ADHD e abbonamenti inutilizzati

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ADHD e abbonamenti

Ti è mai capitato di attivare un abbonamento, convinto che sarebbe stato un ottimo investimento, per poi dimenticartene o non usarlo mai davvero?

Molte persone ADHD vivono questa esperienza: l’entusiasmo iniziale lascia spazio a dimenticanze, disorganizzazione o perdita di interesse, con il risultato di accumulare spese inutili.

In questo articolo esploreremo perché le persone DDAI tendono ad avere abbonamenti non sfruttati, quali sono i meccanismi che lo spiegano e quali strategie possono aiutare a trasformare questo comportamento in scelte più consapevoli.

ADHD e gestione degli abbonamenti: perché può essere complicata?

DDAI e abbonamenti sono due concetti che potrebbero incrociarsi spesso nella vita quotidiana. Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) potrebbe comportare difficoltà nelle funzioni esecutive, cioè quelle abilità cognitive che servono a pianificare, organizzare e portare a termine compiti. Questo rende la gestione delle spese ricorrenti più vulnerabile a dimenticanze, discontinuità o decisioni impulsive.

Un abbonamento richiede costanza: andare regolarmente in palestra, seguire un corso online o ricordarsi di disdirlo se non lo si utilizza più. Per chi vive con ADHD, mantenere questa continuità può essere difficile, e il risultato è che gli abbonamenti inutilizzati si accumulano generando sprechi economici e frustrazione personale.

ADHD e impulsività negli abbonamenti

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI)  e abbonamenti spesso possono essere collegati anche per via dell’impulsività. Molti servizi sono costruiti per stimolare l’acquisto immediato: offerte lampo, sconti annuali, trial gratuiti che si trasformano in rinnovi automatici.

Per una persona ADHD, la tendenza a decidere sull’onda dell’entusiasmo può rendere difficile valutare le conseguenze a lungo termine. Questo si può applicare anche sotto il punto di vista dell’impulsività negli abbonamenti, infatti lo studio “Executive Functioning Heterogeneity in Pediatric ADHD” (Kofler et al., 2019) mostra che le persone DDAI hanno maggiore variabilità nelle funzioni di pianificazione e autoregolazione. 

Questo significa che l’attivazione impulsiva di abbonamenti può sembrare vantaggiosa al momento, ma se non è inserita in una routine reale, rischia di trasformarsi rapidamente in una spesa inutile.

DDAI e memoria: perché si dimenticano gli abbonamenti?

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) e abbonamenti inutilizzati potrebbero avere un legame anche con la memoria di lavoro e la disorganizzazione. Una persona ADHD può iniziare un’attività con entusiasmo (palestra, corso online, piattaforma streaming), ma dimenticarsene dopo poche settimane.

Il rinnovo automatico continua a scalare soldi dal conto, ma il servizio rimane inutilizzato. Questo genera un circolo vizioso:

  • soldi sprecati,
  • senso di colpa,
  • calo di autostima.

La gestione economica legata agli abbonamenti potrebbe, quindi, trasformarsi non solo in un problema pratico, ma anche emotivo.

ADHD e strategie pratiche per gestire gli abbonamenti

Nonostante le difficoltà, DDAI e abbonamenti possono convivere in modo più sostenibile se si adottano strategie mirate. Ecco le più efficaci:

  • Revisione mensile: ADHD e revisione degli abbonamenti funzionano bene insieme se si stabilisce un giorno preciso del mese per controllare spese e servizi attivi. Creare un appuntamento fisso riduce la probabilità di dimenticanze e trasforma il monitoraggio in una routine.
  • Promemoria digitali: Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e memoria di lavoro fragile possono essere compensati da strumenti esterni: notifiche su smartphone, promemoria su Google Calendar o app di finanza che segnalano spese ricorrenti. In questo modo non serve ricordare tutto a mente.
  • Piani brevi o flessibili: DDAI e abbonamenti annuali non vanno d’accordo. Meglio optare per formule mensili o “pay as you go”, anche se leggermente più costose. Così si riduce il rischio di spendere soldi per mesi inutilizzati e si limita l’impatto delle decisioni impulsive.
  • Associazione alle routine: ADHD e nuove abitudini si costruiscono più facilmente se collegate a quelle già esistenti. Ad esempio: seguire un corso online subito dopo pranzo o andare in palestra quando un amico ti passa a prendere. Questo meccanismo di “habit stacking” rende più semplice rispettare l’abbonamento.
  • Supporto esterno: Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e gestione finanziaria migliorano quando si condividono i compiti. Un partner, un familiare o un coach ADHD possono aiutare a monitorare gli abbonamenti e ridurre il rischio di dimenticanze o acquisti impulsivi.

Queste strategie non eliminano le difficoltà legate al disturbo, ma offrono strumenti concreti per creare un ambiente esterno che compensi le funzioni esecutive compromesse.

DDAI e strategie educative per ridurre gli abbonamenti inutilizzati

DDAI e abbonamenti inutilizzati possono diventare un laboratorio pratico per imparare nuove strategie educative e comportamentali. Interventi di coaching ADHD individuale e programmi psicoeducativi hanno dimostrato di aiutare a costruire routine più stabili, ridurre l’impulsività e migliorare la gestione delle abitudini quotidiane.

In pratica, non si tratta di cambiare la propria natura, ma di strutturare il contesto in modo da favorire la costanza. Questo approccio permette non solo di ridurre spese inutili, ma anche di acquisire competenze utili in altre aree della vita.

ADHD e abbonamenti inutilizzati
ADHD e abbonamenti inutilizzati

ADHD e gestione abbonamenti: vuoi imparare a fare scelte più consapevoli?

Gli abbonamenti inutilizzati sono solo un esempio di come ADHD e gestione finanziaria possano intrecciarsi. Ma rappresentano anche un’opportunità: con piccole strategie e supporti adeguati è possibile trasformare una fonte di stress in un’occasione di crescita.

GAM Medical, centro specializzato in ADHD, offre un la possibilità di confrontarti con uno psicologo esperto usufruendo di un primo colloquio gratuito.

La consapevolezza è il primo passo per intraprendere un percorso efficace, che ti permetta di adottare decisioni più autentiche e gestire la tua quotidianità con maggiore equilibrio. Se ti riconosci nei comportamenti descritti, o se desideri approfondire questo tema, affidarti alla psicoeducazione individuale ADHD

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6204311/

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Psichiatra-ADHD-Gincarlo-Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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