ADHD e suoceri: come gestire gli incontri di famiglia

Tempo di lettura: 4 minuti

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adhd e suocero

Tuo suocero è ADHD?

Gestire i rapporti familiari non è mai semplice,ogni nucleo è composto da persone con storie diverse, più o meno compatibili, abitudini e valori che non sempre coincidono soprattutto quando entrano in gioco le differenze caratteriali che ogni membro porta con sé. La situazione può diventare ancora più complessa se a queste normali dinamiche familiari si aggiunge la presenza di ADHD o di un suocero ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività),in questo caso l’equilibrio relazionale si può fare ancora più delicato. 

In questo articolo viene spiegato come affrontare gli incontri con suoceri DDAI, attraverso consigli pratici e facilmente applicabili con l’obiettivo di migliorare la comunicazione, ridurre le tensioni e favorire la serenità in famiglia in modo più consapevole ed efficace. 

Non esistono soluzioni universali ma piccoli accorgimenti che se messi in pratica con costanza potranno rendere l’atmosfera familiare più equilibrata e tranquilla.

5 Comportamenti di un suocero ADHD

Gestire i rapporti con un suocero ADHD non significa solo affrontare differenze caratteriali o generazionali. Molti comportamenti che possono sembrare “difficili” sono in realtà manifestazioni del Disturbo da deficit Attenzione-Iperattività. Conoscerli aiuta a ridurre i conflitti e a vivere con più consapevolezza gli incontri di famiglia.

Ecco i 5 comportamenti più tipici:

  1. Un suocero con Disturbo dell’Attenzione e Iperattività tende a interrompere spesso le conversazioni, parlando sopra gli altri. Non è maleducazione, ma l’impulsività che lo spinge a esprimere subito ciò che pensa, con il rischio però di far sentire gli altri non ascoltati.
  2. Piccoli imprevisti, battute o situazioni inaspettate possono scatenare reazioni sproporzionate. Gli scoppi d’ira improvvisi sono comuni e rendono difficile mantenere un clima sereno, soprattutto durante pranzi o feste familiari.
  3. Arrivare in ritardo a un pranzo, dilungarsi troppo in una discussione o non rispettare gli orari stabiliti sono comportamenti frequenti. Il suocero DDAI fatica a coordinarsi con i tempi altrui, creando facilmente tensioni.
  4. Le difficoltà organizzative emergono soprattutto nei momenti pratici: dimenticanze, confusione sugli orari, impegni presi e poi non rispettati. Non si tratta di disinteresse verso la famiglia, ma di un limite legato al disturbo che può rendere complicata la gestione degli eventi.
  5. Durante le riunioni familiari capita spesso che un suocero ADHD monopolizzi le conversazioni, parlando molto e lasciando poco spazio agli altri. Questo atteggiamento può stancare e generare distanza, anche se nasce dal bisogno di mantenere alta l’attenzione su di sé.

Uno studio, “The role of stress coping strategies for life impairments in ADHD” (2021) di S. Barra, A. Grub, M. Roesler, P. Retz-Junginger, F. Philipp, W. Retz, mostra come le strategie di coping siano fondamentali per ridurre l’impatto dell’ADHD nelle relazioni. Senza strumenti adeguati, un suocero ADHD può amplificare i conflitti con nuora, genero o figli.

Per questo motivo è utile non leggere questi comportamenti come offese personali, ma come segnali di una condizione che richiede comprensione, supporto e strategie specifiche di gestione.

Come devo comportarmi se ho un suocero ADHD?

Lo studio “The experiences of adults with ADHD in interpersonal relationships and online communities: A qualitative study” ( American Psychiatric Association, 2013 ) evidenzia come l’ADHD è caratterizzato da sintomi di disattenzione e iperattività, avere un suocero ADHD significa rapportarsi con una persona che può mostrare comportamenti come impulsività, difficoltà a mantenere la concentrazione, iperattività sbalzi d’umore, apparente irrequietezza, essi possono diventare aspetti ricorrenti anche durante gli incontri familiari.

Questo non vuol dire che la relazione sia destinata a essere conflittuale: al contrario, conoscere meglio l’ADHD permette di adattare la comunicazione e di vivere con maggiore serenità le dinamiche familiari. Un atteggiamento aperto e informato riduce le possibilità di conflitti e aiuta a interpretare i comportamenti del suocero con Disturbo dell’Attenzione/Iperattività come difficoltà reali con cui convive ogni giorno.

Ecco alcune linee guida che possono essere utili da seguire:

Linea guidaCosa significa nella pratica
Informati sul disturboComprendere che l’ADHD non è solo “iperattività”, ma include anche disorganizzazione, distrazione e difficoltà nella gestione del tempo ed emozioni. Sapere questo aiuta a interpretare i comportamenti con maggiore lucidità.
Accetta che non tutto dipende da teIl comportamento di un suocero con disturbo dell’Attenzione/Iperattività è influenzato da fattori neurologici e non sempre volontario. Non puoi cambiare ogni reazione, né assumerti tutta la responsabilità.
Mantieni la calmaReagire con frustrazione rischia di peggiorare i conflitti. Meglio usare un approccio pacato, mirato a ridurre le tensioni e a facilitare il dialogo anche nelle situazioni più difficili.
Stabilisci confini chiariDire “no” con gentilezza quando serve è fondamentale. Essere comprensivi non significa accettare tutto, ma rispettare anche i propri limiti.

Sapere che alcune reazioni non sono “personali” ma legate all’ADHD può alleggerire la pressione emotiva e favorire una convivenza più serena.

suocero adhd
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Hai difficoltà con tuo suocero ADHD?

Ti senti sopraffatto dai comportamenti di tuo suocero ADHD e vuoi comunicare più facilmente con lui?

Convivere o interagire regolarmente con una persona ADHD può essere faticoso richiede energie, pazienza e strategie mirate, soprattutto se si tratta di un familiare stretto con cui i rapporti sono costanti nella vita quotidiana,come ad esempio suoceri DDAI.

Secondo lo studioThe experiences of adults with ADHD in interpersonal relationships and online communities: A qualitative study”(Schreuer & Dorot, 2017; Waite & Tran,2010) gli adulti ADHD hanno riferito di desiderare loro stessi gruppi di supporto, inclusi quelli online .

Il corso famiglia ADHD di GAM Medical, centro adhd, offre:

  • Tecniche per migliorare la comunicazione familiare
  • Indicazioni per ridurre i conflitti
  • Spiegazioni chiare su cos’è davvero l’ADHD
  • Spazi di confronto tra chi vive situazioni simili

Nasce così un corso di formazione per familiari di persone ADHD: è composto da un ciclo di 4 incontri serali pensati per fornire strumenti pratici, supporto emotivo e strategie di gestione efficaci a chi vive l’ADHD da vicino, ma anche a chi lo osserva da fuori e fatica a comprenderlo

È normale sentire la relazione con i tuoi suoceri con Disturbo dell’Attenzione-Iperattività particolarmente complessa, molte altre famiglie/persone si trovano a vivere dinamiche familiari simili alla tua e si sentono disorientate.

Accedere ai corsi formativi specifici sull’ ADHD negli adulti o nella gestione familiare offre strumenti concreti e metodi che aiutano a migliorare la comunicazione e la gestione dei conflitti.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10399076/   
  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8295144/

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Psichiatra-ADHD-Gincarlo-Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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