Disturbo da Disregolazione dell’Umore Dirompente VS ADHD

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Disturbo da Disregolazione dell'Umore Dirompente e ADHD

Il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente (DMDD) e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) possono presentare caratteristiche sovrapposte, il che può portare a confusione diagnostica, soprattutto durante l’infanzia.

Entrambi i disturbi, infatti, possono manifestarsi con difficoltà a regolare le emozioni, irritabilità e impulsività, rendendo complesso distinguerli nelle prime fasi della vita.

La confusione tra i due disturbi nasce dal fatto che molti bambini con ADHD presentano anche problemi di gestione della frustrazione e dell’emozione, e spesso sperimentano difficoltà a rimanere calmi e focalizzati in situazioni di stress.

Inoltre, l’irritabilità, che è una caratteristica primaria del DMDD, può essere presente anche nei bambini con ADHD, soprattutto se non trattati o se il disturbo compromette significativamente la loro capacità di affrontare le sfide quotidiane.

Nelle prossime righe esploreremo le similitudini tra i due disturbi, che contribuiscono alla confusione diagnostica, e gli elementi principali da tenere in considerazione per la diagnosi differenziale.

Similitudini tra Disturbo da Disregolazione dell’Umore Dirompente e ADHD

Esistono diversi elementi di somiglianza tra il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente (DMDD) e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) che possono rendere difficile la diagnosi differenziale, portando a una possibile confusione tra i due disturbi.

Sebbene DMDD e ADHD abbiano caratteristiche distintive, condividono alcuni sintomi comportamentali sovrapposti, specialmente nella sfera della regolazione emotiva e del controllo del comportamento.

I principali elementi di somiglianza tra DMDD e ADHD sono:

  • Comportamenti dirompenti: Uno dei principali elementi di somiglianza tra DMDD e ADHD è la presenza di comportamenti dirompenti che interferiscono con il funzionamento sociale e scolastico del bambino. Sia i bambini con DMDD che quelli con ADHD possono essere difficili da gestire in classe o in altri contesti strutturati, poiché mostrano comportamenti che disturbano il normale svolgimento delle attività. I bambini con DMDD manifestano questi comportamenti principalmente a causa della loro disregolazione emotiva, con scoppi d’ira e rabbia frequenti e intensi che possono apparire simili ai comportamenti impulsivi tipici dell’ADHD. Nell’ADHD, i comportamenti dirompenti sono invece legati alla difficoltà nel mantenere l’attenzione, all’iperattività e all’incapacità di controllare gli impulsi. In entrambi i disturbi, quindi, il bambino può interrompere le lezioni, infrangere le regole, o manifestare difficoltà nel seguire le indicazioni degli adulti, contribuendo alla confusione diagnostica.
  • Impulsività: Sia il DMDD che l’ADHD presentano impulsività come un sintomo comune, anche se con origini diverse. Nei bambini con DMDD, l’impulsività è spesso collegata alla difficoltà nel regolare le emozioni. Durante un episodio di rabbia o frustrazione, i bambini con DMDD possono agire impulsivamente, urlando, insultando o persino diventando fisicamente aggressivi senza pensare alle conseguenze delle loro azioni. Nell’ADHD, l’impulsività è più correlata al funzionamento cognitivo e comportamentale, con i bambini che agiscono in modo avventato, interrompono gli altri, prendono decisioni rapide senza considerare i rischi, o si distraggono facilmente. Sebbene la causa dell’impulsività sia diversa nei due disturbi, il risultato può apparire simile: in entrambi i casi, i bambini agiscono in modo immediato e non ponderato, creando situazioni di difficoltà nelle interazioni sociali e scolastiche.
  • Irritabilità e frustrazione: Un altro elemento di somiglianza tra DMDD e ADHD è la presenza di irritabilità e difficoltà nel gestire la frustrazione. Nei bambini con DMDD, l’irritabilità è costante e pervasiva, manifestandosi con una facilità alla frustrazione anche in risposta a situazioni minori. Questa irritabilità si traduce in scoppi d’ira e comportamenti esplosivi quando il bambino si sente frustrato o non ottiene ciò che desidera. Anche nei bambini con ADHD, la frustrazione può portare a irritabilità, specialmente quando il bambino ha difficoltà a completare un compito o a concentrarsi su una determinata attività. L’incapacità di raggiungere gli obiettivi scolastici o di rispettare le aspettative degli adulti può far sì che i bambini con ADHD reagiscano con impazienza e frustrazione, rendendo difficile distinguere questo comportamento da quello osservato nel DMDD.
  • Scoppi d’ira e comportamenti esplosivi: Entrambi i disturbi possono presentare scoppi d’ira e comportamenti esplosivi in risposta a situazioni frustranti o stressanti. Nel DMDD, gli scoppi d’ira sono una parte centrale del disturbo e si verificano frequentemente, con un’intensità e una durata sproporzionate rispetto alla situazione scatenante. Questi scoppi sono principalmente il risultato di una grave disregolazione emotiva. Nell’ADHD, sebbene gli scoppi d’ira non siano così frequenti o centrali come nel DMDD, i bambini possono comunque reagire in modo esplosivo quando si sentono sopraffatti dalla frustrazione o quando le loro difficoltà a mantenere l’attenzione e l’impulsività li portano a situazioni problematiche. I bambini con ADHD possono perdere la pazienza quando devono affrontare compiti difficili o noiosi, portandoli a esplodere in scoppi d’ira o comportamenti oppositivi. Questo può creare confusione nella diagnosi, poiché in entrambe le condizioni il bambino può manifestare comportamenti di rabbia o resistenza, anche se le cause sottostanti sono diverse.
  • Difficoltà nel controllo delle emozioni: Una difficoltà generale nel controllo delle emozioni è un altro punto di sovrapposizione tra DMDD e ADHD. Nei bambini con DMDD, questa difficoltà è più marcata e pervasiva, manifestandosi sotto forma di scoppi emotivi incontrollati e un umore cronicamente irritabile. Il controllo delle emozioni è gravemente compromesso, e il bambino non riesce a regolare la propria risposta emotiva agli stimoli frustranti. Anche nei bambini con ADHD, la regolazione delle emozioni può essere un problema, soprattutto in relazione alla gestione dell’impulsività e alla capacità di far fronte alla frustrazione. Sebbene i bambini con ADHD possano non avere l’irritabilità cronica tipica del DMDD, possono comunque avere difficoltà a regolare le emozioni in situazioni specifiche, come quando devono rimanere concentrati su un compito o quando vengono rimproverati. In entrambi i disturbi, quindi, le difficoltà nel controllo delle emozioni possono apparire simili, portando a comportamenti dirompenti e reazioni emotive intense.
  • Comportamenti oppositivi e provocatori: In entrambi i disturbi, possono essere presenti comportamenti oppositivi e provocatori, sebbene con cause diverse. Nel DMDD, i comportamenti oppositivi sono spesso una reazione alla frustrazione e all’incapacità di gestire le emozioni. I bambini con DMDD possono opporsi agli adulti o alle figure di autorità come parte dei loro scoppi d’ira, manifestando resistenza e rifiuto di seguire le regole. Anche nell’ADHD, i bambini possono mostrare comportamenti oppositivi, soprattutto quando si sentono frustrati dalle richieste di concentrazione o dalle restrizioni imposte dal contesto scolastico o familiare. Tuttavia, questi comportamenti sono spesso il risultato dell’impulsività o dell’incapacità di rimanere concentrati, piuttosto che della disregolazione emotiva. In entrambi i casi, i bambini possono essere percepiti come oppositivi o provocatori, contribuendo alla difficoltà nel distinguere tra i due disturbi.
  • Impatto sul funzionamento scolastico e sociale: Sia DMDD che ADHD influenzano in modo significativo il funzionamento scolastico e sociale del bambino, poiché i comportamenti dirompenti e le difficoltà emotive interferiscono con la capacità di partecipare attivamente alle attività scolastiche e di interagire con i coetanei. Nel DMDD, i bambini possono avere problemi a scuola a causa della loro irritabilità e dei frequenti scoppi d’ira, che possono rendere difficile mantenere relazioni positive con gli insegnanti e i compagni. Le loro esplosioni emotive possono isolare il bambino e portare a sanzioni disciplinari, con conseguenze negative sul rendimento scolastico e sul benessere sociale. Nell’ADHD, il bambino può lottare con le aspettative scolastiche a causa della sua incapacità di concentrarsi, dell’iperattività e dei comportamenti impulsivi. Questi problemi possono tradursi in difficoltà accademiche e sociali simili a quelle osservate nel DMDD, poiché i bambini con ADHD possono essere percepiti come difficili da gestire e problematici dai loro insegnanti e compagni di classe.

Il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente e l’ADHD condividono una serie di elementi di somiglianza, tra cui comportamenti dirompenti, impulsività, difficoltà nel controllo delle emozioni e irritabilità.

Questi sintomi sovrapposti possono rendere difficile distinguere tra i due disturbi, portando a una possibile confusione nella diagnosi.

Diagnosi differenziale tra Disturbo da Disregolazione dell’Umore Dirompente e ADHD

La diagnosi differenziale tra il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente (DMDD) e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è cruciale per distinguere tra queste due condizioni, che, come visto, possono presentare alcune sovrapposizioni nei sintomi comportamentali, ma che hanno caratteristiche distintive fondamentali.

In particolare:

  • Manifestazione principale dei sintomi: Una delle differenze fondamentali tra DMDD e ADHD riguarda la natura dei sintomi principali.
    • Nel DMDD, il sintomo centrale è una disregolazione emotiva grave, caratterizzata da episodi frequenti e intensi di rabbia o irritabilità. I bambini con DMDD hanno scoppi d’ira estremi, che possono manifestarsi sia verbalmente sia fisicamente, e si presentano in risposta a situazioni che non giustificherebbero una reazione così sproporzionata. Questa disregolazione emotiva persistente si accompagna a un umore irritabile o arrabbiato per gran parte della giornata, quasi tutti i giorni, anche tra un episodio di rabbia e l’altro. Questi scoppi sono reattivi e emotivi, e il bambino sembra avere una soglia molto bassa per la frustrazione, esplodendo anche di fronte a minime difficoltà o limiti imposti.
    • Nel ADHD, i sintomi principali sono legati a deficit dell’attenzione, iperattività e impulsività. I bambini con ADHD hanno difficoltà a mantenere l’attenzione, a rimanere concentrati su compiti e a organizzare le loro attività. L’iperattività si manifesta con un bisogno costante di muoversi, come alzarsi in momenti inappropriati, correre o saltare in situazioni in cui è necessario restare seduti, e un comportamento complessivamente esuberante e irrequieto. L’impulsività si esprime attraverso azioni compiute senza riflettere sulle conseguenze, come interrompere gli altri o fare commenti senza pensare. Questi comportamenti non sono direttamente collegati a una disregolazione emotiva, ma piuttosto a una difficoltà intrinseca nel controllo delle azioni e nell’autoregolazione cognitiva.
  • Natura degli scoppi comportamentali: Un elemento cruciale di diagnosi differenziale è la natura degli scoppi d’ira o dei comportamenti dirompenti.
    • Nel DMDD, gli scoppi d’ira sono di natura emotiva ed esplosiva, con episodi di rabbia che possono durare a lungo e che sono sproporzionati rispetto agli eventi scatenanti. Questi episodi sono accompagnati da un umore perennemente irritabile tra uno scoppio e l’altro. Gli scoppi nel DMDD sono spesso il risultato di frustrazione accumulata, e i bambini sembrano incapaci di regolare le loro emozioni negative, esplodendo in rabbia anche in situazioni che per altri bambini sarebbero facilmente gestibili. Questi episodi sono frequenti, si verificano più volte alla settimana e possono coinvolgere crisi di pianto, urla, e persino aggressività fisica.
    • Nell’ADHD, invece, i comportamenti dirompenti sono generalmente il risultato di impulsività o iperattività. Sebbene i bambini con ADHD possano mostrare irritabilità e frustrazione, i loro scoppi non sono il sintomo principale e non raggiungono l’intensità e la durata osservate nel DMDD. Inoltre, questi scoppi sono spesso reattivi e di breve durata, legati a un’incapacità di aspettare il proprio turno o a una frustrazione momentanea per l’incapacità di completare un compito. I bambini con ADHD tendono a passare rapidamente da un’emozione all’altra e, sebbene possano mostrare comportamenti impulsivi e difficoltà a gestire la frustrazione, la loro regolazione emotiva non è compromessa in modo così grave come nel DMDD.
  • Durata e persistenza dei sintomi: Un’altra differenza importante riguarda la persistenza e la durata dei sintomi nel tempo.
    • Nel DMDD, la disregolazione emotiva è persistente e cronica. I bambini con DMDD sono costantemente irritabili o arrabbiati per gran parte della giornata, quasi ogni giorno, per almeno 12 mesi consecutivi. Questo stato emotivo persiste sia a casa sia a scuola, e i comportamenti dirompenti si verificano in almeno due contesti diversi (ad esempio, a casa e a scuola). Questa irritabilità cronica distingue il DMDD da altre condizioni, inclusa l’ADHD, poiché l’umore arrabbiato o irritabile è una costante della vita del bambino, non solo una risposta temporanea a situazioni specifiche.
    • Nell’ADHD, i sintomi di iperattività, impulsività e disattenzione sono anch’essi cronici, ma non vi è un umore irritabile persistente. L’impulsività e la disattenzione possono causare frustrazione nel bambino, ma non si osserva la costante irritabilità che caratterizza il DMDD. Inoltre, i sintomi dell’ADHD tendono a manifestarsi in vari contesti, ma l’intensità dei comportamenti può variare a seconda del livello di stimolazione dell’ambiente. Per esempio, i bambini con ADHD possono essere più irrequieti in situazioni strutturate o noiose, mentre possono concentrarsi meglio in attività che trovano stimolanti.
  • Reattività emotiva vs. deficit cognitivo: Un’altra distinzione chiave riguarda il tipo di difficoltà di regolazione osservate nei due disturbi.
    • Nel DMDD, il problema principale è la reattività emotiva. I bambini con DMDD non riescono a gestire le loro emozioni negative e sono estremamente reattivi agli stimoli frustranti. La loro incapacità di regolare le emozioni porta a scoppi di rabbia incontrollati, che sono sproporzionati rispetto agli eventi scatenanti. La difficoltà è principalmente a livello emozionale, con una forte incapacità di tollerare la frustrazione.
    • Nell’ADHD, il problema principale è un deficit cognitivo nel controllo degli impulsi e dell’attenzione. Sebbene i bambini con ADHD possano reagire impulsivamente a situazioni frustranti, la causa sottostante non è una disregolazione emotiva cronica, ma una difficoltà a inibire le risposte immediate e a mantenere l’attenzione su compiti specifici. L’iperattività e l’impulsività sono i tratti distintivi del disturbo, e i problemi di regolazione emotiva, quando presenti, sono secondari rispetto ai deficit cognitivi.
  • Irritabilità come sintomo principale: Un aspetto distintivo del DMDD è che l’irritabilità è un sintomo costante e pervasivo.
    • Nel DMDD, l’irritabilità è una caratteristica di fondo che accompagna il bambino in quasi tutte le situazioni. I bambini con DMDD sono facilmente provocabili e si irritano per motivi banali, mantenendo un umore irritabile anche tra uno scoppio d’ira e l’altro. Questo stato d’animo non si limita a momenti specifici della giornata o a situazioni particolarmente stressanti, ma è parte integrante del comportamento quotidiano del bambino.
    • Nell’ADHD, l’irritabilità può essere presente, ma non è il sintomo predominante. L’irritabilità può emergere come risultato di frustrazioni legate all’incapacità di completare un compito o di restare concentrati, ma non è costante o cronica. Piuttosto, i bambini con ADHD tendono a passare da un’emozione all’altra rapidamente e, pur manifestando episodi di irritazione, non mantengono un umore perennemente irritabile.
  • Contesto degli scoppi: Anche il contesto in cui si verificano i comportamenti dirompenti può essere utile per la diagnosi differenziale.
    • Nel DMDD, gli scoppi d’ira possono verificarsi in una varietà di situazioni e contesti, compresi quelli meno stressanti. I bambini con DMDD reagiscono con rabbia e frustrazione anche in situazioni che per altri bambini sarebbero considerate normali o poco problematiche. La disregolazione emotiva può essere provocata da eventi minimi o quotidiani, e il bambino può esplodere in rabbia anche senza una causa apparente.
    • Nell’ADHD, i comportamenti impulsivi e dirompenti tendono a verificarsi in situazioni specifiche, come ambienti strutturati (es. a scuola) o situazioni in cui è richiesto un alto grado di attenzione e autocontrollo. Ad esempio, i bambini con ADHD possono comportarsi in modo irrequieto o impulsivo quando devono stare fermi per lunghi periodi o completare attività noiose. Tuttavia, in ambienti meno strutturati o in attività stimolanti, i loro comportamenti possono essere meno problematici.
  • Comorbilità con altri disturbi: Un altro elemento di differenziazione tra DMDD e ADHD riguarda le comorbilità.
    • Nel DMDD, è comune la comorbilità con altri disturbi dell’umore e disturbi d’ansia, come il disturbo depressivo maggiore o i disturbi d’ansia generalizzati. La costante irritabilità e l’incapacità di gestire le emozioni negative spesso si manifestano in combinazione con sintomi depressivi o ansiosi, creando un quadro clinico complesso. Il DMDD può anche condividere alcuni sintomi con il disturbo bipolare, anche se i bambini con DMDD non manifestano episodi di euforia tipici del disturbo bipolare.
    • Nell’ADHD, la comorbilità è più frequente con disturbi della condotta, disturbo oppositivo provocatorio (ODD) e altri disturbi del comportamento. I bambini con ADHD possono manifestare comportamenti provocatori e oppositivi, nonché difficoltà a seguire le regole, ma queste difficoltà sono più legate alla loro incapacità di controllare gli impulsi piuttosto che a una disregolazione emotiva. Inoltre, i disturbi dell’apprendimento sono una comorbilità comune nell’ADHD, mentre sono meno frequenti nel DMDD.

Il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente e l’ADHD, quindi, condividono alcune caratteristiche comportamentali, come i comportamenti dirompenti e l’impulsività, ma si differenziano notevolmente per la natura dei sintomi principali e per l’origine delle difficoltà comportamentali.

Mentre il DMDD è caratterizzato da una disregolazione emotiva pervasiva e da episodi intensi di rabbia e irritabilità, l’ADHD è contraddistinto da deficit dell’attenzione, iperattività e impulsività, con una regolazione emotiva relativamente migliore.

Distinguere tra i due disturbi è essenziale per fornire trattamenti adeguati e mirati.

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