Ti sei mai chiesto come organizzare un viaggio da solo se sei adhd?
Se la sola idea di pianificare itinerari, prenotazioni e orari ti fa sentire sopraffatto, sappi che non sei solo. L’organizzazione può essere una delle sfide più comuni per chi ha un funzionamento adhd, ma questo non significa che viaggiare da soli sia impossibile. Anzi, può essere un’esperienza liberatoria e ricca di soddisfazioni, se affrontata con gli strumenti giusti.
In questo articolo vedremo come affrontare le difficoltà organizzative legate al disturbo dell’attenzione e come preparare un viaggio da soli in modo efficace e sereno.
Adhd la difficoltà di organizzare un viaggio
Chi ha un funzionamento ADHD sperimenta spesso una profonda difficoltà nella gestione organizzativa della quotidianità, e questa può diventare ancora più evidente quando si tratta di affrontare situazioni complesse come organizzare un viaggio. Non si tratta semplicemente di disordine o scarsa motivazione, ma di ostacoli legati a meccanismi cognitivi specifici, come la difficoltà a pianificare in modo strutturato, la percezione distorta del tempo, la tendenza a rimandare le decisioni e la fatica nel mantenere l’attenzione su compiti articolati. Lo studio “Predictors and Trajectories of Response to the Homework, Organization, and Planning Skills (HOPS) Intervention for Adolescents With ADHD” ha evidenziato come le persone con disturbo dell’attenzione presentino significative difficoltà nel suddividere un’attività in fasi gestibili, nel monitorare i propri progressi e nell’adattarsi a una sequenza temporale predefinita. Questi aspetti risultano particolarmente problematici nel momento in cui si deve scegliere una destinazione, fissare date, organizzare documenti, gestire prenotazioni o prevedere variabili e imprevisti. Anche lo studio “The diagnosis and the therapy of social cognition deficits in adults affected by ADHD and MCI” sottolinea come, negli adulti con disturbo da attenzione-iperattività, siano spesso compromesse abilità esecutive centrali per la pianificazione, rendendo difficile strutturare una sequenza logica di azioni, soprattutto in assenza di riferimenti esterni o routine consolidate. In questo contesto, ciò che per molti rappresenta un momento di entusiasmo, per chi è ADHD può tradursi in sovraccarico cognitivo e senso di frustrazione.
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Cosa fare per organizzare un viaggio se sei adhd: step da seguire
Prima di iniziare a prenotare voli e hotel, è fondamentale partire da una premessa: organizzarsi con l’adhd richiede strumenti diversi, più visivi, più flessibili, più concreti. Vediamo quindi un possibile approccio diviso in step, per rendere la pianificazione più gestibile e meno opprimente.
- Definisci l’obiettivo del viaggio: È vacanza? Una fuga dalla routine? Una visita culturale? Avere chiaro il “perché” del viaggio ti aiuta a scegliere in modo più rapido la destinazione e a dare un senso alla pianificazione.
- Scegli una destinazione semplice: Evita le mete che richiedono continui spostamenti o troppi cambi di hotel. Una città con mezzi pubblici efficienti o una località dove puoi esplorare a piedi riduce il carico organizzativo.
- Usa strumenti visivi: Utilizza mappe mentali per disegnare il tuo viaggio. App come Trello o Notion ti permettono di vedere a colpo d’occhio le varie fasi del viaggio. Puoi dividere le attività in colonne (es. “prenotato”, “da fare”, “in corso”).
- Fai una lista delle priorità: Scrivi in ordine tutto quello che devi fare: passaporto, prenotare voli, alloggio, spostamenti, valigia. Evidenzia con un colore le cose urgenti. Spezzare i compiti in mini-task ti aiuta a non bloccarti.
- Dai un tempo a ogni attività: Assegna un tempo realistico a ogni azione (es. 30 minuti per trovare un volo, 15 per scegliere l’alloggio). Imposta un timer e prova a non sforare. Questo aiuta a contenere l’iperfocalizzazione.
- Pianifica con anticipo, ma non troppo: Pianificare troppo in anticipo può causare procrastinazione. Trova il giusto equilibrio: ad esempio, organizza il viaggio con 3 settimane d’anticipo e blocca una sessione al giorno da 30 minuti per affrontare un pezzo alla volta.
- Crea una checklist pre-partenza: Una checklist visibile (sul frigo, sul telefono) ti ricorderà le ultime cose da fare prima di partire: stampare i biglietti, controllare i documenti, preparare la valigia.
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Organizzare un viaggio da solo: altri consigli pratici
Oltre agli step di organizzazione vera e propria, ci sono alcuni consigli pratici che possono semplificare ulteriormente la preparazione e rendere il viaggio più rilassato:
- Scegli un alloggio con colazione inclusa: Ti elimina la necessità di pensare ogni mattina a dove mangiare appena sveglio, riducendo le decisioni da prendere.
- Prenota voli negli orari centrali della giornata: Le partenze all’alba o in tarda serata possono aumentare stress e disorientamento. Scegli orari più adatti al tuo ritmo.
- Usa un’unica app per tutto: App come TripIt o Google Travel ti permettono di raccogliere tutti i dettagli in un solo spazio: prenotazioni, mappe, orari, check-in.
- Tieni tutto stampato e in cartaceo: Anche se usi il digitale, avere una cartellina con tutti i documenti ti salva in caso di batteria scarica o smarrimento del telefono.
- Prepara outfit già combinati: Per evitare decisioni giornaliere su cosa indossare, scegli e abbina i vestiti prima di partire e mettili insieme nella valigia.
- Prevedi del tempo libero ogni giorno: Non riempire l’agenda di attività. Lascia spazi vuoti per ricaricarti, dormire, passeggiare senza meta.
- Informati sui posti prima di partire: Guardare video o leggere brevi guide sulla destinazione ti aiuta a creare un’immagine mentale del viaggio, utile per sentirti più preparato.
- Comunica le tue esigenze: Se viaggi in aereo o soggiorni in hotel, non temere di chiedere un’assistenza specifica o di informare che hai un funzionamento adhd. Essere chiari aiuta a evitare incomprensioni.
- Porta con te qualcosa di familiare: Un oggetto che ti rassicura (un libro, una coperta, una playlist) può aiutarti nei momenti di stanchezza mentale.
- Celebra ogni traguardo: Ogni piccola cosa fatta è una conquista: prenotare, partire, esplorare. Riconoscere i tuoi progressi ti motiva.
Affrontare un viaggio da soli se si ha un funzionamento adhd richiede più cura nei dettagli, ma con gli strumenti giusti può diventare un’esperienza entusiasmante e profondamente gratificante. Ogni passo organizzato con consapevolezza è una piccola vittoria verso l’autonomia e il benessere.
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Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30661554/
- https://www.frontiersin.org/research-topics/37768/the-diagnosis-and-the-therapy-of-social-cognition-deficits-in-adults-affected-by-adhd-and-mci/magazine