La performatività tossica rappresenta un problema diffuso, specialmente tra coloro che vivono con disturbi del neuro-sviluppo come l’ADHD. Spesso, le persone con ADHD si trovano a dover conformarsi a standard sociali irrealistici e non adatti alla loro natura, il che porta a un esaurimento psicologico e un senso di inadeguatezza. Per riuscire a combattere questo fenomeno, è cruciale adottare strategie mirate che possano aiutare a vivere in modo autentico e a rispettare i propri limiti.
Cos’è la performatività tossica?
La performatività tossica è un comportamento sociale che implica il costante tentativo di apparire perfetti o di soddisfare le aspettative altrui, anche a discapito del proprio benessere. Questa pressione può derivare da fattori esterni come il lavoro, i social media o le relazioni interpersonali. Nel caso delle persone con ADHD, il problema è aggravato dal fatto che queste aspettative sono spesso irrealistiche, poiché non tengono conto delle peculiarità neurologiche che caratterizzano il disturbo.
La performatività tossica può avere conseguenze devastanti per le persone con ADHD, causando ansia, depressione e un peggioramento dei sintomi del disturbo. Il tentativo costante di essere “normali” o di adeguarsi a ritmi lavorativi e sociali insostenibili può far sentire la persona sempre inadeguata. Questo circolo vizioso porta spesso a un crollo emotivo e fisico, con effetti negativi sulla qualità della vita.
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Strategie per combattere la performatività tossica
In questo nuovo articolo ti proponiamo alcune strategie possibili per lenire la performatività tossica spesso associata al Deficit dell’Attenzione:
- Accettare la propria neurodiversità
- Riconoscere i propri limiti e stabilire confini
- Gestire il tempo in modo realistico
- Evitare il confronto con gli altri
- Coltivare relazioni autentiche
- Praticare l’auto-compassione
- Cercare un aiuto professionale
Analizziamo queste strategie per la performatività tossica nel dettaglio.
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#1 Accettare la propria neurodiversità
Il primo passo per combattere la performatività tossica è accettare la propria condizione di neurodiversità. Le persone con ADHD hanno un cervello che funziona in modo diverso, e questo non deve essere visto come una limitazione, ma come una caratteristica distintiva. Comprendere che le proprie difficoltà non sono una debolezza personale, ma parte della propria natura, permette di ridurre il senso di colpa e di inadeguatezza che spesso accompagna la performatività tossica.
#2 Riconoscere i propri limiti e stabilire confini
Imparare a riconoscere i propri limiti è essenziale. Le persone con ADHD devono essere consapevoli delle loro energie e capacità e non sentirsi obbligate a seguire standard prestabiliti che non rispecchiano le loro esigenze. Stabilire confini chiari, sia nella vita lavorativa che in quella personale, permette di proteggere il proprio benessere mentale e fisico. Ad esempio, se ci si rende conto che una particolare attività richiede un eccessivo dispendio di energia, è importante concedersi il permesso di dire di no o di cercare soluzioni alternative.
#3 Gestire il tempo in modo realistico
Una delle principali difficoltà delle persone con ADHD è la gestione del tempo. Per evitare di cadere nella trappola della performatività tossica, è fondamentale pianificare le proprie giornate in modo realistico, evitando di sovraccaricarsi di compiti. Utilizzare strumenti come le agende o le app per la gestione del tempo può aiutare a suddividere le attività in piccoli obiettivi raggiungibili, evitando la frustrazione di non riuscire a portare a termine quanto programmato.
#4 Evitare il confronto con gli altri
Il confronto con gli altri è uno dei principali fattori che alimenta la performatività tossica. In un mondo dominato dai social media, è facile cadere nella tentazione di misurare il proprio successo o il proprio valore in base a ciò che gli altri mostrano. Per le persone con ADHD, è importante ricordare che ogni individuo ha un percorso unico e che le proprie sfide sono diverse da quelle degli altri. Concentrarsi sui propri progressi, piuttosto che su ciò che fanno gli altri, può ridurre significativamente lo stress e il senso di inadeguatezza.
#5 Coltivare relazioni autentiche
Circondarsi di persone che comprendono e rispettano la propria neurodiversità è fondamentale per combattere la performatività tossica. Le relazioni autentiche sono quelle in cui ci si sente accettati per ciò che si è, senza il bisogno di indossare una maschera o di soddisfare aspettative irrealistiche. Avere un supporto emotivo da parte di amici, familiari o gruppi di sostegno può essere una risorsa preziosa per affrontare le difficoltà quotidiane legate al Disturbo da Iperattività.
#6 Praticare l’auto-compassione
L’auto-compassione è un altro strumento potente per contrastare la performatività tossica. Le persone con ADHD tendono a essere molto critiche verso se stesse, specialmente quando non riescono a soddisfare le aspettative esterne. Praticare l’auto-compassione significa accettare i propri errori e imperfezioni senza giudicarsi duramente, e trattarsi con la stessa gentilezza e comprensione che si riserverebbe a un amico. Questo approccio non solo riduce lo stress, ma favorisce anche una maggiore resilienza di fronte alle difficoltà.
#7 Cercare un aiuto professionale
In alcuni casi, affrontare la performatività tossica da soli può essere estremamente difficile, soprattutto se i sintomi dell’ADHD sono particolarmente intensi.
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Le informazioni contenute in questo testo sono a scopo informativo e non sostituiscono una diagnosi di un professionista. Se l’articolo ti è piaciuto o ti è sembrato utile, condividilo e aiutaci a informare più persone possibile.
Fonti:
- https://jneurodevdisorders.biomedcentral.com/articles/10.1186/s11689-024-09555-8