ADHD e Disturbo da Fantasia: come riconoscerlo

adhd e disturbo da fantasia compulsiva

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Sogni sempre ad occhi aperti? Come sai se è ADHD o Disturbo da Fantasia Compulsiva?

Questo articolo risponderà a questa domanda!

L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) e il Disturbo da Fantasia Compulsiva sono due condizioni che possono influenzare significativamente la vita di chi ne soffre. Sebbene possano sembrare simili in alcuni aspetti, sono distinti e richiedono approcci diagnostici e terapeutici specifici. 

In questo articolo capiremo cos’è il Disturbo da Fantasia Compulsiva, i suoi sintomi, la comorbidità con l’ADHD e come imparare a distinguerli.

Cos’è il Disturbo da Fantasia Compulsiva?

Il Disturbo da Fantasia Compulsiva, noto anche come “sogno ad occhi aperti disfunzionale” (maladaptive daydreaming), è una condizione psicologica caratterizzata da fantasie e sogni ad occhi aperti intensi e prolungati che interferiscono significativamente con la vita quotidiana e il funzionamento della persona. Le persone affette da questo disturbo possono trascorrere ore immerse in mondi immaginari, perdendo il contatto con la realtà e trascurando le responsabilità quotidiane, il lavoro o le relazioni interpersonali. Questo disturbo può portare a isolamento sociale, difficoltà a mantenere l’attenzione e a portare a termine compiti semplici. Spesso, le persone affette da sogno ad occhi aperti disfunzionale si rifugiano in queste fantasie per sfuggire a situazioni stressanti o emozioni negative.

Intensità e durata del disturbo da fantasia compulsiva

Le fantasie sono molto vivide e dettagliate e possono durare per ore, distogliendo l’individuo dalle attività quotidiane e dai compiti importanti. Questi momenti di evasione mentale possono influenzare negativamente la produttività e la capacità di concentrarsi su ciò che è essenziale. Spesso, queste fantasie diventano così coinvolgenti che la persona può perdere la cognizione del tempo, ritardando il completamento delle responsabilità e causando frustrazione o stress aggiuntivo. Tuttavia, possono anche fornire una temporanea fuga dalla realtà, offrendo sollievo emotivo e stimolando la creatività in alcuni contesti.

Contenuti ricorrenti e tematici del disturbo da fantasia compulsiva

Le fantasie spesso seguono trame ricorrenti e sono popolate da personaggi fittizi, scenari elaborati e storie complesse. Queste trame possono riflettere desideri profondi, paure nascoste o aspirazioni irrealizzabili. Gli individui possono creare mondi interi nella loro mente, sviluppando narrazioni intricate che evolvono nel tempo. I personaggi immaginari possono diventare familiari e confortanti, fornendo un senso di compagnia e sicurezza. Inoltre, questi scenari elaborati possono variare dall’essere utopici a distopici, offrendo un’ampia gamma di emozioni e esperienze che arricchiscono l’immaginazione e la vita interiore di chi li vive.

Interferenza con la vita quotidiana del disturbo da fantasia compulsiva

Questo tipo di sogno ad occhi aperti interferisce con il lavoro, lo studio, le relazioni sociali e altre responsabilità. La persona può avere difficoltà a concentrarsi e a portare a termine compiti quotidiani. Inoltre, può causare stress e ansia, aggravando ulteriormente la capacità di gestire le attività necessarie. La mancanza di concentrazione può portare a errori, dimenticanze e una sensazione generale di inefficienza. Questo stato di distrazione cronica può anche influire negativamente sull’autostima, poiché l’individuo può sentirsi incapace di mantenere il controllo sulle proprie azioni e pensieri.

Evasione emotiva del disturbo da fantasia compulsiva

Le persone possono ricorrere a queste fantasie come meccanismo di evasione per affrontare stress, noia, solitudine o traumi. Questi momenti di sogno possono fornire un rifugio temporaneo, permettendo all’individuo di sfuggire alle pressioni quotidiane e di trovare conforto in un mondo immaginario. Tuttavia, se questo comportamento diventa eccessivo, può compromettere la capacità di affrontare le sfide reali. La dipendenza dalle fantasie per evadere può portare a un circolo vizioso, dove la realtà viene costantemente evitata, aumentando ulteriormente il disagio emotivo e la difficoltà di risolvere i problemi concreti della vita.

Consapevolezza del disturbo da fantasia compulsiva

Chi soffre di questo disturbo è spesso consapevole che le proprie fantasie sono eccessive e problematiche, ma può trovare difficile controllarle o ridurle. Questa consapevolezza può causare frustrazione e senso di impotenza, poiché l’individuo desidera limitare il sogno ad occhi aperti per concentrarsi sulle responsabilità quotidiane, ma trova difficile resistere alla tentazione di sfuggire alla realtà. Questo conflitto interno può portare a un senso di colpa o vergogna, complicando ulteriormente la gestione del disturbo.

Disturbo da fantasia compulsiva: cause e trattamento

Le cause precise del disturbo da fantasia compulsiva non sono ancora del tutto comprese, ma possono includere una combinazione complessa di fattori psicologici, ambientali e biologici. Alcuni studi suggeriscono che potrebbe essere correlato a disturbi dell’umore come depressione o bipolarità, ansia generalizzata, traumi passati o altre condizioni psicologiche. L’interazione tra questi elementi può contribuire alla comparsa e al mantenimento del problema, rendendo cruciale un approccio terapeutico integrato per il trattamento efficace della condizione.

Il trattamento può includere la psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che può aiutare la persona a sviluppare strategie per ridurre il disturbo da fantasia compulsiva e affrontarene le cause. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per trattare sintomi associati come l’ansia o la depressione.

ADHD e Disturbo da Fantasia Compulsiva

Sebbene l’ADHD e il Disturbo da Fantasia Compulsiva possano condividere alcune caratteristiche, come la difficoltà a mantenere l’attenzione e la tendenza a distrarsi, vi sono differenze fondamentali:

  • Origine del Comportamento: nell’ADHD, la disattenzione e l’impulsività sono sintomi centrali del disturbo neuropsichiatrico. Invece, nel Disturbo da Fantasia Compulsiva, la distrazione deriva dal desiderio di rifugiarsi in un mondo immaginario.
  • Controllo delle Fantasie: le persone con ADHD possono sognare ad occhi aperti, ma generalmente non passano ore immerse nelle loro fantasie. Le persone con Disturbo da Fantasia Compulsiva trascorrono molto tempo in stati fantasiosi, spesso a scapito delle loro responsabilità.
  • Impatti e Comorbidità: l’ADHD può essere associato a disturbi dell’umore, ansia e altri problemi di salute mentale. Il Disturbo da Fantasia Compulsiva può coesistere con depressione e ansia, in parte a causa della disconnessione dalla realtà e dell’insoddisfazione per la vita reale.

È importante notare che il disturbo da fantasia compulsiva non è ancora ufficialmente riconosciuto in molti manuali diagnostici, il che significa che la ricerca e la comprensione di questa condizione sono ancora in fase di sviluppo.

Sintomi ADHD per distinguerlo dal Disturbo da Fantasia Compulsiva 

Conoscenza e consapevolezza dei sintomi ADHD sono la strada migliore per poterlo distinguere da questo Disturbo da Fantasia Compulsiva.

Riconoscere e distinguere i sintomi di questi due disturbi può sembrare difficile, ma GAM Medical arriva in soccorso!

GAM Medical è una clinica specializzata in diagnosi e trattamento dell’ADHD negli adulti. Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) può manifestarsi con una serie di sintomi che possono influire sulla capacità di attenzione e sulla gestione del comportamento. È essenziale sottolineare che i sintomi più comuni di questo disturbo non sono sempre uguali per tutti, infatti possono variare notevolmente da persona a persona. 

La comprensione di questi sintomi ADHD e la loro gestione richiedono un approccio personalizzato, poiché ogni individuo può sperimentare l’ADHD in modi unici.

Non perdere tempo, scopri sul sito di GAM Medical quali sono i sintomi dell’ADH per poter ritrovare la strada per la serenità!

Le informazioni contenute in questo testo sono a scopo informativo e non sostituiscono una diagnosi di un professionista.

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Fonti:

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9790222/

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