Bodyshaming: significato, effetti e come superarlo

Tempo di lettura: 5 minuti

Indice dell'articolo
conseguenze del body shaming - salute mentale

Ti è mai capitato di chiederti se un commento sul corpo, tuo o altrui, sia davvero innocuo o stia oltrepassando il limite? Vorresti capire cosa significa bodyshaming, per riconoscerlo nella vita di tutti i giorni e sapere come muoverti con decisione ma senza conflitti? Soffri di un disturbo del comportamento alimentare e vorresti sapere come evitare di subire emotivamente il giudizio di sconosciuti o conoscenti?

In questo articolo trovi definizioni chiare e indicazioni operative, con un taglio pratico e basato su evidenze, pensato per aiutarti a orientarti subito.

Che cos’è il bodyshaming?

Per bodyshaming si intende l’atto di criticare, ridicolizzare o valutare il valore di una persona sulla base dell’aspetto fisico

Non riguarda soltanto il peso: altezza, pelle, peli, muscolatura, lineamenti, cicatrici o disabilità possono diventare bersagli. Questo meccanismo, di natura prettamente vessatoria, trasmette l’idea che il corpo debba conformarsi a uno standard e che chi se ne discosta “meriti” correzioni, consigli non richiesti o derisione. Il bodyshaming può avvenire a scuola, al lavoro, in palestra e online, spesso camuffato da “scherzi” o “preoccupazione per la salute”.

Una forma specifica è il fat shaming (grassofobia), che alimenta stigma del peso e discriminazione del peso. Quando questi messaggi diventano la voce interiore, si parla di bias interiorizzato: credere (a torto) di valere meno per come appare il proprio corpo. Contrastare questa spirale richiede educazione all’inclusività e rispetto del corpo come principi trasversali nelle relazioni e nelle istituzioni (scuole, luoghi di lavoro, servizi sanitari), mentre gli effetti sulla mente di chi ne è vittima

Quali possono essere gli effetti e le conseguenze del bodyshaming?

Gli effetti del bodyshaming non si esauriscono nel momento del commento: si accumulano, erodendo autostima e salute mentale. La ricerca di R. M. Puhl, M. S. Himmelstein e R. L. Pearl “Weight stigma as a psychosocial contributor to obesity” (2020) mostra come lo stigma del peso incrementi stress, isolamento e condotte alimentari disfunzionali, soprattutto quando il pregiudizio viene interiorizzato

Le 7 principali conseguenze psicologiche del bodyshaming

  1. Vergogna e senso di colpa: emozioni pervasive che alimentano ruminazioni, autocritica e ritiro sociale.
  2. Ansia ed evitamento: timore del giudizio in spogliatoi, ristoranti, palestre o visite mediche, fino a evitare attività una volta piacevoli.
  3. Distorsione dell’immagine corporea: iperfocalizzazione sui “difetti”, confronto costante e controllo ripetuto (specchi, foto).
  4. Comportamenti alimentari disfunzionali: restrizioni rigide, abbuffate, cicli punitivi che rinforzano lo stress.
  5. Bias interiorizzato: accettare lo stigma del peso come verità personale (“valgo quanto peso”), con ricadute su motivazione e umore.
  6. Difficoltà nelle relazioni e nell’intimità: il timore del giudizio sul corpo porta a evitare contatto fisico, sessualità e nuove conoscenze; si rafforza l’isolamento e si tollerano dinamiche di controllo o svalutazione pur di “non esporsi”.
  7. Impatto sulle cure: rinvio degli accertamenti clinici, peggiore alleanza terapeutica e maggiore vulnerabilità a discriminazione del peso.

Bodyshaming sui social

Nel digitale, bodyshaming e cyberbullismo si potenziano a vicenda: filtri, confronti infiniti, metriche di like. In adolescenza, l’esposizione reiterata può rafforzare bias interiorizzato e fragilità alimentari: lo evidenzia lo studio “Body shaming and internalized weight bias as potential precursors of eating disorders in adolescents” (2024) di S. Cerolini, M. Vacca, A. Zegretti, A. Zagaria e C. Lombardo.

Prevenire è fondamentale: investire nella salute mentale degli adolescenti, con educazione all’inclusività e al digitale, sportelli di ascolto e accesso tempestivo a supporto psicologico, riduce l’impatto del body shaming e dei commenti offensivi online e tutela il loro sviluppo.

5 Strategie per evitare il bodyshaming e gestire i commenti offensivi online

Ecco cinque strategie pratiche pensate per prevenire il body shaming sui social, ridurre l’impatto dei commenti offensivi online e favorire ambienti di conversazione più sicuri, inclusivi e rispettosi.

  1. Cura del feed + consapevolezza algoritmica: smetti di seguire profili che alimentano confronto tossico, aggiungi voci inclusive e ricorda che i feed non sono neutrali (filtri e algoritmi distorcono la realtà).
  2. Moderazione attiva degli spazi digitali: silenzia, blocca e segnala; attiva filtri per parole d’odio e approvazione preventiva dei commenti per ridurre cyberbullismo e bodyshaming.
  3. Intervento dei testimoni e supporto alla vittima, con toni fermi e rispettosi, segnala i contenuti e offri sostegno diretto: il silenzio normalizza l’abuso.
  4. Educazione all’inclusività nelle community: definisci linee guida chiare contro fat shaming (grassofobia), stigma del peso e discriminazione del peso, con procedure di moderazione trasparenti.
  5. Autoprotezione e igiene digitale: limita l’esposizione, pianifica pause, disattiva commenti su post sensibili e scegli impostazioni di privacy che tutelino rispetto del corpo e benessere.

Come superare il bodyshaming?

Uscire dal tunnel è possibile. Lavorando su più livelli: personale, relazionale e culturale con strategie per combattere il bodyshaming che includano body positivity, body neutrality, accettazione del corpo e accettazione di sé. La comparazione seguente ti aiuta a scegliere cosa applicare, quando.

ApproccioObiettivo principaleTecniche chiaveEsempi/azioni immediate
Body positivityContrastare stereotipi e celebrare la diversità corporeaValorizzazione delle differenze; linguaggio pro-corpo; educazione all’inclusivitàSegui creator inclusivi; pratica auto-lode realistica; riconosci abilità oltre l’estetica
Accettazione del corpo / accettazione di séColtivare consapevolezza e compassione anche nei giorni “no”Auto-compassione; normalizzazione delle fluttuazioni; rituali di curaDiario di gratitudine corporea; mindful eating; chiedi supporto professionale quando serve
Consapevolezza dei triggerIntercettare in anticipo situazioni, persone e pensieri che innescano giudizioMappa i trigger; monitoraggio emozionale; check-in quotidianiAnnota quando/come compaiono pensieri svalutanti; prepara risposte tipo e piani di uscita
Ristrutturazione del dialogo internoSostituire narrazioni svalutanti con messaggi di rispetto del corpoRiformula il dialogo interno; dispute cognitive; mantra funzionaliDal “devo cambiare per valere” a “merito cura e rispetto ora”; post-it con frasi ponte
Confini e comunicazione assertivaProteggere spazi e relazioni da commenti nociviStabilisci confini; richieste chiare; gestione dei “no”Chiarisci che i commenti sul corpo non sono benvenuti; proponi temi alternativi; time-out
Intervento sul contestoRendere ambienti e regole più equi e accoglientiAgisci sul contesto: policy anti discriminazione del peso, formazione, spazi adeguatiCo-crea linee guida in team/scuola; promuovi linguaggio inclusivo; verifica sedute/attrezzature adatte
Rete di supportoNon affrontare da solə stigma e ricadute emotiveCrea una rete (amici, gruppi, professionistə); alleanze a scuola/lavoroCondividi obiettivi con 1–2 alleati; partecipa a community inclusive; chiedi feedback protettivi
Pilastri di salute mentaleSostenere umore, resilienza e autoregolazioneProteggi la salute mentale: sonno, pasti regolari, movimento gentile, pause dallo schermoRoutine serale costante; spuntini programmati; camminata quotidiana; detox digitale settimanale
significato del bodyshaming: cos'è?
significato del bodyshaming: cos’è?


Il Bodyshaming ha conseguenze sulla salute mentale?

Il bodyshaming non definisce chi sei, ma può oscurare l’autostima e il rapporto con il cibo. Per fare chiarezza in modo riservato e affidabile, una soluzione veloce e gratuita è il test per i disturbi alimentari offerto gratuitamente da GAM Medical: pochi minuti per valutare indicatori chiave e capire come superare il bodyshaming con strumenti su misura. 

Il Centro per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione GAM Medical offre il supporto professionisti specializzati nei disturbi alimentari, con percorsi diagnostici e terapeutici personalizzati che aiutano a recuperare un rapporto sano ed equilibrato con l’alimentazione e con sé stessi.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32053000/
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38379620/

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Psichiatra-ADHD-Gincarlo-Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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