Ansia e iperacusia: c’è un legame?

Tempo di lettura: 4 minuti

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Ansia e iperacusia: sintomi

Ti è mai capitato di sentire un rumore che per gli altri sembra innocuo, ma che per te è insopportabile, quasi doloroso? 

Se per molte persone il rumore di una porta che sbatte o il vociare di un bar affollato è solo un lieve fastidio, per altri può essere una vera e propria fonte di disagio, dolore o addirittura panico. Questa condizione si chiama iperacusia, e rende difficile tollerare i suoni quotidiani. In molti casi, questa ipersensibilità non si limita al piano uditivo: si intreccia con l’ansia e lo stress, creando un vero e proprio circolo vizioso difficile da spezzare.

L’obiettivo di questo articolo è chiarire cosa sia l’iperacusia, come si manifesta e soprattutto il suo stretto legame con l’ansia e come questa possa amplificarne i sintomi. 

Cos’è l’iperacusia? 

L’iperacusia è una condizione clinica caratterizzata da una tolleranza ridotta ai suoni. In altre parole, ciò che per la maggior parte delle persone è un rumore neutro o appena percepibile, per chi soffre di iperacusia diventa insopportabile o addirittura doloroso.

Immaginiamo una scena quotidiana: il rumore dei piatti che sbattono in cucina, il clacson di un’auto, il ronzio di un frigorifero. Elementi banali, quasi impercettibili, che per un soggetto con iperacusia si trasformano in stimoli minacciosi, capaci di scatenare dolore, ansia e un senso di sopraffazione.

Dal punto di vista clinico, non è un disturbo legato alla perdita di udito. Molti pazienti hanno un’audiometria normale. Il problema non riguarda dunque l’orecchio in sé, ma il sistema di elaborazione centrale dei segnali acustici.

Secondo l’articolo “Central gain control in tinnitus and hyperacusis” di Auerbach e colleghi, all’origine vi sarebbe una disfunzione del “central gain”: il cervello, per compensare un calo o una percezione alterata degli stimoli, aumenta il volume interno dei circuiti uditivi, generando un’amplificazione patologica. Questo spiega perché anche suoni di intensità normale vengano percepiti come eccessivi.

Quali sono i sintomi dell’iperacusia?

Chi soffre di iperacusia sperimenta una ipersensibilità ai suoni quotidiani che normalmente risultano tollerabili per la maggior parte delle persone.

Oltre al dolore e al disagio, chi convive con questa condizione può sperimentare acufeni (fischi o ronzii), sensazione di ovattamento e difficoltà di concentrazione.

I sintomi più comuni includono:

  • Disagio o dolore fisico: rumori come il traffico, stoviglie, voci o suoni domestici possono provocare una sensazione fastidiosa o addirittura dolorosa all’orecchio  .
  • Pressione auricolare e malessere generale in ambienti rumorosi  .
  • Disturbi emotivi: irritabilità, ansia crescente, stati di panico o umore teso in presenza di suoni percepiti come minacciosi  .
  • Acufene e senso di “pienezza” nell’orecchio, spesso associati all’iperacusia  .
  • Difficoltà di concentrazione e tendenza all’isolamento sociale, come conseguenza dell’evitamento di luoghi rumorosi o affollati .

Questi sintomi possono comparire in modo graduale o improvviso e variare per intensità da persona a persona. Riconoscerli tempestivamente è fondamentale per intervenire efficacemente e prevenire un peggioramento dello stato psicologico e della qualità della vita.

Diagnosi iperacusia

Diagnosticare correttamente l’iperacusia è fondamentale per distinguere il disturbo da altre forme di sensibilità sonora.

Gli strumenti principali sono:

  • Anamnesi e colloquio clinico: il medico raccoglie informazioni su sintomi, fattori scatenanti e impatto sulla vita quotidiana.
  • Audiometria e misurazione delle LDL (Loudness Discomfort Levels): test per stabilire a quale intensità sonora i pazienti iniziano a provare fastidio. Nei soggetti sani la soglia è intorno a 90–100 dB, nei pazienti con iperacusia può scendere anche sotto i 70 dB.
  • Questionari psicometrici: utili per valutare lo stato emotivo e la presenza di ansia o depressione concomitante.
  • Indagini neurologiche e di neuroimaging: in casi selezionati, risonanza magnetica o potenziali evocati uditivi possono evidenziare alterazioni funzionali a livello corticale.

Iperacusia da stress: il circolo vizioso rumore–ansia

Secondo lo studio “Psychological Profile and Social Behaviors of Patients with Hyperacusis” (2022), la relazione tra iperacusia e stress è bidirezionale.

L’ansia può aumentare la sensibilità ai suoni, amplificando la percezione di fastidio o dolore.

L’iperacusia, a sua volta, alimenta ansia e stress, peggiorando lo stato emotivo generale.

Il legame tra iperacusia e ansia spesso si traduce in un circolo vizioso:

  1. Il rumore scatena disagio e stress → Il corpo reagisce come se fosse di fronte a un pericolo reale.
  2. L’ansia aumenta la percezione uditiva → Il cervello diventa più sensibile agli stimoli sonori.
  3. La sensibilità aumentata amplifica il disagio → Ogni rumore sembra più invasivo.

Con il tempo, questa dinamica può portare a isolamento sociale (evitare luoghi affollati), problemi di sonno (difficoltà ad addormentarsi o risvegli frequenti) e calo della produttività (difficoltà di concentrazione sul lavoro o nello studio).

Come guarire dall’iperacusia da stress: 4 strategie pratiche per ridurre ansia e stress

Affrontare l’iperacusia da stress significa lavorare sia sulla componente uditiva sia su quella emotiva. Non esiste una “cura unica”, ma approcci combinati che aiutano a spezzare il circolo vizioso rumore–ansia:

  1. Terapia del suono (Sound Therapy): l’esposizione graduale a stimoli acustici controllati permette al cervello di riequilibrare il central gain e ridurre l’ipersensibilità
  2. Tecniche di rilassamento: mindfulness, respirazione diaframmatica e yoga diminuiscono l’attivazione ansiosa, favorendo una migliore tolleranza ai suoni.
  3. Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT): aiuta a ridurre la paura anticipatoria e a modificare i pensieri catastrofici che alimentano i sintomi.
  4. Stile di vita equilibrato: sonno regolare, attività fisica e un’alimentazione sana migliorano la resilienza allo stress e sostengono la funzione del sistema nervoso.
Ansia e iperacusia da stress
Ansia e iperacusia da stress

Non sopporti i rumori? Combattere l’ansia migliora l’Iperacusia da stress

Iperacusia e ansia sono due condizioni che spesso si intrecciano, creando un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre. Comprendere questo legame è il primo passo per interrompere il circolo vizioso rumore–ansia e migliorare la qualità della propria quotidianità.

Se ti riconosci nei sintomi descritti, non sottovalutare il problema e cerca il supporto di psicologi specializzati in ansia che possano aiutarti. Agire tempestivamente può fare la differenza.

GAM Medical, Centro ansia, mette a disposizione professionisti specializzati nel fornire supporto e assistenza psicologica alle persone che soffrono di disturbi ansiogeni e una combinazione di tecniche diagnostiche e interventi terapeutici personalizzati per affrontare le diverse manifestazioni dell’ansia.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9784993/ 
  • https://www.frontiersin.org/journals/neurology/articles/10.3389/fneur.2014.00206/full 

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