Per chi convive con l’ADHD, ci sono degli aspetti che risultano abbastanza difficili da gestire, come mantenere alta la soglia di attenzione e la gestione dell’impulsività. La musica potrebbe essere una valida soluzione per fare la differenza in questa gestione. La ricerca Effects of Music on Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (ADHD) and Potential Application in Serious Video Games: Systematic Review, suggerisce che certi stimoli sensoriali possono avere effetti positivi su emozioni e concentrazione nelle persone ADHD, anche se la ricerca su specifici effetti della musica è ancora in evoluzione. Ciò che rende questa relazione affascinante è la capacità della musica di influenzare direttamente il cervello, modulando stati d’animo e livelli di attenzione.
L’obiettivo di quest’articolo è capire quale tipologia di musica può essere parte integrante della quotidianità di chi è ADHD e come può contribuire positivamente.
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ADHD e musica: Il ruolo della musica rilassante nell’ADHD
La musica rilassante, come la musica classica o i suoni della natura, viene spesso utilizzata come strumento per favorire uno stato di calma e ridurre i livelli di ansia. I suoni a bassa frequenza potrebbero avere un impatto positivo sulla regolazione delle emozioni di chi è ADHD. Melodie lente e senza improvvisi cambi di ritmo sono particolarmente utili per chi ha il Disturbo dell’Attenzione, poiché consentono di mantenere la concentrazione sulla singola attività che si sta svolgendo, evitando di distrarsi con altro. In più, la musica classica è da tempo studiata per i suoi effetti benefici sul cervello. Ascoltare composizioni come quelle di Mozart o Bach potrebbe favorire il rilassamento e una maggiore capacità di organizzare i pensieri. Per esempio, brani senza parole, con una melodia armonica, possono essere l’alleato ideale durante sessioni di studio o momenti di riflessione.
Questo avviene perché i ritmi lenti aiutino a ridurre l’attività delle onde cerebrali, favorendo una maggiore serenità e stabilità, anche se naturalmente i benefici variano a seconda della sensibilità individuale.
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ADHD e musica: Il ruolo della musica ritmica nell’ADHD
Uno dei modi in cui la musica può essere utile per l’ADHD è offrendo una base ritmica che aiuti a incanalare l’energia. In particolare, generi come la musica elettronica o hip-hop, con una ritmicità costante, possono fornire una struttura sonora che facilita la concentrazione e riduce le distrazioni. La musica ritmica agisce quasi come un metronomo per il cervello, aiutando a sincronizzare i pensieri e a mantenere una certa regolarità nell’attenzione. Questo tipo di stimolo può essere particolarmente utile durante attività fisiche, come l’esercizio o le pulizie domestiche, in cui la coordinazione tra mente e corpo è fondamentale. Inoltre, lo studio precedentemente menzionato suggerisce che questo tipo di stimolo può contribuire a migliorare la motivazione e il focus, consentendo a chi ha il Disturbo da Iperattività di gestire meglio le attività quotidiane.
Inoltre, questo tipo di musica potrebbe migliorare l’umore, soprattutto nelle giornate in cui prevale il senso di frustrazione o stanchezza mentale. I beat costanti e le melodie coinvolgenti possono aiutare a superare momenti di apatia.
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ADHD e musica: Creare playlist personalizzate per gestire l’umore e lo stress
Per chi è ADHD, una valida soluzione potrebbe essere quella di creare una playlist personalizzata in base alla tipologia di musica che funziona meglio con la propria persona. Una playlist ben strutturata può diventare uno strumento utile per la concentrazione, iniziando con brani più ritmati e progressivamente passando a musica più calma. Questo può essere efficace per creare un equilibrio tra energia e focus. Le playlist possono essere composte alternando pezzi energici a tracce più rilassanti, permettendo di mantenere la mente sveglia senza affaticarla. Sperimentare con diversi tipi di musica è un ottimo modo per scoprire cosa funziona meglio per ciascun momento e tipo di attività, aiutando chi è ADHD a trovare il ritmo giusto per ogni situazione. Inoltre, adattare la musica in base alle esigenze personali è importante per massimizzare gli effetti benefici che si possono riscontrare.
Naturalmente la musica non è l’unica possibile soluzione alla condizione, infatti esistono numerosi centri ideali per adulti adhd in Italia.
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ADHD e musica: Effetto della musica con parole vs. senza parole
La scelta tra musica con parole e senza parole è molto personale, ma può fare una grande differenza per chi è ADHD. Le canzoni con testi possono facilmente distrarre, specialmente se l’attenzione è già sfidata dal Deficit dell’Attenzione. Tuttavia, per alcune persone, parole familiari o ritmi preferiti possono diventare uno stimolo positivo, motivandoli e aiutandoli a mantenere il focus. In alternativa, la musica strumentale o con frequenze binaurali offre una struttura sonora costante, che può essere meno invasiva. I suoni della natura – come la pioggia o il mare – sono spesso utilizzati per creare un ambiente calmo e concentrato, minimizzando le distrazioni e stabilizzando l’umore. Questi suoni sono una scelta naturale per chi trova la musica troppo stimolante ma ha comunque bisogno di un “rumore di fondo” per mantenere il focus.
La musica come routine per una giornata ADHD-friendly
Per chi ha il Disturbo dell’Attenzione/Iperattività, la musica può essere anche un ottimo strumento per creare una routine giornaliera strutturata. Ascoltare un determinato genere musicale al mattino, ad esempio, può aiutare a iniziare la giornata con energia e positività, favorendo il passaggio da uno stato di inattività a uno più produttivo. Durante i momenti di relax, invece, la scelta di brani più lenti e rilassanti facilita il recupero mentale. La musica può diventare un segnale associativo: ascoltare sempre la stessa playlist prima di dormire può aiutare il cervello a riconoscere il momento di rilassarsi, migliorando il ritmo sonno-veglia e la qualità del riposo. Inoltre, suddividere la giornata in blocchi musicali, ad esempio abbinando brani motivanti alle attività più impegnative e melodie calme ai momenti più calmi, così da gestire meglio i picchi di energia e concentrazione.
La musica come routine per una giornata ADHD-friendly
Per chi convive con il Deficit del Attenzione, la musica può essere uno strumento versatile e prezioso per migliorare il benessere quotidiano. Sperimentare con diversi generi e creare playlist personalizzate permette di sfruttare al meglio i benefici della musica, che può diventare una guida sonora per affrontare le sfide con energia e serenità. La musica può diventare un alleato anche nella costruzione di abitudini sane, come la meditazione guidata o l’esercizio fisico. Per esempio, associare una determinata playlist a un’attività quotidiana può rafforzare il senso di routine e migliorare la produttività.
Per scoprire di più su come la musica possa influenzare positivamente la gestione dell’ADHD, visita il blog di GAM Medical, dove troverai tante risorse utili e approfondimenti. Dai consigli su come scegliere i ritmi più adatti per la concentrazione, fino a suggerimenti per uno stile di vita equilibrato, troverai strumenti preziosi per supportare il tuo benessere ogni giorno!
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37171837/