Stress o burnout? Il check di 3 minuti che evita errori

Tempo di lettura: 5 minuti

stress o burnout?

Capire se si sta vivendo una condizione di stress o burnout non è sempre semplice, soprattutto perché i segnali possono sembrare simili e, quando la stanchezza aumenta, tutto tende a confondersi. 

Eppure riconoscere la differenza è fondamentale per intervenire correttamente e proteggere la propria salute psicologica. 

In questo articolo parleremo di cosa significa essere stressati, cosa significa trovarsi in burnout, come distinguerli in soli pochi minuti e perché farlo può fare la differenza sul proprio benessere psicofisico.

Cosa significa davvero essere stressati

Quando si parla di stress, spesso si fa riferimento a una condizione molto diffusa che riguarda la risposta dell’organismo alle richieste della vita quotidiana

Essere stressati non indica necessariamente una situazione grave, ma una reazione naturale che si attiva quando ci si trova davanti a impegni intensi, scadenze ravvicinate, problemi personali o lavorativi, lo stress nasce quindi da un sovraccarico temporaneo, che mette la mente e il corpo in uno stato di allerta.

Lo stress non è sempre negativo, a volte può aiutare a restare concentrati, produttivi e pronti a reagire in modo rapido, diventa problematico quando si prolunga troppo o quando il livello di pressione supera le proprie risorse.

In questi casi compaiono sintomi come irritabilità, difficoltà di concentrazione, agitazione, sensazione di essere sopraffatti e fatica mentale.

Alcuni segnali comuni dello stress includono:

  • Difficoltà a rilassarsi;
  • Calo della qualità del sonno;
  • Tensione fisica: in particolare nella zona di spalle e collo;
  • Perdita di pazienza più frequente;
  • Sensazione di correre continuamente: senza riuscire a fermarsi;
  • Calo dell’energia durante la giornata;
  • Fatica nel mantenere la concentrazione.

Nello stress, però, si conserva ancora la capacità di recuperare: un weekend più tranquillo, una pausa o un periodo di minori impegni spesso consentono di tornare a sentirsi meglio. 

Il senso di sé rimane stabile, così come la motivazione verso il lavoro o le attività quotidiane.

Cosa significa davvero essere in burnout

Il burnout è una condizione diversa e molto più profonda, non si tratta solo di sentirsi sopraffatti, ma di un logoramento emotivo che insorge dopo lunghi periodi di pressione senza possibilità di recupero. 

La revisione del 2022 “Burnout: A Review of Theory and Measurement” che analizzza cosa sia il burnout e gli strumenti per valutarlo, evidenzia come il burnout coinvolga tre componenti principali: esaurimento emotivo, perdita di senso o motivazione e distacco crescente dalle attività o dalle persone, portando chi ne soffre a sentirsi perennemente esausto.

Il burnout può colpire chiunque, anche se è più frequente in contesti lavorativi intensi, nelle professioni di aiuto e nei ruoli con forte responsabilità.

Non è un semplice affaticamento, ma uno stato di profonda stanchezza mentale e fisica che altera la percezione di sé e del proprio valore.

I segnali tipici del burnout includono:

  • Sensazione di esaurimento costante: anche dopo il riposo;
  • Perdita di entusiasmo verso il proprio lavoro o le attività quotidiane;
  • Distanza emotiva, cinismo o forte irritabilità;
  • Sensazione di inefficacia: e calo della fiducia in sé;
  • Difficoltà a provare gratificazione;
  • Percezione di vivere “in automatico”;
  • Senso di vuoto: o disconnessione dalle proprie emozioni;
  • Crollo della motivazione: e impossibilità di recuperare le energie.

La differenza principale rispetto allo stress è che il burnout può richiedere un intervento più profondo e un reale cambiamento nelle abitudini, nell’ambiente o nel modo di gestire il carico emotivo.

Come distinguere stress e burnout? Check di 3 minuti

Capire se ci si trova in un episodio di stress o in uno stato di burnout può sembrare difficile, ma con un check di 3 minuti possiamo fare chiarezza guardando le tre differenze principali:

  • Sentirsi meglio dopo aver fatto una pausa: è più facile riprendersi nello stato di stress, con piccoli cambiamenti, pause o ferie, invece, il burnout, se non ci si rivolge ad un professionista della salute mentale per affrontare la situazione di disagio, può peggiorare lentamente nel tempo.
  • Distacco, apatia o irritazione verso persone o cose che prima coinvolgevano: potrebbe essere un segnale di burnout, che colpisce ogni aspetto a 360 gradi, facendo perdere interesse per qualsiasi cosa,  mentre nello stress si riesce ancora a provare entusiasmo, organizzare altri aspetti della propria giornata che non riguardano la fonte principale di stress.
  • Fatica: nello stress la fatica è generale, temporanea e legata ad un periodo intenso individuabile, mentre nel burnout la fatica è emotiva, anche se si passa una giornata a letto non si sentono miglioramenti.

Stress: come si affronta? Consigli e strategie

Affrontare lo stress significa prima di tutto ristabilire equilibrio tra doveri, energie e tempi di recupero, anche piccoli cambiamenti quotidiani possono fare una grande differenza: 

  • Organizzare la giornata: integrando pause tra gli impegni per riprendersi a livello psicofisico.
  • Ridurre il multitasking: per migliorare la concentrazione su una pratica alla volta.
  • Dedicare tempo a attività piacevoli: che ristabiliscano calma e piacere, riducono il caos e nutrono la mente.
  • Curare il sonno: un aspetto importantissimo, per cui è consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta se si sviluppano disturbi del sonno che non migliorano cambiando le abitudini.
  • Mantenere uno stile di vita equilibrato: con movimento e alimentazione regolare, che possono essere migliorati anche tramite personal trainer ed esperti della nutrizione.
  • Dedicarsi ai rapporti sociali: sfogarsi in famiglia e con gli amici, un supporto essenziale per ogni essere umano.

Lo stress può essere gestito in modo efficace se affrontato tempestivamente, prima che evolva in un quadro più complesso. 

Burnout: come si affronta? Consigli e strategie

Affrontare il burnout richiede un livello di intervento più profondo, perché non si tratta solo di ridurre la pressione, ma di ricostruire un equilibrio emotivo compromesso, non si risolve semplicemente con un weekend libero, perché coinvolge aspetti più radicati di stanchezza mentale, perdita di motivazione e disconnessione da sé.

Strategie utili in caso di burnout includono:

  • Interrompere le attività che alimentano l’esaurimento: se possibile, anche chiedendo se necessario aiuto a familiari o colleghi, ridefinendo gli obiettivi personali e lavorativi.
  • Cercare supporto psicologico: per rielaborare ciò che si sta vivendo e creare un piano d’intervento personalizzato.
  • Riconoscere i propri limiti: e imparare a rispettarli, lavorando su perfezionismo e aspettative eccessive.
  • Reintrodurre gradualmente attività piacevoli e rilassanti: ricostruendo anche la fiducia nelle nostre capacità e cambiando le vecchie abitudini.

Il burnout richiede tempo per essere superato, ma è possibile recuperare benessere e motivazione con il giusto supporto, non si tratta di una debolezza, ma del risultato di una pressione prolungata senza pause adeguate.

stress e burnout: differenze
stress e burnout: differenze

Stress o burnout? Distinguerli in 3 minuti per affrontarli al meglio

Capire se si tratta di stress o burnout è un passo fondamentale per prevenire conseguenze più profonde e proteggere la propria salute emotiva, distinguerli aiuta a riconoscere la condizione che si sta vivendo e a scegliere il percorso più adatto per ritrovare equilibrio, energia e serenità. 

Se senti di aver bisogno di un supporto per comprendere meglio la tua situazione, o se desideri valutare il tuo livello di stress o burnout, consigliamo di effettuare il test Stress e Burnout dedicato della clinica di psicologia GAM Medicale considerare se contattare uno dei nostri professionisti del benessere mentale per iniziare un percorso personalizzato.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35162802/

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Psichiatra ADHD Gincarlo Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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