Ti sei mai chiesta perché, insieme ai sintomi dell’ADHD, noti variazioni ormonali, cicli irregolari o cambiamenti di energia legati al ciclo mestruale?
Negli ultimi anni la ricerca ha iniziato a esplorare il possibile legame tra Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), due condizioni apparentemente diverse ma con alcuni punti di contatto biologico e psicologico.
Oggi vedremo quali connessioni stanno emergendo, come i due disturbi possono influenzarsi e quali strategie di gestione integrata aiutano a migliorare equilibrio e qualità di vita.
ADHD e PCOS: due condizioni con possibili punti in comune
Secondo la rassegna “A review of attention-deficit/hyperactivity disorder in women and girls: uncovering this hidden diagnosis” (Quinn P.O., Madhoo M., 2014), l’ADHD femminile tende a essere sottodiagnosticato e a manifestarsi con sintomi più interni (disorganizzazione, difficoltà di concentrazione, instabilità emotiva) che spesso si sovrappongono a disturbi ormonali o dell’umore.
La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) è una condizione endocrina caratterizzata da irregolarità mestruali, iperandrogenismo e variazioni metaboliche, che può influire su energia, peso, umore e sonno.
Negli ultimi anni alcuni studi hanno ipotizzato un possibile filo biologico condiviso:
- alterazioni dei neurotrasmettitori dopaminergici implicati sia nella regolazione ormonale che nella motivazione e nel focus attentivo;
- resistenza insulinica e variazioni metaboliche che influenzano livelli di energia e stabilità cognitiva;
- impatto reciproco tra stress cronico e disregolazione ormonale.
Secondo lo studio “Association between polycystic ovary syndrome and risk of attention-deficit/hyperactivity disorder in offspring: a meta-analysis” (Maleki et al., 2021), le donne DDAI riportano più frequentemente caratteristiche compatibili con PCOS rispetto ai controlli, suggerendo una possibile associazione bidirezionale ancora da chiarire.
I dati non dimostrano un legame causale, ma evidenziano aree di vulnerabilità condivise che meritano attenzione clinica.

Pensi di essere ADHD?
Compila il test di autovalutazione! Ti darà un’indicazione sull’opportunità di approfondire con diagnosi e terapia. Bastano 3 minuti per avere il risultato.
ADHD e PCOS: come si influenzano a vicenda nella vita quotidiana
Entrambe le condizioni possono impattare su autoregolazione, energia e umore, creando un ciclo di interazioni reciproche.
- Energia fluttuante: i cali dopaminergici tipici del Deficit di Attenzione/Iperattività si sommano alle oscillazioni ormonali della PCOS, con giornate di iperattività seguite da stanchezza profonda.
- Concentrazione variabile: estrogeni e progesterone modulano i neurotrasmettitori: in alcune fasi del ciclo la concentrazione può peggiorare.
- Autostima e immagine corporea: sintomi fisici della PCOS (aumento di peso, acne, irsutismo) possono amplificare la sensibilità al giudizio, già accentuata nell’ADHD.
- Gestione alimentare: impulsività e disregolazione emotiva rendono più difficile mantenere un’alimentazione regolare, influenzando glicemia e ormoni.
- Ritmi circadiani e sonno: insonnia o ritardo di fase nel DDAI possono alterare l’asse cortisolo-insulina, peggiorando la sintomatologia PCOS.
Comprendere come le due condizioni interagiscono permette di intervenire su più fronti, non solo su uno.

Hai il sospetto che l’ADHD ti stia influenzando la vita?
Se credi che l’ADHD possa limitarti, un percorso diagnostico ti aiuterà a ottenere chiarezza e a capire come affrontarlo al meglio.
ADHD e PCOS: segnali che meritano una valutazione integrata
Non tutte le donne ADHD sviluppano PCOS, né viceversa, ma alcuni segnali clinici combinati possono suggerire la necessità di un inquadramento multidisciplinare.
- Cicli mestruali irregolari o assenti.
- Calo di energia persistente e sbalzi marcati di umore.
- Difficoltà di concentrazione accentuate in specifiche fasi del ciclo.
- Aumento di peso non spiegato o distribuzione centrale del grasso.
- Acne resistente, aumento della peluria o perdita di capelli.
- Episodi di “blocco esecutivo” nei giorni premestruali o perimenopausali.
Secondo lo studio Psychiatric disorders in women with polycystic ovary syndrome (Maliszewska et al., 2024), la PCOS si accompagna a una maggiore prevalenza di disturbi dell’attenzione, e una valutazione integrata endocrinologica-psicologica può migliorare gli esiti complessivi.
Una diagnosi precisa consente di evitare sovrapposizioni o trattamenti inefficaci e di costruire un piano condiviso.

L’ADHD ti sta mettendo alla prova ogni giorno?
Un trattamento mirato può aiutarti a gestire meglio i sintomi dell’ADHD, migliorando la tua qualità della vita e restituendoti il controllo delle tue azioni.
ADHD e PCOS: strategie quotidiane di gestione integrata
La gestione congiunta richiede un approccio comportamentale e medica.
Ecco alcune strategie concrete:
- Monitoraggio del ciclo: Tieni un diario dei sintomi fisici e cognitivi per individuare fasi più vulnerabili. App o tabelle cartacee possono aiutare a correlare attenzione, umore e ormoni.
- Routine regolare di sonno e alimentazione: Orari stabili favoriscono l’equilibrio ormonale e migliorano il controllo attentivo.
- Attività fisica moderata: Anche venti o trenta minuti di camminata al giorno migliorano insulino-sensibilità e tono dell’umore.
- Colazione proteica: Aiuta a stabilizzare glicemia e dopamina mattutina, riducendo irritabilità e fame impulsiva.
- Gestione farmacologica coordinata: Se sono prescritti farmaci per ADHD e PCOS, è importante che medico e specialista endocrinologo si confrontino per evitare interazioni o sovrapposizioni.
- Tecniche di autoregolazione: Respirazione lenta, pause strutturate e micro-chunking delle attività riducono il sovraccarico attentivo.
- Supporto psicologico mirato: Lavorare su immagine corporea, accettazione e stress cronico migliora aderenza terapeutica e benessere.
Secondo la rassegna “Current status of cognitive behavioral therapy for adult attention-deficit hyperactivity disorder” (Safren S.A. et al., 2010), gli interventi psicoeducativi e comportamentali riducano i sintomi esecutivi e migliorano la gestione quotidiana, anche in presenza di comorbidità mediche.
L’integrazione di strategie mediche e psicoeducative è la via più efficace per ritrovare stabilità.

Prenota un colloquio gratuito per l’ADHD
Pensi che l’ADHD limiti la tua vita? Un colloquio gratuito con un nostro psicologo può chiarire molti dubbi, così potrai decidere se iniziare un percorso di diagnosi o trattamento.
ADHD e PCOS: quando chiedere aiuto specialistico
È consigliabile rivolgersi a un professionista quando:
- le irregolarità ormonali persistono per più di tre mesi;
- i sintomi del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) peggiorano in modo ciclico o interferiscono con studio/lavoro;
- compaiono segni di ansia, umore basso o disregolazione emotiva;
- il sonno è costantemente disturbato o ritardato.
Una valutazione integrata permette di distinguere i fattori biologici, psicologici e ambientali e di impostare un piano terapeutico su misura.
Secondo la rassegna “Females with ADHD: An expert consensus statement taking a lifespan approach providing guidance for the identification and treatment of attention-deficit/ hyperactivity disorder in girls and women” (S. Young et al., 2020), le donne ADHD beneficiano di interventi coordinati che considerano ormoni, sonno e regolazione emotiva come elementi interconnessi.
Riconoscere le proprie vulnerabilità è il primo passo per una gestione consapevole e realistica della salute.

Vuoi capire come integrare la gestione di ADHD e PCOS?
GAM Medical, centro specializzato in Deficit di Attenzione/Iperattività, offre percorsi personalizzati con professionisti della salute mentale certificati, da integrarsi con consulenze mediche ed endocrinologiche nei casi in cui il disturbo interagisce con condizioni ormonali o metaboliche.
L’obiettivo è quello di assicurarti serenità, creando un piano chiaro, condiviso e monitorabile, che tenga conto dei ritmi biologici, dell’energia attentiva e degli aspetti emotivi.
Approccio istituzionale, obiettivi realistici e monitoraggio periodico: un modo concreto per ritrovare equilibrio e autonomia, anche nelle fasi di maggiore complessità.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25317366/
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8841975/
- https://www.jpccr.eu/pdf-192128-114560?filename=Psychiatric%20disorders%20in.pdf
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20599129/
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7422602



