Adhd e crollo pomeridiano: come prevenirlo

Tempo di lettura: 4 minuti

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adhd e crollo pomeridiano

Ti capita mai, soprattutto se sei un adulto ADHD, di vivere un improvviso calo di energia nel primo pomeriggio? 

Quel momento in cui concentrazione, motivazione e forza di volontà sembrano evaporare, lasciandoti in balia della stanchezza mentale ed emotiva? Se la risposta è sì, potresti star sperimentando un fenomeno comune ma spesso trascurato: il crollo pomeridiano.

In questo articolo scopriremo insieme che cos’è, come si manifesta, perché è particolarmente intenso per le persone ADHD e quali strategie puoi usare per gestirlo o prevenirlo.

Quali sono i sintomi del crollo pomeridiano adhd? 

Il crollo pomeridiano è una fase di calo fisiologico che molte persone sperimentano nelle prime ore del pomeriggio, generalmente  nel primo pomeriggio.  È un fenomeno legato ai ritmi circadiani naturali del corpo, che portano a una fisiologica diminuzione della vigilanza e dell’energia.
Per gli adulti ADHD, però, non si tratta semplicemente di un momento di stanchezza passeggera: può assumere la forma di un vero e proprio blackout cognitivo ed emotivo, con un impatto significativo sulla capacità di portare avanti le attività quotidiane.

Durante questo periodo, il cervello può faticare a mantenere il livello di attenzione necessario per i compiti anche più semplici, rendendo il pomeriggio una sfida complessa da gestire. La percezione interna è spesso quella di un’improvvisa perdita di energia mentale ed emotiva, che può creare un senso di smarrimento, frustrazione e autosvalutazione.

I sintomi più comuni includono:

  • Stanchezza intensa e improvvisa, anche dopo aver dormito a sufficienza durante la notte.
  • Difficoltà marcata nella concentrazione e un crollo della produttività.
  • Sensazione di “mente annebbiata” o confusione mentale, come se i pensieri si muovessero più lentamente.
  • Irritabilità, ansia o sbalzi d’umore, che possono rendere difficile interagire serenamente con gli altri.
  • Sensazione di frustrazione o fallimento, soprattutto se si percepisce un divario tra ciò che si vorrebbe fare e ciò che si riesce effettivamente a portare a termine.
  • Ricerca compulsiva di stimoli immediati (come snack, caffeina o scrolling sui social media) per tentare di riattivarsi rapidamente.
  • Voglia di dormire o di “staccare da tutto”, anche se il riposo vero spesso si rivela inefficace o disturbato.

Questo crollo non dipende solo da fattori fisici come l’alimentazione o il riposo, ma coinvolge in maniera profonda il funzionamento neuropsicologico. Le caratteristiche tipiche dell’ADHD, come la difficoltà a regolare l’attivazione mentale, la gestione dell’energia e il controllo emotivo, rendono il sistema nervoso più vulnerabile a queste fluttuazioni, amplificando l’intensità del fenomeno rispetto alla media.

Perché il crollo pomeridiano è accentuato nelle persone con adhd

Il calo pomeridiano è fisiologico, ma per chi vive con l’ADHD può diventare particolarmente debilitante. Le cause sono molteplici e vanno ben oltre una semplice flessione energetica.

Uno dei motivi principali risiede nella regolazione neurochimica del cervello. Gli adulti ADHD presentano un’alterazione nei livelli di dopamina e noradrenalina, i neurotrasmettitori che regolano attenzione, motivazione e risposta allo stress. Lo studio scientifico “Neurobiology of ADHD” evidenzia come il cervello ADHD sia caratterizzato da disfunzioni nei circuiti dopaminergici e nelle connessioni tra corteccia prefrontale e sistema limbico.

Nel primo pomeriggio, quando fisiologicamente si registra un calo della dopamina, queste difficoltà si amplificano. Risultato? L’energia mentale crolla, la motivazione evapora e la capacità di gestire anche piccoli ostacoli viene meno.

Ma non si tratta solo di dopamina:

  • Disregolazione del ritmo circadiano: molti adulti ADHD tendono ad avere un cronotipo serotino, ovvero funzionano meglio di sera.
  • Iperstimolazione mattutina: partire “a mille” per affrontare la giornata esaurisce precocemente le energie.
  • Maggiore sensibilità emotiva: piccole frustrazioni mattutine possono influenzare fortemente il pomeriggio, portando al crollo emotivo.

Strategie utili per gestire o prevenire il crollo pomeridiano se sei adhd

Il crollo pomeridiano è una sfida concreta per molti adulti ADHD, ma affrontarlo con consapevolezza può fare una grande differenza.
Non si tratta solo di reagire al momento di calo, ma anche di anticiparlo attraverso una migliore organizzazione della giornata, il rispetto dei ritmi fisiologici e alcune semplici strategie di auto-cura.
Conoscere il proprio funzionamento e imparare a rispettare i propri livelli di energia è un atto di autonomia e benessere che può trasformare radicalmente la qualità delle tue giornate.

Ecco alcune strategie pratiche, suddivise tra come gestire il crollo mentre accade e come prevenirlo nelle giornate successive:

Come gestirlo quando accadeCome prevenirlo nelle giornate successive
Pausa consapevole: accetta il rallentamento mentale e concediti 10-15 minuti per ricaricarti.Pianifica con realismo: organizza la giornata in base ai tuoi picchi di energia, non secondo modelli esterni.
Reset fisico: una breve camminata o un po’ di movimento aiutano a riattivare il cervello.Esporsi alla luce naturale: la luce del mattino aiuta a regolare i ritmi circadiani.
Snack strategico: preferisci cibi con proteine, fibre e grassi buoni, evitando zuccheri semplici.Esercizio leggero al mattino: anche solo 20 minuti possono migliorare l’energia e l’umore.
Distribuisci i compiti: lascia al pomeriggio le attività operative o meno impegnative mentalmente.Routine del sonno costante: andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora rafforza il ritmo biologico.
Momento di respirazione o meditazione breve: fermati per qualche minuto, respira profondamente o fai una breve meditazione per riportare calma e chiarezza mentale.Check-in emotivo di metà giornata: chiediti come stai prima di pranzo e intervieni se percepisci stress o stanchezza accumulata.
crollo pomeridiano e adhd
crollo pomeridiano e adhd

Crollo pomeridiano e adhd: capirlo per affrontarlo

Il crollo pomeridiano è una sfida concreta per chi vive con l’ADHD, ma non è invincibile. Comprendere le sue origini, riconoscerne i segnali e usare strategie mirate può aiutarti a recuperare energia, lucidità e serenità.

Non sei pigro, sbagliato o inefficiente: il tuo cervello funziona in modo diverso, e capirlo è il primo passo per trasformare il pomeriggio da momento critico a occasione di benessere.

Se ti riconosci nei segnali descritti in questo articolo, può essere utile approfondire con una valutazione specialistica. Presso il nostro Centro ADHD, il nostro team multidisciplinare è specializzato nella diagnosi ADHD e nel trattamento dell’ADHD in età adulta, attraverso percorsi personalizzati che integrano approccio clinico, supporto neuropsicologico e strumenti pratici per la vita quotidiana.

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Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19627998/ 
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