Hikikomori: chi sono?

Chi sono gli Hikikomori?

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Il termine “hikikomori” è di origine giapponese e si riferisce a un fenomeno sociale crescente che coinvolge principalmente giovani e adolescenti. 

La parola “hikikomori” è composta dai termini giapponesi “hiku” (tirare indietro) e “komoru” (ritirarsi). 

Fu coniata dal psichiatra giapponese Tamaki Saitō negli anni ’90 per descrivere una condizione osservata in un numero crescente di giovani giapponesi. 

Questi individui si ritirano dalla società e si chiudono nella loro stanza, rifiutando di andare a scuola, lavorare o avere contatti sociali significativi.

Gli hikikomori sono prevalentemente giovani, solitamente adolescenti e giovani adulti, con una maggiore prevalenza tra i maschi. 

Ma anche le femmine possono essere colpite, e l’età può variare, con casi che riguardano anche adulti più maturi.

Questo articolo esplora le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni per affrontare questo problema sempre più diffuso.

Cause del fenomeno degli Hikikomori 

Il fenomeno hikikomori, caratterizzato dal ritiro sociale prolungato, ha cause multifattoriali che si intrecciano tra loro. 

Tra le principali cause troviamo:

  1. Pressioni Sociali e Accademiche: La società giapponese (e molte altre moderne) impone forti aspettative ai giovani riguardo al successo scolastico e professionale. Questo carico di aspettative può generare un enorme stress, ansia e paura del fallimento. Quando gli individui sentono di non poter soddisfare queste aspettative, possono ritirarsi per evitare il confronto con i loro insuccessi percepiti.
  2. Tecnologie e Isolamento Digitale: L’uso eccessivo di internet, social media e videogiochi può contribuire significativamente all’isolamento. Molti hikikomori trovano conforto e gratificazione nei mondi virtuali, dove possono evitare le interazioni sociali dirette e le difficoltà della vita reale. Questo crea un circolo vizioso in cui l’isolamento favorisce l’uso delle tecnologie, che a loro volta incrementano l’isolamento.
  3. Problemi Familiari: Relazioni familiari disfunzionali, mancanza di supporto emotivo e comunicazione inefficace possono spingere i giovani a ritirarsi. Le aspettative elevate dei genitori, spesso riguardo al successo accademico e professionale, possono aggiungere ulteriore pressione. In alcuni casi, la presenza di conflitti familiari può portare a un desiderio di fuga e isolamento.
  4. Disturbi Mentali: L’hikikomori è spesso associato a disturbi mentali come depressione, ansia sociale e fobia scolastica. Questi disturbi possono rendere estremamente difficile per gli individui affrontare la vita quotidiana e interagire con gli altri. La mancanza di diagnosi e trattamento adeguato di questi problemi può aggravare la situazione, portando a un ritiro sempre più profondo.
  5. Cultura e Norme Sociali: In alcune culture, il fallimento è fortemente stigmatizzato, e questo può indurre i giovani a evitare qualsiasi situazione che possa esporli a giudizi negativi. La cultura giapponese, ad esempio, valorizza l’armonia sociale e il rispetto delle norme, e questo può rendere ancora più difficile per i giovani chiedere aiuto o esprimere il proprio disagio.
  6. Esperienze di Bullismo: Il bullismo scolastico può essere una causa significativa dell’hikikomori. Le esperienze traumatiche legate al bullismo possono portare i giovani a sviluppare una paura intensa delle interazioni sociali, spingendoli a isolarsi per proteggersi dal dolore emotivo.
  7. Fallimenti e Frustrazioni Precedenti: Esperienze passate di fallimento o frustrazione possono indurre un senso di impotenza e sfiducia nelle proprie capacità. Quando i giovani si sentono incapaci di avere successo, possono scegliere di ritirarsi per evitare ulteriori delusioni.
  8. Mancanza di Scopi e Motivazione: La mancanza di obiettivi chiari e motivazione nella vita può contribuire all’isolamento. Senza una direzione o uno scopo, i giovani possono perdere l’interesse per le attività quotidiane e sociali, preferendo ritirarsi nel proprio mondo.
  9. Paura del Mondo Esterno: Per alcuni hikikomori, il mondo esterno è percepito come minaccioso e insicuro. Questa paura può essere legata a esperienze traumatiche o a una predisposizione all’ansia. L’isolamento diventa un meccanismo di difesa per evitare situazioni che potrebbero causare disagio o pericolo.
  10. Cambiamenti Socio-Economici: I cambiamenti economici e sociali possono contribuire all’aumento dell’hikikomori. L’instabilità economica, la difficoltà di trovare lavoro e le incertezze riguardo al futuro possono portare a un senso di disperazione e ritiro dalla società.

Le cause dell’hikikomori sono quindi molto complesse e fortemente interconnesse. 

Affrontare questo fenomeno richiede una comprensione approfondita delle diverse influenze e l’implementazione di strategie mirate che includano supporto psicologico, interventi familiari, educazione e politiche sociali. 

Solo attraverso un approccio olistico è possibile aiutare gli hikikomori a reintegrarsi nella società e a vivere una vita più equilibrata e soddisfacente.

Gli Hikikomori sono un fenomeno esclusivo del Giappone?

Sebbene il fenomeno hikikomori sia stato originariamente identificato e studiato in Giappone, è diventato evidente che l’isolamento sociale prolungato non è esclusivo di questo paese. 

Molti altri paesi stanno riscontrando casi simili, evidenziando che l’hikikomori è una condizione globale legata alle pressioni moderne e all’evoluzione delle dinamiche sociali. 

  • Corea del Sud: In Corea del Sud, un paese con forti pressioni accademiche e lavorative simili a quelle giapponesi, l’hikikomori è noto come “wonjong” o “godoksaeng.” Come in Giappone, molti giovani coreani si ritirano a causa del fallimento scolastico, delle aspettative familiari e dell’intensa competizione sociale. L’uso diffuso della tecnologia e dei giochi online contribuisce ulteriormente all’isolamento
  • Cina: In Cina, l’urbanizzazione rapida e le crescenti aspettative di successo accademico e professionale hanno creato un terreno fertile per l’isolamento sociale. Il fenomeno dell’hikikomori in Cina è ancora meno studiato rispetto al Giappone e alla Corea del Sud, ma i casi di giovani che si ritirano dalla società stanno aumentando, in particolare nelle aree urbane densamente popolate.
  • Italia: In Italia, il fenomeno dell’hikikomori è in crescita, con numerosi casi segnalati in diverse regioni del paese. Spesso legato a problemi di bullismo, disoccupazione giovanile e difficoltà familiari, l’isolamento sociale è una realtà per molti giovani italiani. Organizzazioni come Hikikomori Italia hanno iniziato a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fornire supporto alle famiglie e agli individui colpiti.
  • Spagna: Anche in Spagna, il fenomeno dell’hikikomori sta emergendo come una preoccupazione crescente. La crisi economica e la disoccupazione giovanile elevata sono fattori che contribuiscono all’isolamento. Studi e ricerche stanno cercando di quantificare e comprendere meglio il fenomeno per poter intervenire efficacemente.
  • Francia: In Francia, il fenomeno è noto con termini come “reclusi volontari” o “reclusione sociale”. Le cause includono la pressione scolastica, il bullismo, e la difficoltà di trovare un lavoro stabile. Anche in Francia, iniziative di sensibilizzazione e supporto stanno prendendo piede per affrontare il problema
  • Stati Uniti: Negli Stati Uniti, l’hikikomori è meno visibile come fenomeno culturale, ma l’isolamento sociale è comunque un problema significativo. La prevalenza di disturbi mentali, l’uso eccessivo di tecnologia e social media, e le pressioni economiche contribuiscono all’isolamento di molti giovani americani. La cultura individualista degli Stati Uniti può anche rendere più difficile riconoscere e affrontare il fenomeno come un problema collettivo.
  • Regno Unito: Nel Regno Unito, il fenomeno dell’hikikomori sta guadagnando attenzione, con casi documentati di giovani che si ritirano dalla vita sociale. Le cause includono l’ansia sociale, il bullismo, e la pressione per avere successo in un mercato del lavoro competitivo. Organizzazioni di supporto stanno emergendo per fornire assistenza a questi individui e alle loro famiglie.

Vediamo quindi come il fenomeno dell’hikikomori sta emergendo come una realtà globale, legata a fattori comuni come le pressioni accademiche e lavorative, l’uso della tecnologia, e i problemi di salute mentale. 

Sebbene le cause specifiche e le manifestazioni possano variare da paese a paese, l’isolamento sociale prolungato rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica e il benessere individuale. 

Comprendere le peculiarità locali e sviluppare interventi mirati è essenziale per affrontare efficacemente questo fenomeno in tutto il mondo.

Se ho un amico, figlio, fratello che sospetto essere hikikomori, cosa devo fare?

Affrontare la situazione di un caro che si è ritirato dalla vita sociale può essere estremamente difficile. 

Alcune strategie e consigli utili per aiutare una persona hikikomori potrebbero essere: 

  1. Approccio Empatico e Senza Giudizio
  • Ascolto Attivo: Mostra interesse genuino per i sentimenti e le preoccupazioni della persona senza giudicare. Chiedi come si sente e cosa pensa.
  • Empatia: Cerca di comprendere la loro prospettiva e le difficoltà che stanno affrontando. Evita di minimizzare il loro disagio o di fare commenti critici.
  1. Stabilire una Comunicazione Aperta
  • Pazienza: La comunicazione può essere lenta e difficile. Rispetta i tempi dell’altra persona e non forzare le conversazioni
  • Supporto Costante: Fai sapere alla persona che sei lì per lei, anche se non vuole parlare o interagire in quel momento.
  1. Incoraggiare Piccoli Passi
  • Obiettivi Realistici: Aiuta la persona a fissare piccoli obiettivi quotidiani che possano aiutarla a uscire gradualmente dall’isolamento. Anche azioni semplici come uscire dalla stanza o fare una breve passeggiata possono fare la differenza.
  • Rinforzo Positivo: Celebra i piccoli successi e incoraggia il progresso, anche se sembra minimo.
  1. Supporto Professionale
  • Consultazione con Esperti: Cerca l’aiuto di professionisti della salute mentale come psicologi, psichiatri o terapeuti specializzati in problemi di isolamento sociale.
  • Psicoterapia: La psicoterapia è fondamentale. Ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) può essere particolarmente utile per affrontare i pensieri negativi e sviluppare nuove abilità sociali.
  1. Creare un Ambiente Sicuro e Accogliente
  • Atmosfera Tranquilla: Mantieni un ambiente domestico sereno e privo di conflitti. La persona deve sentirsi al sicuro e accolta.
  • Spazio Personale: Rispetta la necessità della persona di avere il proprio spazio, ma cerca di coinvolgerla gradualmente nelle attività familiari o di gruppo.
  1. Incoraggiare Attività Fisiche e Creatività
  • Esercizio Fisico: Promuovi l’importanza dell’attività fisica, che può migliorare l’umore e ridurre l’ansia
  • Hobby e Interessi: scopri quali sono gli interessi della persona e cerca di coinvolgerla in attività creative che possano essere svolte anche a casa, come disegnare, suonare uno strumento o scrivere.
  1. Educazione e Sensibilizzazione
  • Informazione: Educati sul fenomeno hikikomori per comprendere meglio cosa sta attraversando la persona. Condividi queste informazioni con altri membri della famiglia per creare un supporto condiviso.
  • Gruppi di Supporto: Cerca gruppi di supporto locali o online per familiari di hikikomori. Condividere esperienze e strategie con altri può essere molto utile.
  1. Evita Pressioni Inutili
  • Non Forzare: Non costringere la persona a uscire o a partecipare a eventi sociali prima che sia pronta. Questo potrebbe aumentare l’ansia e il ritiro.
  • Supporto Graduale: Aiuta la persona a reintegrarsi nella società con un approccio graduale e sostenibile. Affrontare l’isolamento sociale di un caro hikikomori richiede pazienza, comprensione e un approccio delicato. 

L’obiettivo è offrire supporto e incoraggiamento, rispettando i tempi e le necessità dell’individuo. 

Coinvolgere professionisti della salute mentale e creare un ambiente familiare accogliente sono passi cruciali per aiutare la persona a superare il proprio isolamento.

Il Fenomeno Hikikomori ha a che fare con l’ADHD?

Il fenomeno hikikomori, caratterizzato da un isolamento estremo e volontario dalla società, può essere influenzato da una serie di fattori psicologici e ambientali.

Sebbene non sia una condizione clinica ufficialmente riconosciuta in tutte le classificazioni diagnostiche, l’hikikomori è un fenomeno ben documentato in cui gli individui si ritirano per lunghi periodi dal mondo esterno.

Questo comportamento può avere diverse radici e può intersecarsi con condizioni come l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività).

Ecco un’analisi approfondita su come l’ADHD può essere correlato al fenomeno hikikomori.

  • Difficoltà sociali e ADHD: Le persone con ADHD spesso sperimentano difficoltà nelle interazioni sociali a causa di sintomi come impulsività, disattenzione e difficoltà nel mantenere le relazioni. Questi problemi sociali possono contribuire al desiderio di ritirarsi dalla società, un comportamento che può evolversi in hikikomori.
  • Sensibilità all’ansia sociale: Gli individui con ADHD possono essere particolarmente sensibili all’ansia sociale. L’ansia sociale può spingere una persona verso il ritiro come forma di evitamento per non affrontare situazioni sociali percepite come stressanti o minacciose.
  • Difficoltà nella gestione delle emozioni: L’ADHD è associato a problemi di autoregolazione emotiva. Questa difficoltà può portare a sentimenti di sopraffazione e incapacità di far fronte alle pressioni sociali e alle aspettative, fattori che possono alimentare il comportamento hikikomori.
  • Problemi di autostima: Le persone con ADHD possono sviluppare una bassa autostima a causa delle loro difficoltà scolastiche, lavorative o sociali. La bassa autostima può contribuire a un senso di inadeguatezza, portando l’individuo a ritirarsi dalla società per evitare il giudizio e il fallimento.
  • Percezione di fallimento: L’ADHD può comportare esperienze frequenti di fallimento, sia accademico che relazionale. Queste esperienze negative possono portare a una percezione di fallimento globale, che può spingere l’individuo verso l’isolamento come meccanismo di protezione.
  • Difficoltà nel mantenere impegni: Le persone con ADHD possono trovare difficile mantenere impegni e responsabilità quotidiane. Questa difficoltà può contribuire a un aumento dell’isolamento sociale, dove la persona evita situazioni che richiedono una partecipazione attiva.
  • Comportamenti di evitamento: L’ADHD è spesso associato a comportamenti di evitamento, dove l’individuo cerca di evitare situazioni difficili o spiacevoli. L’isolamento estremo tipico dell’hikikomori può essere visto come un comportamento di evitamento estremo.
  • Sovraccarico sensoriale e stimoli eccessivi: Le persone con ADHD possono essere particolarmente sensibili agli stimoli esterni e al sovraccarico sensoriale. Questa sensibilità può far sì che l’ambiente esterno diventi opprimente, contribuendo alla scelta di ritirarsi in un ambiente controllato come quello della propria casa.
  • Strategie di coping maladattive: L’ADHD può portare a strategie di coping maladattive, come l’isolamento sociale. Queste strategie possono diventare più estreme e sistematiche nel tempo, evolvendo in comportamenti hikikomori.
  • Difficoltà nella gestione del tempo: Le difficoltà nella gestione del tempo sono comuni nell’ADHD. L’incapacità di gestire il tempo e le scadenze può portare a un senso di disorientamento e fallimento, che può alimentare il desiderio di ritirarsi dalla vita sociale.
  • Stress e burnout: L’ADHD può portare a stress e burnout a causa dell’accumulo di responsabilità non gestite e di conflitti sociali. Questi fattori di stress possono contribuire al fenomeno hikikomori come una forma di auto-protezione dallo stress eccessivo.
  • Conflitti familiari e dinamiche familiari: I conflitti familiari e le dinamiche disfunzionali possono essere esacerbati nei casi di ADHD. L’ambiente familiare può influenzare il comportamento dell’individuo e contribuire al fenomeno hikikomori, dove l’isolamento può essere una risposta a conflitti familiari o pressioni esterne.
  • Terapie non efficaci: Le terapie per l’ADHD possono non essere sempre efficaci o possono richiedere un lungo periodo per mostrare risultati. L’inefficacia percepita della terapia può portare a un senso di impotenza e al desiderio di evitare ulteriori tentativi di trattamento.
  • Influenze culturali e sociali: In alcune culture, l’ADHD può essere stigmatizzato e mal compreso. Le pressioni culturali e le norme sociali possono aggravare i sintomi dell’ADHD e contribuire al comportamento hikikomori come una risposta al giudizio sociale.
  • Ritiro come strategia di sopravvivenza: Per alcune persone con ADHD, il ritiro dalla società può essere una strategia di sopravvivenza per evitare situazioni che causano eccessivo stress. Questo comportamento può diventare un’abitudine che evolve in hikikomori.
  • Autodistruzione e autosufficienza: L’ADHD può portare a comportamenti autodistruttivi e difficoltà nel raggiungere l’autosufficienza. L’isolamento sociale può essere visto come una forma di autosufficienza estrema, dove l’individuo si rifugia in un ambiente che può controllare.
  • Mancanza di strutture di supporto: La mancanza di strutture di supporto adeguate per l’ADHD può portare a un senso di isolamento e disconnessione dalla società. Le persone senza adeguato supporto possono ritirarsi ulteriormente, sviluppando il fenomeno hikikomori.
  • Compensazione attraverso hobby e interessi: Alcune persone con ADHD possono sviluppare un’iperfocalizzazione su hobby o interessi specifici. Questa focalizzazione può diventare un modo per evitare le interazioni sociali e i compiti quotidiani, contribuendo al fenomeno hikikomori.

In conclusione, il fenomeno hikikomori può essere influenzato da una serie di fattori associati all’ADHD.

La relazione tra ADHD e hikikomori è complessa e multifattoriale, con elementi di difficoltà sociale, gestione delle emozioni, e strategie di coping che possono contribuire al comportamento di isolamento.

Comprendere questi legami può aiutare a sviluppare interventi più efficaci per affrontare l’ADHD e prevenire l’insorgere del fenomeno hikikomori.

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