Cos’è una malattia grave e cosa succede dopo un evento traumatico simile?
In questo articolo affronteremo proprio la definizione di malattia grave e come si colleghi al PTSD. Dopodiché, elencheremo i segnali che inducono a pensare di aver sviluppato un trauma psicologico post cancro o altra malattia grave, introducendo anche la sindrome del sopravvissuto, spiegandone significato e sintomi oltre che elencandone le differenze con il disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD).
Cosa si intende per malattia grave?
Quando ci si riferisce all’espressione “malattia grave” generalmente si parla di condizioni patologiche in grado di compromettere significativamente la qualità della vita, che potrebbero causare disabilità persistenti o che, addirittura, potrebbero costituire una minaccia vitale.
Vi si includono, perciò, malattie oncologiche, infarto, ictus, insufficienza renale cronica, patologie neurodegenerative e altre condizioni che richiedono trattamenti invasivi e lunghi periodi di ricovero ospedaliero. Comunque, è necessario sottolineare che la gravità della malattia è spesso definita non solo dal rischio di morte, ma anche dall’impatto psicologico ed emotivo che può derivare dal malessere e dall’esperienza percepita. Infatti, secondo l’American Psychiatric Association, il trauma psicologico viene definito nel DSM‑5 anche come conseguenza alll’esposizione a ”death, threatened death, actual or threatened serious injury, or actual or threatened sexual violence”, ossia a morte reale o minacciata, lesione grave, anche potenzialmente mortale, o violenza sessuale.
Ciò implica, quindi, le condizioni mediche citate, il cancro, l’infarto, l’ictus, l’insufficienza renale grave o le patologie neurodegenerative, in quanto associati a un serio rischio di vita o a trattamenti invasivi, rientrano tra gli eventi traumatici che possono innescare una risposta da stress post-traumatico (PTSD).
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Come capire se si ha un trauma psicologico post cancro o altra malattia grave
Un trauma psicologico post-malattia grave può manifestarsi attraverso sintomi tipici del disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Secondo il DSM-5, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, tra questi si includono:
- Pensieri intrusivi e ricorrenti relativi alla malattia.
- Evitamento di luoghi, persone o situazioni legate all’esperienza della malattia.
- Alterazioni negative del pensiero e dell’umore, come sensi di colpa, tristezza persistente o distacco emotivo.
- Ipervigilanza, insonnia, irritabilità o scoppi di rabbia.
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Anche nello studio “Telling the Story of Childhood Cancer—The Experience of Families After Treatment” (2019), pubblicato su National Library of Medicine, emergono risultati e conclusioni significative. Infatti, la ricerca evidenzia che dopo la conclusione del trattamento, durante il periodo della guarigione, pare essere necessario un supporto psicologico, per affrontare l’ansia persistente riguardo al rischio di ricaduta, effettivamente molto comune. Inoltre,si sottolinea come le famiglie e il paziente ormai guarito, cercando di tornare a una situazione di normalità, come il rientro a scuola, hanno riscontrato difficoltà nelle relazioni con parenti e amici. Questo riflette le sfide tipiche del post-trauma, ovvero il dover ricostruire la propria vita dopo un evento destabilizzante.
In generale, è sempre consigliato rivolgersi ad un professionista della salute mentale, perché possa essere effettuata una diagnosi. Perciò, ti suggeriamo di prenotare un colloquio clinico con uno psicologo o psichiatra specializzato.
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La sindrome del sopravvissuto dopo essere guariti: significato e sintomi
La sindrome del sopravvissuto è una condizione emotiva complessa, colpisce principalmente chi supera una malattia grave ed è caratterizzata da sentimenti di colpa persistenti, legata proprio al fatto di essere sopravvissuti quando altri pazienti con condizioni simili, che invece non ce l’hanno fatta. Lo studio “Survivor guilt in cancer survivorship” (2019), pubblicato su National Library of Medicine, evidenzia gli attributi della sindrome del sopravvissuto, la survivor guilt, presenti nella popolazione dei sopravvissuti al cancro, che includono sentimenti di disagio e perdita di controllo, identificazione con una comunità, senso di impotenza travolgente, grande dolore, lutto, un profondo senso di ingiustizia legato, appunto, alla percezione di essere sopravvissuti a una situazione in cui altri non ce l’hanno fatta. Tra i sintomi principali si riscontrano
- Profondo senso di colpa o vergogna.
- Difficoltà a gioire della propria guarigione.
- Possibile isolamento sociale.
- Pensieri ossessivi riguardanti i pazienti che non sono sopravvissuti.
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Sindrome del sopravvissuto e PTSD: differenze
Nonostante possano essere condizioni simili o addirittura sovrapposte, il PTSD e la sindrome del sopravvissuto presentano alcune differenze chiave:
Sindrome del sopravvissuto | PTSD |
Per quanto riguarda il focus emotivo, in questo caso domina il senso di colpa e la difficoltà di accettare il proprio recupero rispetto a quello altrui. La sindrome del sopravvissuto è strettamente legata all’esperienza di sopravvivere a una situazione in cui, invece, altri non ce l’hanno fatta. | Qui prevalgono pensieri intrusivi, evitamento e ipervigilanza direttamente legati all’esperienza traumatica vissuta in prima persona. Al contrario, iI PTSD può derivare da qualsiasi tipo di evento traumatico. |

Cosa succede dopo un evento traumatico: raggiungere la vera guarigione dopo una malattia
Riuscire a raggiungere una vera guarigione, in seguito ad un trauma legato a una malattia grave, richiede un approccio integrato, che possa andare oltre la sola remissione fisica. Alcune strategie scientificamente supportate includono:
- Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT): È considerata un approccio estremamente efficace per la gestione del PTSD e della sindrome del sopravvissuto, ha come obiettivo la modifica dei pensieri e comportamenti disfunzionali legati al trauma.
- Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR): Si tratta di una tecnica terapeutica efficace nel ridurre i sintomi traumatici attraverso la rielaborazione guidata delle esperienze dolorose.
- Mindfulness e tecniche di rilassamento: Queste pratiche promuovono un maggiore controllo emotivo, per favorire una resilienza psicologica.
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Ricorda che il trauma che potrebbe derivare dall’aver sperimentato una malattia grave, potenzialmente mortale, non definisce la tua intera vita: attraverso il sostegno adeguato puoi ritrovare serenità, fiducia e benessere mentale.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK207192/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31311446/
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7534106/