ADHD e Terapia di Coppia

Tempo di lettura: 5 minuti

ADHD e terapia di coppia

Vivere una relazione di coppia non è mai semplice, ma quando uno dei partner è una persona ADHD — o entrambi — la convivenza può diventare una sfida quotidiana

Come mantenere l’equilibrio emotivo quando impulsività, iperattività o distrazione interferiscono con la comunicazione e la vita condivisa? È davvero possibile costruire stabilità sentimentale e intimità autentica nonostante le difficoltà legate al Disturbo da Deficit di Attenzione-Iperattività?

In questo articolo scopriremo come la terapia relazionale integrata può diventare un prezioso strumento per ritrovare connessione, empatia e sostegno reciproco nella coppia.

ADHD e terapia relazionale integrata

In presenza di un partner ADHD, la relazione può attraversare momenti di incomprensione e squilibrio. Dimenticanze, difficoltà organizzative e impulsività emotiva rischiano di essere interpretate come mancanza di interesse o immaturità, generando frustrazione e distanza.

La terapia relazionale integrata aiuta entrambi i partner a riconoscere questi meccanismi, spostando il focus dalla colpa alla comprensione reciproca. Nelle sedute, il terapeuta guida la coppia a sviluppare nuove modalità comunicative e strategie di regolazione emotiva condivise.

Secondo la ricerca “The Full Spectrum of ADHD in Adult Relationships: A Dyadic Exploration of Positive and Negative Impacts” (2023) di J.C.T.M. Karremans, A.P.J. Scheres e Y.H.M. van den Berg, le coppie che intraprendono un percorso congiunto migliorano significativamente la qualità del legame, poiché imparano a riconoscere le difficoltà come parte di un sistema comune e non come responsabilità individuale. La terapia diventa quindi un luogo di alleanza affettiva e crescita condivisa, in particolar modo in presenza di difficoltà legate al Disturbo da Deficit d’Attenzione/Iperattività.

Come cambia la stabilità amorosa adhd con la terapia di coppia?

Costruire una stabilità sentimentale con un partner ADHD non significa eliminare le difficoltà, ma imparare a muoversi insieme dentro di esse. Le coppie che intraprendono percorsi terapeutici congiunti spesso sperimentano un miglioramento nel senso di appartenenza e nel sostegno reciproco.

Nella tabella seguente sono riassunte alcune differenze tra coppie che affrontano il Disturbo d’Attenzione senza supporto e coppie che seguono percorsi terapeutici integrati:

AspettoSenza supporto terapeuticoCon terapia relazionale integrata
ComunicazioneConflittuale, basata su accuseDialogo empatico e validante
Gestione dell’impulsivitàReazioni esplosive o evitamentoStrategie condivise di autoregolazione
Ruoli di coppiaSbilenchi e rigidiCoordinati e flessibili
IntimitàDiscontinua o frustranteMaggiore connessione e fiducia
Soddisfazione di coppiaInstabileCrescente e sostenibile nel tempo

Come osservano Giupponi e Conca in “Disattenti e iperattivi” (2025), riconoscere la neurodivergenza all’interno della coppia è il primo passo per trasformare il disturbo in risorsa. La consapevolezza permette di vedere l’altro non come “difficile”, ma come diverso per modalità cognitive ed emotive — una differenza che, se accolta, può rafforzare la complicità.

Empatia e coordinazione nei ruoli di partner ADHD

Nelle coppie in cui è presente il Disturbo da Deficit di Attenzione-Iperattività, la maturità relazionale si costruisce imparando a trasformare la diversità cognitiva in complementarità emotiva. L’empatia permette di comprendere che disattenzione e impulsività non sono mancanza di interesse, ma differenti modalità di elaborazione e risposta. Come illustrato nel volume “Disattenti e iperattivi”, la qualità del legame cresce quando la coppia riesce a integrare le caratteristiche neurodivergenti in una comunicazione più chiara e non giudicante. La terapia relazionale integrata offre strumenti per migliorare la co-regolazione emotiva e la coordinazione dei ruoli, promuovendo cooperazione e stabilità. Attraverso esercizi di ascolto attivo e gestione condivisa delle difficoltà quotidiane, i partner ADHD possono rafforzare l’intimità e la fiducia reciproca, dando vita a relazioni mature basate su rispetto, comprensione e crescita affettiva autentica.

ADHD e supporto psicologico di coppia: costruzione di alleanze affettive

La terapia di coppia per il Disturbo d’Attenzione funziona quando è chiara la cornice: si lavora sul legame (non sul “colpevole”) e si integra la psicoeducazione sul Disturbo da deficit Attenzione-Iperattività con tecniche relazionali. La ricerca “Effects of adult ADHD on intimate partnerships” evidenzia tre pilastri operativi: 

  1. Psicoeducazione sui sintomi e sul loro impatto diadico; 
  2. Attenzione clinica sia alla vergogna e alla funzionalità della persona ADHD, sia al carico emotivo del partner non-ADHD; 
  3. Screening e gestione delle comorbidità, con un approccio integrato e, quando serve, in rete con altri professionisti.

L’obiettivo non è solo ridurre il conflitto, ma anche valorizzare i punti di forza che l’ADHD può portare alla coppia (energia, creatività, problem solving), dentro un percorso strutturato e condiviso.

I 5 Benefici della terapia di coppia ADHD

Per capire come la terapia di coppia per il Disturbo da Deficit di Attenzione-Iperattività si traduce nella vita reale, ecco in che modo le prime cinque sedute aiutano a creare subito consapevolezza, coordinazione e fiducia reciproca.

  1. Valutazione congiunta e obiettivi SMART. Si mappano i cicli di conflitto e si definiscono obiettivi osservabili (es. “ridurre le escalation da 3 a 1 a settimana”)
  2. Psicoeducazione di coppia. Si costruisce un linguaggio comune su disattenzione, impulsività, labilità emotiva e loro ricadute quotidiane; questo abbassa i fraintendimenti e aumenta la tolleranza reciproca
  3. Co-regolazione e riparazione. Si apprendono micro-procedure per fermare l’escalation (segnali condivisi, time-out concordato, rientro con validazione) e per riparare dopo i litigi
  4. Coinvolgimento attivo del partner non-ADHD. Si dà spazio a stress e burden, spesso sottostimati: includere l’altro nel trattamento migliora gli esiti e la percezione di miglioramento comportamentale
  5. Piano integrato e follow-up. Si concordano compiti a casa, si monitorano 2–3 indicatori (es. tempo di qualità, frequenza delle rotture di dialogo) e si valuta la necessità di interventi su eventuali comorbidità.

Questo setting rende concreto il supporto psicologico di coppia in presenza di Disturbo da Deficit d’Attenzione/Iperattività, con costruzione di alleanze affettive: il focus passa dal controllo dei sintomi alla competenza relazionale condivisa, con ricadute misurabili su intimità, stabilità e soddisfazione di coppia.

ADHD: convivenza e relazioni
ADHD: convivenza e relazioni

Come ritrovare armonia di coppia ADHD?

Ogni relazione attraversa momenti di disconnessione, ma nelle coppie in cui uno dei partner è una persona ADHD, il rischio di fraintendimenti è più alto. Tuttavia, con il giusto supporto psicologico, la coppia può imparare a tradurre la complessità in forza.

Presso GAM Medical, la Clinica ADHD specializzata in percorsi di terapia relazionale integrata, psicologi per ADHD e psicoterapeuti esperti in ADHD accompagnano le coppie nel ritrovare equilibrio, fiducia e stabilità emotiva. I programmi personalizzati della clinica combinano psicoeducazione, psicoterapia cognitivo-relazionale e training comunicativo per rafforzare la connessione affettiva e migliorare la qualità della vita condivisa.

Se senti che la tua relazione sta perdendo sintonia, e se delle difficoltà vengono dal Disturbo da deficit d’Attenzione e Iperattività nel rapporto di coppia, non aspettare che la distanza cresca.
Un percorso terapeutico personalizzato può essere il punto di partenza per riscoprire la forza della vostra unione.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.ru.nl/en/research/research-projects/the-full-spectrum-of-adhd-in-adult-relationships
  • https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/10522158.2023.2165585 
  • Gam Medical, Giancarlo Giupponi, Andreas Conca; “Disattenti e iperattivi. ADHD. cos’è, come riconoscerla, come conviverci”; 2025.

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Psichiatra-ADHD-Gincarlo-Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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