La relazione tra ADHD e celiachia potrebbe sembrare insolita, eppure diversi studi clinici hanno evidenziato una sorprendente associazione tra questi due disturbi apparentemente lontani.
A prima vista, queste due condizioni sembrano non avere nulla in comune: l’una è un disturbo neurologico caratterizzato principalmente da difficoltà di attenzione, impulsività e iperattività; l’altra è una malattia autoimmune dell’apparato digerente causata dall’intolleranza permanente al glutine.
Tuttavia, recenti studi clinici hanno evidenziato un’associazione significativa tra queste due condizioni.
Non è raro, infatti, che una persona con diagnosi di ADHD scopra successivamente di essere affetta da celiachia, oppure che le due condizioni emergano contemporaneamente durante il processo diagnostico.
In altri casi, una diagnosi iniziale può essere confutata dall’altra, generando confusione e ritardo terapeutico.
L’intreccio tra ADHD e celiachia porta con sé implicazioni importanti, che vanno dalla difficoltà di gestione pratica della dieta fino al peggioramento o miglioramento dei sintomi neurologici a seconda del regime alimentare seguito.
Queste dinamiche, complesse ma cruciali, saranno esplorate nei prossimi paragrafi, per comprendere meglio come la celiachia e l’ADHD possano interagire e influenzarsi reciprocamente.
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Che cos’è la celiachia?
La celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata dall’intolleranza permanente al glutine, una proteina presente in diversi cereali comuni come frumento, segale, orzo e farro.
Nelle persone geneticamente predisposte, l’ingestione di glutine scatena una reazione immunitaria che attacca la mucosa dell’intestino tenue, provocando danni progressivi, infiammazione cronica e, se non trattata, malassorbimento dei nutrienti essenziali.
La celiachia può manifestarsi a qualsiasi età e spesso presenta sintomi variegati, che vanno oltre quelli gastrointestinali (come diarrea, gonfiore addominale o perdita di peso) e includono manifestazioni extra-intestinali come anemia da carenza di ferro, dermatite, dolori articolari, osteoporosi precoce, infertilità e, soprattutto, sintomi neurologici e psichiatrici.
La diagnosi di celiachia avviene tramite specifici test sierologici (anticorpi anti-transglutaminasi e anti-endomisio) e viene confermata con la biopsia intestinale.
L’unica terapia efficace è la dieta senza glutine, che consente la completa remissione dei sintomi e il recupero della salute intestinale.
Non esistono alternative farmacologiche, per cui l’aderenza rigorosa a questo regime alimentare è l’unica soluzione disponibile.

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ADHD o celiachia? Quando i sintomi neurologici generano confusione diagnostica
Uno degli aspetti più problematici della relazione tra ADHD e celiachia è la sovrapposizione sintomatologica.
Sebbene la celiachia sia spesso associata a sintomi gastrointestinali, è ormai consolidato che molte persone presentino manifestazioni neurologiche e psicologiche che possono sovrapporsi ai criteri diagnostici dell’ADHD.
La celiachia non trattata può infatti produrre sintomi neurologici come:
- atassia (difficoltà nella coordinazione dei movimenti volontari, che si manifesta con perdita di equilibrio, instabilità nel camminare e scarsa precisione dei movimenti fini)
- ipercinesia (aumento involontario e patologico dell’attività motoria, che può manifestarsi come agitazione, impulsività motoria, movimenti incontrollati o eccessivamente rapidi e tic)
- brain fog (sensazione di confusione mentale, lentezza cognitiva, difficoltà nel concentrarsi e mantenere l’attenzione, spesso accompagnata da perdita temporanea della memoria a breve termine e sensazione di stanchezza mentale.)
- difficoltà nella concentrazione
- deficit di attenzione
oltre che manifestazioni umorali e psicologiche come ansia, depressione e irritabilità.
Questi sintomi possono imitare da vicino quelli dell’ADHD, inducendo frequentemente a errori diagnostici: pazienti con celiachia non diagnosticata ricevono talvolta una diagnosi di ADHD e, più raramente, accade anche il contrario.
È quindi essenziale che specialisti, neuropsichiatri e psicologi includano la celiachia nel protocollo diagnostico per sospetta ADHD, soprattutto nei casi in cui siano presenti sintomi neurologici atipici o quando l’ADHD non risponde efficacemente alle terapie farmacologiche standard.
La corretta diagnosi differenziale può cambiare radicalmente l’approccio terapeutico, migliorando significativamente la qualità di vita dei pazienti.
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ADHD e celiachia: la convivenza di due diagnosi complesse
Non sono pochi i casi clinici in cui ADHD e celiachia coesistono nello stesso paziente.
Spesso le diagnosi arrivano in successione, con la scoperta della celiachia che avviene durante il percorso diagnostico approfondito per l’ADHD, che prevede l’esclusione di cause organiche che meglio possano spiegare i sintomi per i quali è stato richiesto l’aiuto.
In questi casi, la diagnosi combinata non solo offre una spiegazione più completa dei sintomi, ma impone al paziente la necessità di gestire contemporaneamente due condizioni complesse.
Sul piano clinico, questo implica la necessità di un trattamento interdisciplinare e di un coordinamento stretto tra diverse figure, tra cui neuropsichiatri, gastroenterologi, nutrizionisti e psicologi.
Inoltre, la presenza contemporanea di ADHD e celiachia ha implicazioni pratiche molto importanti nella vita quotidiana, come la necessità di aderire rigorosamente a una dieta priva di glutine, particolarmente complessa da gestire per chi è ADHD.
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La dieta senza glutine e la sfida per chi è ADHD e Celiaco contemporaneamente: difficoltà e ostacoli quotidiani
Per chi è ADHD contemporaneamente celiaco, il rispetto della dieta senza glutine rappresenta una sfida clinica e psicologica significativa.
L’ADHD si caratterizza infatti per una tendenza all’impulsività, alla difficoltà nella pianificazione e organizzazione, e a una generale irregolarità nella gestione della routine quotidiana, tutti aspetti che rendono estremamente difficile seguire una dieta così rigorosa.
Le persone ADHD tendono a privilegiare cibi pronti o facilmente disponibili, spesso contenenti glutine.
Inoltre, i cibi ricchi di glutine, come pane, pasta, pizza e dolci, rappresentano frequentemente fonti immediate di gratificazione e stimolazione dopaminergica, utili per chi è ADHD per contrastare stati di noia.
Escludere questi alimenti dalla dieta o sostituirli con alternative meno appetibili può provocare frustrazione, irritabilità e impulsività, aumentando la probabilità di ricadute alimentari.
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Peggioramento dei sintomi ADHD con glutine e miglioramenti con dieta gluten-free: cosa dicono gli studi clinici?
Diversi studi clinici hanno chiaramente dimostrato che nei pazienti ADHD e celiachia il consumo di glutine peggiora significativamente i sintomi neurologici e comportamentali.
Diversi studi clinici hanno dimostrato chiaramente che nei pazienti che presentano contemporaneamente da ADHD e celiachia, il consumo di glutine aggrava significativamente i sintomi neurologici e comportamentali tipici dell’ADHD.
Come illustrato nei paragrafi precedenti, la celiachia può indurre sintomi neurologici e cognitivi che si sovrappongono fortemente al quadro dell’ADHD, tra cui ipercinesia, difficoltà di concentrazione o la brain fog.
Questi sintomi sono particolarmente invalidante in un soggetto ADHD, poiché esasperano ulteriormente le difficoltà di attenzione, pianificazione e gestione delle attività quotidiane.
In questo senso, la celiachia agisce come un vero e proprio amplificatore dei sintomi dell’ADHD, rendendo la gestione clinica più complessa e rendendo fondamentale una diagnosi precoce e l’adesione a una dieta rigorosamente priva di glutine.
Nell’articolo scientifico “Association of Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder and Celiac Disease: A Brief Report“
è stato sottolineato come la dieta senza glutine portasse a significativi miglioramenti dei sintomi ADHD in pazienti celiaci, confermando la relazione tra consumo di glutine e peggioramento dell’ADHD.
Questi risultati suggeriscono che la dieta gluten-free non rappresenta solo un trattamento per la celiachia, ma anche una possibile strategia complementare per migliorare la gestione dei sintomi ADHD in pazienti celiaci.
Noi di GAM-Medical, clinica specializzata in ADHD, crediamo fortemente nella necessità di un approccio interdisciplinare per la diagnosi e la gestione integrata di ADHD e celiachia.
Proprio per questo proponiamo, nel nostro percorso diagnostico per l’ADHD, screening clinici accurati mirati a escludere la presenza di eventuali cause organiche che possano spiegare più efficacemente i sintomi attribuiti all’ADHD.
Tale metodologia ci consente, da un lato, di confermare con maggiore certezza la diagnosi di disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, e dall’altro, di individuare condizioni concomitanti come la celiachia, che potrebbero amplificare o determinare la sintomatologia osservata.
In questo modo, possiamo offrire a chi si rivolge a noi una diagnosi precisa e un piano terapeutico altamente personalizzato ed efficace.