cervello, i neurotrasmettitori come la noradrenalina vengono rilasciati dalle terminazioni nervose e si legano ai recettori sui neuroni vicini, trasmettendo il segnale nervoso.
    • Dopo aver trasmesso il segnale, la noradrenalina viene solitamente riassorbita nelle terminazioni nervose tramite il trasportatore della noradrenalina, una proteina specifica presente sulla membrana neuronale.
    • L’atomoxetina inibisce questo trasportatore, impedendo la ricaptazione della noradrenalina nelle cellule nervose.
  2. Aumento dei Livelli di Noradrenalina nello Spazio Sinaptico:
    • Bloccando il trasportatore, l’atomoxetina aumenta la concentrazione di noradrenalina nello spazio sinaptico (lo spazio tra due neuroni).
    • L’aumento della noradrenalina disponibile migliora la trasmissione del segnale nervoso tra i neuroni, facilitando una comunicazione più efficace e prolungata.
  3. Effetti sul Comportamento e l’Attenzione:
    • L’incremento della noradrenalina aiuta a migliorare i sintomi dell’ADHD, tra cui l’attenzione ridotta, l’iperattività e l’impulsività.
    • L’atomoxetina, aumentando la disponibilità di noradrenalina, contribuisce a migliorare la capacità di concentrazione e a ridurre i comportamenti impulsivi e iperattivi.

A differenza dei farmaci stimolanti comunemente utilizzati per l’ADHD, come il metilfenidato e le amfetamine, l’atomoxetina non aumenta direttamente i livelli di dopamina nel cervello. 

Gli stimolanti agiscono su entrambi i neurotrasmettitori, dopamina e noradrenalina, e possono avere un effetto più rapido sul miglioramento dei sintomi dell’ADHD. 

Tuttavia, l’atomoxetina, con il suo meccanismo d’azione più selettivo sulla noradrenalina, offre un’alternativa terapeutica utile per quei pazienti che non possono assumere stimolanti o che non rispondono adeguatamente a questi trattamenti.

Vantaggi dell’Atomoxetina

L’atomoxetina è un farmaco utilizzato principalmente nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), particolarmente nei casi in cui stimolanti come il metilfenidato non sono appropriati o efficaci.

Questo farmaco agisce come un inibitore selettivo del reuptake della noradrenalina, influenzando i livelli di neurotrasmettitori nel cervello.

Di seguito sono elencati alcuni vantaggi principali dell’atomoxetina:

  1. Meccanismo d’azione unico:
    • A differenza degli stimolanti come il metilfenidato, che agiscono principalmente sulla dopamina, l’atomoxetina agisce principalmente sulla noradrenalina. Questo rende l’atomoxetina una scelta alternativa per i pazienti che non tollerano gli effetti collaterali degli stimolanti.
  2. Profilo di Sicurezza:
    • L’atomoxetina è considerata sicura per l’uso a lungo termine e non è associata agli stessi rischi di abuso e dipendenza dei farmaci stimolanti.
    • Questo rende Strattera una scelta preferibile per pazienti con una storia di abuso di sostanze o per chiunque sia a rischio di sviluppare una dipendenza.
  3. Efficacia Terapeutica:
    • Numerosi studi clinici hanno dimostrato che l’atomoxetina è efficace nel ridurre i sintomi dell’ADHD in vari gruppi di età.
    • Anche se può richiedere alcune settimane per raggiungere l’efficacia terapeutica ottimale, l’atomoxetina offre un miglioramento significativo per molti pazienti.
  4. Gestione del Trattamento:
    • Essendo una terapia non stimolante, Strattera può essere somministrata senza interruzioni, riducendo la necessità di gestire i periodi di “intervallo” spesso necessari con i farmaci stimolanti.
    • Questo contribuisce a una stabilità maggiore nel controllo dei sintomi dell’ADHD.
  5. Lungo periodo di azione:
    • L’atomoxetina è formulata per fornire un rilascio prolungato nel sistema, permettendo una gestione continua dei sintomi dell’ADHD per tutto il giorno con una sola dose giornaliera.
  6. Bassa potenzialità di abuso:
    • A differenza degli stimolanti, l’atomoxetina non è considerata una sostanza controllata e ha un basso potenziale di abuso o dipendenza, rendendola una scelta più sicura in certi contesti.
  7. Effetto sul controllo degli impulsi:
    • Studi clinici hanno evidenziato che l’atomoxetina può migliorare il controllo degli impulsi nei pazienti con ADHD, oltre a migliorare la capacità di attenzione e concentrazione.
  8. Benefici cognitivi:
    • Oltre al miglioramento dei sintomi dell’ADHD, l’atomoxetina può avere effetti positivi su funzioni cognitive come la memoria di lavoro e l’organizzazione, migliorando il funzionamento globale nei compiti quotidiani e scolastici.
  9. Utilizzo in pazienti con comorbilità:
    • L’atomoxetina può essere una scelta appropriata per pazienti con ADHD che presentano anche altre condizioni psichiatriche, come disturbi d’ansia o disturbi dello spettro autistico, in cui gli stimolanti possono non essere raccomandati.
  10. Opzione per adulti con ADHD:
    • L’atomoxetina è approvata per l’uso negli adulti con ADHD, offrendo un’opzione terapeutica continua anche per questa popolazione.
  11. Tollerabilità e sicurezza:
    • Sebbene possa causare effetti collaterali come nausea, mal di testa o sonnolenza in alcuni pazienti, l’atomoxetina è generalmente ben tollerata e può essere utilizzata in pazienti che non rispondono agli stimolanti o che non possono assumerli per altri motivi medici.
  12. Trattamento di lungo termine:
    • Gli studi hanno dimostrato che l’atomoxetina è efficace e sicura per l’uso a lungo termine nel trattamento dell’ADHD, fornendo una soluzione continua per la gestione dei sintomi nel tempo.

Al netto di questo, l’atomoxetina rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento dell’ADHD, offrendo benefici unici rispetto agli stimolanti e adattandosi a una varietà di situazioni cliniche e pazienti.

Ad ogni modo come con qualsiasi trattamento ADHD farmacologico, è importante considerare attentamente i rischi e i benefici individuali in consulto con un professionista sanitario qualificato.

Pertanto, l’atomoxetina, come principio attivo di Strattera, rappresenta una valida opzione per il trattamento dell’ADHD, offrendo benefici significativi attraverso il suo meccanismo d’azione specifico sulla noradrenalina, con un profilo di sicurezza favorevole e una buona efficacia terapeutica.

Come fare senza Farmaco Strattera per l’ADHD?

Se la commercializzazione di Strattera viene interrotta, i pazienti che la assumono regolarmente devono prendere una serie di misure importanti per gestire questa transizione e garantire la continuità del trattamento. 

È fondamentale affrontare questo cambiamento con un piano ben strutturato e con il supporto di uno psichiatra specializzato nella gestione del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD)

Inoltre è importante premettere che ci sono diverse soluzioni per le carenze di medicinali e non sempre queste rappresentano un problema.

Per i farmaci carenti è infatti possibile trovare alternative terapeutiche o farmaci equivalenti.

Tutte queste informazioni sono reperibili consultando il sito ufficiale AIFA SUI Farmaci Carenti.

Nel caso di Strattera, per la quale ancora non esiste un vero e proprio equivalente, AIFA può autorizzarne l’importazione a carico totale del Sistema Sanitario Nazionale.

1. Consultare lo Psichiatra ADHD

  • Appuntamento Immediato: È essenziale fissare un appuntamento con il proprio psichiatra il prima possibile. Lo psichiatra è in grado di fornire indicazioni precise e personalizzate su come procedere, basandosi sulla storia clinica del paziente e sulle specifiche esigenze terapeutiche.
  • Valutazione del Trattamento: Durante l’appuntamento, lo psichiatra valuterà l’efficacia del trattamento attuale con Strattera e discuterà delle possibili alternative terapeutiche. Questa valutazione include un’analisi dettagliata dei sintomi dell’ADHD, dei benefici ottenuti dal farmaco e di eventuali effetti collaterali riscontrati.

2. Esplorare Alternative Terapeutiche

  • Farmaci Alternativi: Esistono diversi farmaci disponibili per il trattamento dell’ADHD, sia stimolanti che non stimolanti. Lo psichiatra potrebbe prescrivere un altro farmaco. Fortunatamente nei farmaci ADHD, esistono diverse opzioni terapeutiche disponibili, sia tra i farmaci non stimolanti che tra quelli stimolanti. 

Tra gli stimolanti troviamo, ad esempio, il Metilfenidato (Ritalin, Concerta, Medikinet, etc.) mentre tra i non-stimolanti troviamo Guanfacina (Intuniv) e Clonidina (Kapvay)

Vedi anche: La lista aggiornata dei farmaci per l’ADHD in Italia – Marzo 2024

  • Adattamenti del Dosaggio: Il passaggio da un farmaco all’altro deve essere gestito con attenzione per minimizzare eventuali effetti collaterali e garantire la continuità dell’efficacia terapeutica. Lo psichiatra stabilirà un piano per il passaggio graduale dal vecchio farmaco al nuovo, monitorando attentamente il paziente durante questa fase di transizione.

3. Monitoraggio

  • Monitoraggio Regolare: Dopo il cambio di farmaco, è cruciale monitorare attentamente i sintomi dell’ADHD e qualsiasi effetto collaterale. Lo psichiatra potrebbe richiedere visite di follow-up frequenti nelle prime settimane di utilizzo del nuovo farmaco per assicurarsi che il paziente stia rispondendo bene al trattamento.
  • Feedback Continuo: I pazienti dovrebbero mantenere una comunicazione aperta con il loro psichiatra, segnalando qualsiasi cambiamento nei sintomi o effetti collaterali. Questo dialogo continuo è essenziale per adattare tempestivamente il trattamento alle esigenze del paziente.

4. Gestione del Farmaco Residuale

  • Scorte Residuali: Se si dispone ancora di capsule di Strattera, lo psichiatra può consigliare come utilizzarle durante la transizione. È importante non interrompere bruscamente l’assunzione del farmaco senza il consiglio dello psichiatra, poiché ciò potrebbe provocare un peggioramento dei sintomi o effetti collaterali indesiderati.
  • Uso Responsabile: Seguire attentamente le istruzioni del psichiatra su come e quando passare al nuovo farmaco, utilizzando qualsiasi scorta residua di Strattera in modo sicuro e responsabile. Questo approccio aiuta a garantire una transizione più fluida e a ridurre al minimo il rischio di interruzioni nel trattamento.

5. Supporto e Informazione

  • Informazione sui Farmaci: I pazienti dovrebbero informarsi sui nuovi farmaci prescritti, comprendendo il loro meccanismo d’azione, i possibili effetti collaterali e le modalità di assunzione. Lo psichiatra può fornire materiale educativo e rispondere a qualsiasi domanda riguardo ai nuovi trattamenti.
  • Supporto Psicosociale: Oltre al trattamento farmacologico, può essere utile cercare supporto psicologico o partecipare a gruppi di supporto per l’ADHD. Questi gruppi possono offrire ulteriori strategie di gestione del disturbo e un senso di comunità e comprensione.

6. Ricerca di Informazioni Aggiornate

  • Aggiornamenti dalle Autorità Sanitarie: Mantenere un contatto con le autorità sanitarie locali o con le associazioni di pazienti per ricevere aggiornamenti sulla disponibilità di Strattera o di eventuali soluzioni temporanee. Le autorità sanitarie potrebbero fornire linee guida aggiornate e risorse utili per gestire la transizione.
  • Associazioni di Pazienti: Le associazioni di pazienti possono offrire risorse utili e consigli pratici durante il periodo di transizione. Queste organizzazioni spesso dispongono di informazioni aggiornate e possono aiutare i pazienti a navigare tra le opzioni di trattamento disponibili.

Rimane comprensibile che la sospensione della commercializzazione di Strattera può rappresentare una sfida significativa per i pazienti che ne dipendono per la gestione dell’ADHD. 

Ma con il supporto di uno psichiatra e una gestione attenta del cambiamento, è possibile trovare alternative terapeutiche efficaci e mantenere un controllo adeguato dei sintomi. 

È fondamentale seguire un piano ben strutturato, mantenere una comunicazione aperta con il proprio psichiatra e utilizzare tutte le risorse disponibili per garantire una transizione il più agevole possibile.

Sono le ASL che chiedono all’AIFA di importare il farmaco Strattera da altri produttori esteri?

Nel contesto dell’importazione di farmaci, come Strattera (un farmaco usato per trattare il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, ADHD), è utile chiarire i ruoli e le procedure che coinvolgono le ASL (Aziende Sanitarie Locali), l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e le aziende farmaceutiche.

Ecco un approfondimento su come funzionano questi processi e il ruolo delle diverse parti coinvolte:

1. Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)

AIFA è l’ente regolatore nazionale per i farmaci in Italia. Le sue principali responsabilità includono:

  • Regolamentazione: Approvare e monitorare i farmaci per l’uso in Italia.
  • Autorizzazione: Concedere l’autorizzazione alla commercializzazione dei farmaci sul mercato italiano.
  • Importazione: Supervisione dell’importazione di farmaci esteri, se necessario, e garantire che questi rispettino le normative italiane e dell’Unione Europea.

2. Aziende Sanitarie Locali (ASL)

Le ASL sono responsabili per la gestione dei servizi sanitari sul territorio e possono avere alcuni ruoli in contesti specifici, ma non si occupano direttamente della regolazione dei farmaci a livello nazionale. Tuttavia, le ASL possono:

  • Richiesta di Farmaci: Segnalare le esigenze terapeutiche dei pazienti e, in alcuni casi, fare richieste per farmaci che non sono disponibili sul mercato italiano.
  • Richiesta di Importazione: In situazioni particolari, le ASL possono richiedere l’importazione di farmaci esteri per pazienti che necessitano di trattamenti specifici non disponibili localmente.

3. Procedura di Importazione di Farmaci

Quando un farmaco come Strattera non è disponibile in Italia, ma esiste una necessità clinica specifica, la procedura per importarlo segue questi passi principali:

  1. Richiesta per Importazione: Un medico o una ASL può fare una richiesta per importare un farmaco estero. Questo processo generalmente inizia con la prescrizione del medico e la segnalazione della necessità al servizio sanitario locale.
  2. Autorizzazione per Importazione: L’AIFA deve esaminare e approvare la richiesta di importazione. Questa fase implica che l’AIFA verifica che il farmaco estero sia conforme agli standard di sicurezza e qualità stabiliti.
  3. Importazione e Distribuzione: Dopo che l’AIFA concede l’autorizzazione, il farmaco può essere importato e distribuito. Questo processo può coinvolgere aziende farmaceutiche che si occupano dell’importazione o distributori autorizzati.

Ruolo Specifico dell’AIFA

Contrariamente a quanto possa sembrare, le ASL non chiedono direttamente all’AIFA di importare un farmaco da produttori esteri.

Piuttosto, le ASL possono fare richieste di farmaci o sollevare questioni riguardanti l’approvvigionamento attraverso il medico curante.

L’AIFA, invece, è responsabile di gestire le autorizzazioni e le regolazioni per l’importazione di farmaci, basandosi sulle necessità cliniche e le normative vigenti.

In sintesi, le ASL non chiedono direttamente all’AIFA di importare farmaci da produttori esteri.

Le richieste per l’importazione di farmaci esteri, come Strattera, generalmente partono dal medico o dalle esigenze terapeutiche specifiche e passano attraverso le procedure formali di autorizzazione e regolazione gestite da AIFA.

Ecco uno schema riassuntivo del processo:

  1. Medico/ASL: Segnalano necessità terapeutica.
  2. AIFA: Riceve la richiesta di importazione e verifica conformità del farmaco.
  3. AIFA: Concede autorizzazione all’importazione.
  4. Importazione e Distribuzione: Il farmaco viene importato e distribuito secondo le normative.

Autorizzazione all’Importazione di Medicinali Carenti

N.B: Operatori Sanitari e Aziende Farmaceutiche hanno la facoltà di compilare modulistiche appropriate che occorrono a richieste specifiche di farmaci carenti o non disponibili (ma necessari) su territorio italiano.

  • L’importazione di medicinali carenti che rientrano nella categoria degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope, ai sensi del D.P.R. 309/1990 e successive modifiche, è di competenza del Ministero della Salute – Ufficio Centrale Stupefacenti.
  • Per tutte le altre categorie di medicinali, inclusi quelli non autorizzati in Italia, l’autorizzazione all’importazione è rilasciata dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF) del Ministero della Salute.
Questo paragrafo è tutto Fonte AIFA.

Su sezione specifica del sito dell’AIFA è disponibile la modulistica necessaria per le segnalazioni riguardanti l’importazione di medicinali carenti.

Per gli Operatori Sanitari: la modulistica di rischiesta AIFA è destinata alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate. Il modulo di richiesta per i medicinali autorizzati in Italia ma temporaneamente carenti deve essere inviato tramite posta certificata (PEC) all’indirizzo: qualita.prodotti@pec.aifa.gov.it

Si specifica che l’AIFA ha competenza autorizzativa per l’importazione di farmaci esteri nei seguenti casi:

  • Medicinali autorizzati in Italia ma temporaneamente carenti e loro equivalenti, a meno che non ci siano provvedimenti specifici adottati per la tutela della salute pubblica, elencati tra i medicinali non registrati in Italia per i quali l’AIFA ha preso specifiche misure.
  • Vaccini ed emoderivati.

Per le Aziende Farmaceutiche: le aziende farmaceutiche possono richiedere l’autorizzazione per l’importazione di un medicinale di cui sono titolari e che è temporaneamente carente, con indicazioni specifiche per gli emoderivati; le informazioni richieste, contenute nelle istruzioni disponibili in “Documenti correlati”, devono essere inviate anch’esse tramite posta certificata (PEC) all’indirizzo: qualita.prodotti@pec.aifa.gov.it

fonte: AIFA

Ulteriori istruzioni per Gestire la Carenza di Medicinali

Ecco di seguito fornite le istruzioni necessarie in caso di carenza di un medicinale di interesse.

Consultazione del Medico

In primo luogo, è fondamentale consultare il proprio medico. In alcune situazioni, il medico potrebbe trovare un equivalente o un’alternativa terapeutica disponibile sul mercato italiano e prescrivibile al posto del medicinale carente.

Ricorso alle Strutture Sanitarie Competenti

In altre circostanze, potrebbe essere necessario rivolgersi alle strutture sanitarie locali competenti per l’importazione di farmaci carenti. Queste strutture possono essere individuate con l’aiuto dei referenti della tua Regione o Provincia Autonoma.

Indicazioni dell’AIFA

L’AIFA fornisce indicazioni e suggerimenti sia ai pazienti che agli operatori sanitari per gestire la carenza di medicinali a livello nazionale.

Di seguito sono riportate le istruzioni per diverse casistiche:

a) Trattamento Alternativo

Si consiglia di rivolgersi al proprio medico specialista o al medico di medicina generale (M.M.G.).

In molti casi, sul mercato italiano sono disponibili medicinali equivalenti o alternative terapeutiche che il medico può valutare per garantire la continuità del trattamento. In situazioni specifiche e motivate, dove il medico ritiene necessaria l’importazione del medicinale carente, è possibile avviare la procedura di importazione. Per chiarimenti, il medico o il paziente possono contattare l’Ufficio Qualità dei Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico all’indirizzo: farmacicarenti@aifa.gov.it.

b) Autorizzazione per l’Importazione di Analoghi Esteri

L’AIFA autorizza l’importazione di medicinali analoghi autorizzati e commercializzati all’estero per garantire la continuità terapeutica ai pazienti.

La procedura di importazione può essere avviata dal medico specialista o dal M.M.G. e gestita dalle farmacie ospedaliere o dalle strutture sanitarie competenti per territorio (ASL, ASP, ATS, ecc.).

Procedura di Importazione:

  1. Consultazione Medica: Il paziente deve informare il medico curante o specialista della carenza del medicinale. Il medico, una volta individuato il farmaco da importare, dovrà compilare il modulo di richiesta disponibile presso le sezioni specifiche del sito dell’AIFA.
  2. Consegna del Modulo: Il modulo compilato dal medico deve essere consegnato alla struttura sanitaria competente per territorio.
  3. Invio della Richiesta: La struttura sanitaria completa la richiesta di importazione, individuando il fornitore del farmaco estero, e invia il modulo ad AIFA tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: qualita.prodotti@pec.aifa.gov.it.
  4. Ricezione e Consegna del Farmaco: La struttura sanitaria, una volta ricevuto il farmaco estero (solitamente entro 15-30 giorni), lo consegna al paziente.

Per ulteriori chiarimenti sulla procedura, è possibile contattare l’Ufficio Qualità dei Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico all’indirizzo: farmacicarenti@aifa.gov.it.

Identificazione delle Strutture Competenti:

Il paziente può fare riferimento a:

  1. Azienda Sanitaria Locale (ASL/ATS/ASP) del proprio territorio.
  2. Referenti della Regione o Provincia Autonoma. L’elenco dei referenti è disponibile per pronta consultazione.
c) Importazione da Parte del Titolare A.I.C.

Quando un medicinale carente viene importato dal Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (A.I.C.), viene distribuito durante il periodo di carenza dalla farmacia ospedaliera o dalla struttura sanitaria competente per territorio (ASL, ASP, ATS, ecc.), dietro presentazione della prescrizione medica e, in alcuni casi, di una dichiarazione di insostituibilità del medicinale.

Per chiarimenti, contattare l’Ufficio Qualità dei Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico all’indirizzo: farmacicarenti@aifa.gov.it.

Nota Importante

Nei casi b) e c), le confezioni importate, seppur destinate alla terapia domiciliare, non possono essere distribuite dalle farmacie aperte al pubblico, ma esclusivamente dalle farmacie ospedaliere e/o dalle strutture competenti per territorio.

Tuttavia, le Regioni o Province Autonome possono decidere di attivare modalità di distribuzione per conto (DPC) per le confezioni importate dal titolare.

fonte: AIFA


Nel caso del Farmaco Strattera, come fare oggi ad ottenerlo ancora in Italia?

Per ottenere oggi il farmaco Strattera (atomoxetina) in Italia, segui questi passaggi dettagliati:

1. Consultare il Medico

Prima di tutto, è necessario consultare un medico specialista, come un neurologo, uno psichiatra per l’ADHD o un pediatra, che possa valutare la necessità del trattamento con Strattera.

Il medico deve stabilire la diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e decidere se Strattera è il farmaco appropriato.

2. Prescrizione del Farmaco

Se il medico decide che Strattera è necessario, rilascerà una prescrizione medica.

È importante che la prescrizione sia dettagliata e includa tutte le informazioni necessarie, come il dosaggio e la durata del trattamento.

3. Verifica della Disponibilità

Puoi verificare la disponibilità di Strattera in farmacia.

Se il farmaco è disponibile in Italia, potrai acquistarlo direttamente con la prescrizione.

Ad ogni modo, in alcuni casi, ci potrebbero essere problemi di disponibilità o approvvigionamento.

4. Richiesta di Importazione

Se Strattera non è disponibile in Italia, è possibile richiederne l’importazione seguendo questi passaggi:

a. Richiesta del Medico

Il medico deve redigere una richiesta ufficiale per l’importazione del farmaco. Questa richiesta deve includere le motivazioni cliniche dettagliate che giustificano l’importazione di Strattera dall’estero.

b. Invio della Richiesta all’AIFA

La richiesta del medico deve essere inviata all’AIFA. L’AIFA esaminerà la richiesta per assicurarsi che il farmaco sia necessario e che non esistano alternative terapeutiche equivalenti disponibili in Italia.

c. Autorizzazione all’Importazione

Se l’AIFA approva la richiesta, rilascerà un’autorizzazione per l’importazione del farmaco. Questo documento è fondamentale per procedere con l’importazione legale del farmaco.

5. Ordine e Importazione del Farmaco

a. Farmacia o Distributore

Con l’autorizzazione dell’AIFA, puoi rivolgerti a una farmacia autorizzata o a un distributore farmaceutico che si occuperà di ordinare Strattera dal produttore estero.

b. Consegna del Farmaco

Una volta completata la procedura di importazione, il farmaco sarà consegnato alla farmacia o al distributore che, a sua volta, lo metterà a disposizione del paziente.

6. Acquisto del Farmaco

Infine, potrai ritirare Strattera presso la farmacia, fornendo la prescrizione medica e l’autorizzazione dell’AIFA.

Considerazioni Importanti per la fornitura italiana del farmca Strattera

  • Tempi di Attesa: La procedura di importazione può richiedere diverse settimane, quindi è consigliabile iniziare il processo con anticipo.
  • Costi: I costi di importazione possono essere superiori rispetto all’acquisto del farmaco se fosse disponibile localmente. Verifica i costi con la farmacia o il distributore.
  • Documentazione: Mantieni tutta la documentazione (prescrizione medica, autorizzazione AIFA) per eventuali controlli o necessità future.

Supporto e Informazioni Aggiuntive

Se hai bisogno di ulteriori informazioni o supporto durante il processo, puoi rivolgerti:

  • Al tuo medico: Per assistenza nella compilazione e invio della richiesta.
  • All’AIFA: Per chiarimenti sulla procedura di autorizzazione.
  • Alla tua ASL: Per eventuali supporti logistici e amministrativi.

Seguendo questi passaggi, potrai ottenere Strattera anche se non è immediatamente disponibile nelle farmacie italiane.

Per qualsiasi altra informazione riguardante percorsi terapici o altro contatta GAM Medical: Centro ADHD Italiano e Istituto Psichiatrico all’avanguardia per il trattamento di varie condizioni mentali.

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