Come affrontare un tradimento se sei ADHD

Cosa fare quando sei stato tradito? 

Ormai è noto, il tradimento è un’esperienza di grande turbamento emotivo. Eppure, può risultare ancora più di difficile risoluzione per chi convive con un disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD). Questa condizione, infatti, già caratterizzata da reazioni emotive intense, che si legano a sentimenti di rabbia, frustrazione, senso di colpa e tristezza, potrebbe complicare ulteriormente il percorso di guarigione dal dolore che il tradimento potrebbe aver causato. 

In questo articolo scoprirai perché un tradimento può rappresentare un problema serio soprattutto per chi è ADHD, potrai scoprire quali sono i segnali principali da non sottovalutare, le reazioni emotive più comuni e, soprattutto, come gestire questa situazione complessa grazie a delle strategie efficaci e con il supporto di professionisti qualificati nella salute della mente.

ADHD: Quali sono le cause psicologiche del tradimento nella coppia?

Il tradimento di solito non nasce dal nulla, la sua origine è legata a problematiche profonde e strutturali della relazione. Questo è ciò che lo studio “Infidelity in heterosexual couples: demographic, interpersonal, and personality-related predictors of extradyadic sex” (2011) , pubblicato su National Library of Medicine ha dimostrato. Tra le cause troviamo:

• Mancanza di comunicazione.
• Insoddisfazione emotiva o sessuale.
• Bisogno di affermazione personale.
• Scarsa autostima.
• Desiderio di evasione dalla routine o dai conflitti irrisolti. 
• Meccanismi inconsci legati alla storia personale, come esperienze passate  di abbandono o carenza affettiva. 

Chi è ADHD può trovarsi particolarmente vulnerabile a queste situazioni, poiché le difficoltà nella regolazione emotiva, l’impulsività e le distrazioni possono alimentare incomprensioni e conflitti all’interno della relazione. Per questo, è molto utile prima riconoscere e poi comprendere questi aspetti, che è ciò che può garantire un’efficace gestione dei problemi all’interno della relazione, in modo tale da prevenire possibili futuri episodi di tradimento.

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Cosa fare se si pensa di essere traditi quando si è ADHD

Nel momento in cui si sospetta di essere traditi, è di fondamentale importanza non lasciare spazio a interpretazioni impulsive o a reazioni incontrollate, effettivamente frequenti in chi è ADHD. È, anzi, consigliato che la persona ADHD cerchi di raccogliere con calma tutte le informazioni che potrebbero essere ambigue per poter aprire un dialogo con il proprio partner. Non per forza determinati segnali corporei o un distacco del partner hanno a che fare col tradimento. Alcuni accorgimenti da adottare in più potrebbero essere:

• Cercare il supporto di un professionista della salute mentale, che aiuti a gestire l’ansia e l’impulsività tipica dell’ADHD, in questo modo si potrebbero limitare o evitare totalmente le azioni istintive, che potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione.
• Tenere un diario in cui annotare dubbi, preoccupazioni ed eventi significativi. Questa pratica potrebbe permettere di chiarire i pensieri e le emozioni, limitando il rischio di esplosioni emotive impulsive, che potrebbero deteriorare la coppia se ancora  non è stato chiarito ogni dubbio.

Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività: Come comportarsi con una persona che ci ha tradito?

Gestire un rapporto con chi ha tradito richiede consapevolezze e strategie specifiche. Innanzitutto consigliamo di definire chiaramente i propri limiti emotivi, esprimendo al partner come ci si sente senza ricorrere all’aggressività o all’impulsività. Chi è ADHD potrebbe prendersi del tempo per restare nella propria individualità ed elaborare i propri sentimenti, in modo tale da decidere con calma se recuperare la relazione oppure separarsi definitivamente, in base alla scelta che si ritiene personalmente più salutare.

Inoltre, se si desidera continuare la relazione, dialogare con il partner, a maggior ragione se mediati da un professionista del benessere mentale, potrebbe condurre ad una comunicazione più efficace e costruttiva. Stabilire insieme un piano di recupero della fiducia, definendo regole chiare e comportamenti accettabili, può aiutare a ricostruire il rapporto su basi più solide. Lo studio “Treating Infidelity: An Integrative Approach” (2008), pubblicato su Research Gate ha evidenziato, infatti, che il tradimento è fortemente legato all’intimità, la quale può essere promossa e restaurata attraverso la comunicazione.

Essere traditi: le reazioni emotive di una persona DDAI

Le persone DDAI, come accennato, sono portate a vivere delle emozioni molto intense e complesse da controllare. In seguito ad un tradimento, potrebbe emergere un turbine emotivo, composto di rabbia, tristezza, senso di colpa e smarrimento. Questo è ciò che evidenzia lo studio “The causes, phenomenology, and consequences of hurt feelings” (1998), pubblicato su American Psychological Association, varando le reazione di 164 partecipanti rispetto a problematiche intime e personali, tra cui il tradimento.

È importante non reprimere queste emozioni, ma anzi si deve imparare a riconoscerle, accettarle e gestirle con tecniche specifiche:

• Praticare la mindfulness 
• Iniziare un percorso di terapia cognitivo-comportamentale, che potrebbe aiutare a contenere l’intensità delle emozioni e ad elaborare il trauma.
• Lavorare sul senso di colpa e sull’autocritica, chi è DDAI, infatti, tende spesso ad attribuire a sé stesso delle colpe e delle responsabilità eccessive. 

In generale, un supporto terapeutico è imprescindibile per chiarire il ruolo delle componenti della coppia nella crisi e per sviluppare una maggiore compassione verso di sé, ti consigliamo, quindi, di vedere uno specialista della salute mentale, se fosse necessario.

ADHD: Come cambia la vita di coppia dopo un tradimento?

Il tradimento nella coppia può mutare inevitabilmente il rapporto che si era instaurato tra i coinvolti. Quando una persona è ADHD, cambiamenti simili possono essere percepiti come amplificati, il che potrebbe generare ulteriori incertezze e confusione. Ristabilire la fiducia richiede tempo, molto impegno e in particolare chiarezza nelle aspettative reciproche. I termini della comunicazione di coppia devono essere riformulati, magari adottando una maggiore trasparenza e apertura emotiva.

Ci sono alcune coppie che potrebbero riscoprire una maggiore vicinanza dopo aver superato insieme una crisi di questo tipo, sfruttando l’esperienza del tradimento come una possibilità di crescita personale e relazionale. Al contrario, altre coppie potrebbero sentire che la separazione sia per loro l’unica strada percorribile. In entrambi i casi, bisogna considerare che questo cambiamento non può avvenire subito, perché l’elaborazione del dolore necessita di tempo, pazienza e, spesso, anche il supporto di professionisti specializzati nel benessere mentale.

Anche la quotidianità della coppia potrebbe subire modifiche sostanziali, come piccoli cambiamenti da gestire con maturità e pazienza, per garantire una stabilità emotiva che sia duratura e affrontare con successo la nuova realtà della relazione. Ad esempio:

• Si può essere portati ad una maggiore attenzione ai dettagli.
• Spesso risultano necessarie rassicurazioni continue e nuove regole relazionali.

Sei ADHD e non riesci a superare un tradimento?

GAM Medical, Centro Italiano ADHD, mette a disposizione psicoterapeuti qualificati e specializzati in ADHD al fine di aiutarti a superare questa ferita emotiva profonda. 

Affrontare un tradimento con l’ADHD non è facile, ma con un adeguato supporto psicologico e con determinate strategie e tecniche facilmente attuabili è possibile non solo accettare e superare questa esperienza dolorosa, ma anche imparare da essa, per migliorare così il presente ed il futuro della propria vita emotiva e relazionale.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

• https://www.researchgate.net/publication/247763581_Treating_Infidelity_An_Integrative_Approach
• https://psycnet.apa.org/record/1998-01923-009
• https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21667234/