Essere una persona ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) può comportare sfide significative in molte aree della vita, e una delle più evidenti è sicuramente quella dello studio.
Le difficoltà nello studio si manifestano spesso fin dai primi anni di scuola, quando le richieste di concentrazione, organizzazione e gestione del tempo iniziano a diventare centrali.
È proprio durante l’età scolare che l’ADHD viene spesso diagnosticato, poiché le difficoltà sono più visibili e impattano direttamente sul rendimento scolastico.
Nei primi anni di scuola, le persone ADHD possono sperimentare difficoltà legate a:
- Mantenere l’attenzione: Restare concentrati durante le lezioni o completare i compiti a casa può essere estremamente difficile, soprattutto quando l’attività è percepita come noiosa o poco stimolante.
- Gestire l’impulsività: Interrompere l’insegnante o i compagni, parlare fuori turno o avere difficoltà a seguire le regole della classe sono comportamenti comuni.
- L’organizzazione: Tenere traccia dei compiti da fare, ricordare le consegne o portare il materiale necessario può sembrare un’impresa impossibile per molti bambini ADHD.
In questa fase, l’organizzazione dello studio e delle attività quotidiane viene spesso delegata ai genitori, agli insegnanti o a tutor scolastici.
Questo supporto è fondamentale per aiutare il bambino a gestire le proprie difficoltà e a mantenere un livello di apprendimento adeguato.
Le sfide legate allo studio, però, non scompaiono con la crescita.
Durante l’adolescenza e la giovinezza, quando le richieste scolastiche e accademiche aumentano, le difficoltà possono diventare ancora più evidenti:
- Alle scuole superiori: Il carico di studio cresce, così come le aspettative di indipendenza. Le persone ADHD possono trovare difficile pianificare il tempo necessario per studiare o completare i compiti a lungo termine. La procrastinazione diventa una problematica comune, così come il bisogno di lavorare sotto pressione o all’ultimo minuto.
- All’università: Per chi prosegue gli studi accademici, le sfide si intensificano ulteriormente. All’università, dove la responsabilità organizzativa ricade completamente sugli studenti, l’ADHD può causare difficoltà nel seguire i corsi, rispettare le scadenze e mantenere una routine regolare. L’ambiente meno strutturato e la maggiore autonomia richiesta possono accentuare le difficoltà.
Quindi, finché si è bambini, il sostegno di genitori, insegnanti o altre figure di riferimento può compensare le difficoltà organizzative e di attenzione.
Tuttavia, con l’ingresso nell’adolescenza e nella giovane età adulta, le persone ADHD devono iniziare a fare sempre più affidamento su se stesse per gestire lo studio e le responsabilità accademiche.
Questo passaggio verso l’autonomia può essere particolarmente sfidante.
Una delle chiavi fondamentali per superare queste difficoltà è ricordarsi che il cervello di una persona ADHD opera in modo diverso, specialmente quando si tratta di attenzione, motivazione e gestione delle risorse cognitive.
Capire come funziona il cervello ADHD significa riconoscere che il punto di partenza non è solo cosa fare mentre si studia, ma come prepararsi prima di iniziare a studiare.
Questo passo è essenziale, perché il cervello ADHD ha bisogno di determinate condizioni per entrare in modalità operativa ottimale.
Prima di buttarsi sui libri, ci sono alcune cose specifiche e fondamentali da fare, che aiutano a creare il giusto stato mentale per affrontare lo studio con efficacia.
Conoscere queste strategie preliminari ti aiuterà non solo a ridurre la frustrazione legata allo studio, ma anche a rendere più sostenibile e produttivo il tuo impegno.
Farlo non significa cercare di cambiare chi sei, ma imparare a lavorare con il tuo cervello, anziché contro di esso.
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10 Cose da Fare Prima di Mettersi a Studiare per Aumentare Concentrazione ed Evitare Distrazioni se si è ADHD
Prepararsi per studiare se si è ADHD richiede un approccio strutturato e consapevole, basato sulla comprensione del funzionamento del cervello ADHD.
Questa condizione è caratterizzata da difficoltà nel regolare attenzione, impulsi e livelli di dopamina, una neurotrasmettitore fondamentale per la motivazione e la concentrazione.
L’obiettivo principale è adattare l’ambiente e le strategie di studio alle specifiche modalità di elaborazione cerebrale di chi vive con l’ADHD.
Nello specifico, accorgimenti utili possono essere:
- Prepara un Ambiente Adeguato: Il cervello ADHD è altamente sensibile alle distrazioni, quindi un ambiente ordinato e privo di stimoli inutili è essenziale. Togliere dalla scrivania oggetti superflui, mettere il telefono in modalità aereo e ridurre il rumore di fondo aiutano a creare una cornice ideale per lo studio. La scelta di un luogo tranquillo e ben illuminato riduce l’affaticamento mentale.
- Definisci un obiettivo chiaro e realistico: Le persone ADHD tendono a sentirsi sopraffatte se il compito sembra troppo grande o vago. Prima di iniziare, chiarisci esattamente cosa vuoi ottenere durante la sessione di studio. Non dire semplicemente “Devo studiare matematica”, ma specifica: “Devo completare gli esercizi 3 e 4 di geometria” o “Leggere e prendere appunti sul Capitolo 2”. Gli obiettivi devono essere piccoli e raggiungibili: questo ti aiuterà a mantenere la motivazione e a percepire i progressi.
- Fai Attività Fisica Prima di Studiare: L’attività fisica stimola il rilascio di dopamina e norepinefrina, sostanze che migliorano la concentrazione. Esercizi aerobici come una breve corsa, ballo o saltare la corda sono particolarmente efficaci. Anche esercizi di stretching dinamico aiutano a ridurre la tensione fisica e preparano il corpo e la mente allo sforzo cognitivo.
- Evita il Sovraccarico Sensoriale: Il sistema sensoriale delle persone ADHD può essere facilmente sopraffatto. Ridurre la luminosità degli schermi, abbassare il volume degli apparecchi e utilizzare app di rumore bianco o suoni ambientali può ridurre l’impatto degli stimoli esterni.
- Aumentare i Livelli di Dopamina: Le strategie per stimolare la dopamina includono ascoltare musica energizzante, consumare snack ricchi di proteine (come frutta secca o yogurt greco), e premiarsi con piccole gratificazioni dopo aver completato un obiettivo. Anche dedicarsi brevemente a un’attività piacevole prima di studiare aiuta a regolare i livelli di dopamina.
- Ridurre le Tentazioni Digitali: Il cervello ADHD è particolarmente vulnerabile alle distrazioni digitali. Utilizzare app che bloccano i social media, impostare la modalità “Non disturbare” sui dispositivi e lavorare su un dispositivo dedicato allo studio può aiutare a mantenere l’attenzione sul compito.
- Idratarsi e Nutrirsi Correttamente: Una corretta idratazione e un’alimentazione equilibrata supportano il funzionamento ottimale del cervello. Evitare zuccheri raffinati e preferire snack con proteine e carboidrati complessi aiuta a mantenere un livello di energia stabile durante lo studio.
- Preparare gli Strumenti Necessari: Un kit di studio organizzato riduce la necessità di interrompere il lavoro per cercare materiali. Prima di iniziare, assicurati di avere penne, quaderni, libri e dispositivi a portata di mano per ottimizzare il flusso di lavoro.
- Fare una Breve Revisione Mentale: Prima di iniziare, visualizzare mentalmente i passi necessari per completare il compito aiuta a creare un senso di ordine e direzione. Questo passaggio è particolarmente utile per contrastare la tendenza del cervello ADHD a sentirsi sopraffatto.
- Organizzare le Pause: Il cervello ADHD beneficia di pause frequenti per ricaricarsi. Pianificare pause brevi, preferibilmente lontano da schermi, permette di mantenere la concentrazione e riduce il rischio di burnout. Attività fisiche leggere o ascoltare musica rilassante durante le pause possono essere particolarmente rigeneranti.
Seguendo questi passi basati su una comprensione clinica del cervello ADHD, è possibile ridurre le distrazioni, migliorare la concentrazione e affrontare lo studio con maggiore serenità.
La chiave è adottare strategie che rispettino e valorizzino le specifiche caratteristiche neurologiche dell’ADHD, trasformando quelle che possono sembrare sfide in punti di forza.
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