ADHD e 730: consigli pratici

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ADHD e dichiarazione dei redditi: agevolazioni

Compilare il modello 730 è un appuntamento annuale che riguarda milioni di italiani, ma non sempre è un processo lineare. 

Per chi convive con il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, le difficoltà possono essere maggiori: la scarsa concentrazione, la tendenza a rimandare e l’accumulo di stress rendono più probabile commettere errori o arrivare in ritardo sulle scadenze.

La buona notizia è che, con un po’ di organizzazione e i giusti strumenti, anche chi è ADHD può affrontare questa pratica fiscale in maniera più serena. In questo articolo troverai consigli pratici, spiegazioni chiare su cosa è possibile scaricare, in che periodo è meglio muoversi e quali agevolazioni fiscali spettano alle persone ADHD.

Compilare il modello 730 con ADHD: perchè serve più organizzazione

Per una persona ADHD, compilare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi può rivelarsi particolarmente impegnativo.

Non si tratta solo di mancanza di concentrazione o di distrazioni superficiali: diverse ricerche hanno dimostrato che l’ADHD influisce direttamente sulla gestione delle decisioni finanziarie.

In particolare, lo studio  “Financial judgment determination in adults with ADHD (2021)”, pubblicato sul Journal of Neural Transmission, ha evidenziato che negli adulti con ADHD le difficoltà non riguardano solo la concentrazione, ma anche le funzioni esecutive.

Sono infatti stati osservati alcuni comportamenti nei soggetti DDAI

  • Prestano attenzione a stimoli irrilevanti.
  • Faticano a distinguere le informazioni davvero utili da quelle secondarie.
  • Mostrano minore capacità di valutare le conseguenze delle proprie decisioni economiche

Questa combinazione di fattori porta con maggiore frequenza a scelte impulsive e meno accurate in ambito finanziario.

La compilazione del 730, che richiede attenzione ai dettagli, capacità di leggere numeri e documenti fiscali, diventa quindi un’attività più complessa. Per questo motivo è fondamentale adottare strategie organizzative che facilitino il processo e riducano al minimo il rischio di errori.

Come faccio a fare il 730 da solo se sono ADHD?

Grazie agli strumenti digitali oggi è possibile compilare il 730 in autonomia. 

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il 730 precompilato, che contiene già molte informazioni trasmesse da datori di lavoro, banche, farmacie e medici. Tuttavia, anche quando i dati sono già inseriti, serve comunque un controllo attento per verificare che tutto sia corretto e completo.

Per una persona ADHD, questa fase di verifica può rappresentare una sfida: la tendenza a saltare i dettagli o a perdere la concentrazione aumenta la possibilità di dimenticare documenti o di tralasciare spese detraibili importanti. È quindi utile adottare alcune strategie organizzative pratiche:

  • Utilizzare app di promemoria o calendari digitali per segnare le scadenze principali (apertura della precompilata, eventuale correzione, data limite di invio);
  • Creare cartelle ordinate – sia cartacee che digitali – per conservare subito scontrini, fatture e ricevute, evitando così di doverli cercare all’ultimo;
  • Suddividere la compilazione in sessioni brevi e programmate, ad esempio 20 minuti al giorno per controllare una sezione diversa del modello.
  • Sfruttare anche i tutorial ufficiali dell’Agenzia delle Entrate o le guide messe a disposizione dai CAF online. Questi materiali spiegano passo passo come procedere e aiutano a ridurre l’ansia di sbagliare.

Queste tecniche possono facilitare la compilazione autonoma, ciò nonostante i sintomi ADHD potrebbero comunque ostacolare il processo, rendendo la compilazione fonte di stress e di possibili errori.

Per questo motivo, molti scelgono di affidarsi a un CAF o a un commercialista: il costo del servizio viene compensato dalla tranquillità di avere un modello compilato in modo corretto e dalla sicurezza che, in caso di errori, la responsabilità ricada sul professionista.

Quando fare il 730? Il momento ideale per iniziare è appena l’Agenzia delle Entrate apre la piattaforma online

Solitamente l’apertura avviene tra aprile e maggio

Partire presto permette di avere più tempo per eventuali correzioni e riduce lo stress dell’ultimo minuto.

Per chi è ADHD (Disturbo dell’Attenzione), è utile anticipare il lavoro con un metodo semplice: fissare una data a inizio maggio come “giornata 730” e inserire promemoria settimanali fino al completamento. In questo modo, la compilazione diventa un obiettivo gestito per tempo e non un’emergenza da affrontare all’ultimo.

Quando invece è meglio non farlo?

Non tutti i contribuenti sono obbligati a presentare il 730. Ad esempio se non sono presenti,

  • Redditi oltre a quelli già tassati alla fonte.
  • Spese detraibili.
  • Familiari a carico per i quali richiedere detrazioni.

In questi casi, il modello non è necessario

Tuttavia, per chi ha spese mediche o scolastiche legate all’ADHD (Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività), conviene quasi sempre farlo, perché si possono ottenere rimborsi fiscali importanti.

Come capire se il 730 è giusto? 5 consigli ADHD 

Uno dei timori più comuni quando si compila il 730 è quello di commettere errori  che possono tradursi in sanzioni o perdita di rimborsi fiscali

Questo rischio è ancora più concreto per chi è DDAI (Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività), poiché la disattenzione può far passare inosservati dettagli importanti.

Ecco 5 consigli pratici per gestire meglio il controllo del 730.

  1. Confronta i dati con i tuoi documenti: Il 730 precompilato non è sempre completo.Per questo è indispensabile confrontare la dichiarazione con scontrini, fatture e ricevute conservate.
  2. Usa la funzione di controllo automatico: Il portale dell’Agenzia delle Entrate offre un sistema che segnala eventuali incongruenze o campi mancanti.
  3. Prepara una check-list da spuntare: Scrivere voci come redditi, spese mediche, familiari a carico, spese scolastiche e spuntarle una alla volta riduce il rischio di dimenticare passaggi importanti.
  4. Chiedi un secondo controllo esterno: Un familiare, un amico o un collega possono fare da “occhio esterno” e aiutare a rilevare errori di distrazione. 
  5. Valuta il supporto di un professionista: Affidarsi a un CAF o a un commercialista non è solo una questione di comodità: in caso di errore, è il professionista a risponderne. 

Per capire se il 730 è giusto conviene adottare un approccio a più livelli per ridurre al minimo i rischi e si guadagnare serenità.

ADHD e 730: consigli
ADHD e 730: consigli

Come affrontare il 730 serenamente con l’ADHD?

Compilare il 730 non è mai semplice.

Con le giuste accortezze come: check-list ben strutturate, l’aiuto delle tecnologie digitali, la conservazione dei documenti durante l’anno, l’anticipazione della compilazione a maggio e se necessario l’affidamento della compilazione ad un professionista sono le mosse più efficaci per ridurre ansia e le difficoltà della dichiarazione dei redditi.

Nonostante tutti gli accorgimenti, per chi è ADHD la compilazione del 730 può comunque trasformarsi in un’esperienza particolarmente stressante.

Se noti che il Disturbo da Deficit dell’attenzione e Iperattività tende a sabotare troppe attività della tua vita quotidiana, considera di rivolgerti ad un professionista della salute mentale.

Il centro ADHD, Gam Medical, è un punto di riferimento nel campo della salute mentale, psicologi specializzati e trattamenti mirati ti accompagnano in un percorso personalizzato e completo per affrontare le sfide quotidiane dell’ADHD.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8863240/ 
  • https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/dichiarazioni/dichiarazione-precompilata/cose-dich-precompilata-imprese 
  • https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/home
  • https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/spese-sanitarie-detraibili
  • https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/le-comunicazioni-emesse-dopo-un-controllo-automatico

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Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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