Ti è mai capitato di avvertire un fastidio persistente alle palpebre nei periodi di maggiore stress emotivo?
Se sì, potresti aver sperimentato una condizione nota come blefarite da stress, un’infiammazione delle palpebre che può essere acuita proprio da stati psicofisici alterati. La blefarite è un disturbo oftalmico più comune di quanto si pensi e spesso sottovalutato, che può compromettere la qualità della vita quotidiana a causa di sintomi ricorrenti e fastidiosi.
In questo articolo esploreremo nel dettaglio che cos’è la blefarite, come lo stress può influenzarne l’insorgenza, quali sono i sintomi più comuni, le possibili cause e infine alcuni rimedi pratici per alleviarne i disagi.
Che cos’è la blefarite?
La blefarite è una condizione infiammatoria cronica che interessa il margine palpebrale, ovvero la sottile zona alla base delle ciglia, e può coinvolgere uno o entrambi gli occhi. Si presenta con sintomi frequenti come arrossamento, prurito, bruciore, sensazione di corpo estraneo e un fastidio oculare persistente, spesso accompagnato dalla formazione di squame o crosticine visibili lungo la linea ciliare. Secondo lo studio “Composition and Diversity of the Ocular Surface Microbiota in Patients With Blepharitis in Northwestern China”, la blefarite è associata a un’alterazione della composizione microbica della superficie oculare, che può compromettere la normale funzione di barriera e contribuire a una infiammazione ricorrente e resistente ai trattamenti comuni. La cronicità è una delle caratteristiche principali di questa patologia, che tende a manifestarsi con episodi ciclici, talvolta aggravati da fattori esterni come lo stress prolungato, l’ambiente secco o l’uso eccessivo di dispositivi digitali. Per questo motivo, la blefarite richiede spesso una gestione costante, personalizzata e preventiva, finalizzata a ridurre l’attività infiammatoria e a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema oculare nel lungo termine.
Non lasciare che l’ansia prenda il sopravvento
Il nostro Centro Clinico è qui per aiutarti a gestire l’ansia con percorsi personalizzati e strategie efficaci. Ritrova la serenità e il controllo della tua vita con il supporto dei nostri specialisti.
Blefarite da stress: i sintomi
Quando la blefarite si manifesta come conseguenza di uno stato di stress, tende ad avere sintomi che si accentuano in concomitanza con periodi di affaticamento mentale, ansia o disturbi del sonno. Il sistema nervoso autonomo può influenzare negativamente la secrezione lacrimale e la funzionalità delle ghiandole sebacee, rendendo l’ambiente oculare più favorevole all’infiammazione.
I principali sintomi della blefarite da stress includono:
- Bruciore agli occhi, soprattutto al risveglio o dopo ore passate al computer
- Sensazione di corpo estraneo o sabbia negli occhi
- Arrossamento e gonfiore delle palpebre, con possibile formazione di crosticine
- Prurito intenso, che può portare a sfregamenti continui
- Intolleranza alla luce (fotofobia)
- Lacrimazione eccessiva o, al contrario, occhio secco
- Visione leggermente offuscata, che si risolve sbattendo le palpebre
Nei soggetti stressati o affaticati, questi sintomi possono intensificarsi e diventare più persistenti, interferendo con la produttività e la serenità quotidiana.
Non lasciare che la depressione prenda il sopravvento
La depressione può sembrare un ostacolo insormontabile. Al nostro Centro Clinico, ti offriamo percorsi terapeutici su misura per aiutarti a ritrovare benessere ed equilibrio.
Blefarite: quali sono le possibili cause?
Le cause della blefarite sono molteplici e spesso interconnesse. Alla base di questa condizione vi è generalmente un’alterazione dell’equilibrio del bordo palpebrale, che può dipendere da fattori interni o esterni. Quando le palpebre non riescono a mantenere una corretta igiene o un adeguato funzionamento delle ghiandole sebacee (come quelle di Meibomio), può svilupparsi un’infiammazione persistente che dà origine ai sintomi tipici.
Tra le cause più comuni troviamo:
- accumulo di sebo e cellule morte, che ostruiscono le ghiandole palpebrali
- proliferazione batterica o irritazione locale
- uso scorretto di cosmetici per gli occhi o prodotti irritanti
- igiene oculare insufficiente o errata
- disfunzione delle ghiandole sebacee che regolano la componente lipidica del film lacrimale
Accanto a questi fattori, negli ultimi anni è emerso un crescente interesse per il ruolo dello stress come elemento capace di incidere sull’equilibrio dell’organismo, inclusa la salute oculare. In un’ottica psicosomatica, lo stress può contribuire a squilibri immunitari e infiammatori, alterando la normale produzione lacrimale, favorendo l’irritazione e peggiorando lo stato infiammatorio delle palpebre.
In particolare, periodi prolungati di tensione emotiva, ansia o mancanza di riposo possono diventare fattori scatenanti o aggravanti per chi è predisposto alla blefarite. Questo avviene perché lo stress influisce sulla capacità del corpo di autoripararsi e di regolare correttamente i processi infiammatori locali, rendendo più difficile il recupero da episodi acuti o cronici.

Prenota un colloquio gratuito per l’ansia
Ti senti sopraffatto dall’ansia? Un colloquio gratuito con un nostro psicologo può chiarire molti dubbi, così potrai decidere se iniziare un percorso di supporto e miglioramento concreto.
Blefarite da stress: alcuni rimedi
La blefarite da stress, pur essendo fastidiosa, può essere gestita con un insieme di strategie che coinvolgono sia la cura locale delle palpebre sia l’approccio al benessere psico-fisico. È importante agire su più fronti per ridurre l’infiammazione, mantenere pulita l’area oculare e prevenire le recidive.
Ecco alcuni rimedi utili:
- Impacchi caldi quotidiani: Applicare una garza o un panno caldo e umido sulle palpebre per circa 10 minuti aiuta ad ammorbidire le secrezioni, migliorare il drenaggio delle ghiandole di Meibomio e ridurre l’infiammazione.
- Detersione palpebrale delicata: Pulire con regolarità il bordo palpebrale utilizzando salviette oftalmiche o una soluzione diluita di shampoo per bambini. Questo aiuta a rimuovere le squame, il sebo in eccesso e i residui infiammatori.
- Lacrime artificiali: Utilizzare colliri lubrificanti senza conservanti per ridurre la secchezza oculare, molto comune nei casi di blefarite da stress.
- Riduzione dello stress: Integrare nella routine tecniche di gestione dello stress come meditazione, yoga, esercizio fisico regolare e respirazione consapevole può migliorare la risposta immunitaria e ridurre le manifestazioni infiammatorie.
- Alimentazione ricca di omega-3: Gli acidi grassi omega-3, presenti nel pesce azzurro, semi di lino e noci, hanno proprietà antinfiammatorie e contribuiscono alla salute delle ghiandole sebacee oculari.
- Evitare l’uso di cosmetici durante le fasi acute: Quando la blefarite è in corso, è consigliabile non applicare trucco sugli occhi per evitare ulteriori irritazioni o contaminazioni batteriche.
Se i sintomi persistono o si aggravano, è sempre opportuno consultare un medico oculista per valutare l’eventuale necessità di una terapia farmacologica o antimicotica specifica

Prenota un colloquio gratuito per la depressione
Ti senti spesso triste, demotivato o senza energia? Un colloquio gratuito con un nostro psicologo può essere l’inizio di un percorso di supporto concreto, volto a migliorare la tua vita.
Blefarite da stress: consultare uno specialista
La blefarite da stress è un esempio concreto di come lo stress psicofisico possa riflettersi sul benessere oculare. Riconoscerne i segnali e intervenire con un approccio mirato è fondamentale per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Oltre alla cura locale delle palpebre, è importante affrontare anche le cause interne, come lo stress cronico, che può interferire con i naturali processi di equilibrio e rigenerazione del corpo.
La Clinica Stress del centro Gam Medical, con i suoi interventi personalizzati, aiuta a gestire efficacemente lo stress e le sue manifestazioni fisiche. Un intervento completo consente di agire non solo sui sintomi, ma anche sulle cause profonde.
Prendersi cura degli occhi significa anche ascoltare il proprio corpo. Ritrovare l’equilibrio è il primo passo verso un benessere duraturo.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://www.frontiersin.org/journals/medicine/articles/10.3389/fmed.2021.768849/full