Quando si parla di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), l’immaginario collettivo è spesso dominato da una visione stereotipata: quella di una persona che si lava continuamente le mani, evita superfici pubbliche o disinfetta ogni oggetto prima di toccarlo.
Questa rappresentazione, sebbene basata su manifestazioni reali del disturbo, è solo una delle molteplici espressioni cliniche che il DOC può assumere.
In particolare, una delle varianti più complesse, meno conosciute ma fortemente invalidanti è quella legata alla cosiddetta contaminazione morale, conosciuta anche come moral contamination.
Ma che cos’è esattamente la contaminazione morale?
Si tratta di una condizione in cui la persona prova un senso di “sporco mentale”, disagio, vergogna o colpa per aver avuto pensieri, ricordi, impulsi o esposizioni a contenuti che considera moralmente riprovevoli.
A differenza della contaminazione “classica”, dove il timore riguarda virus, batteri o agenti infettivi, nella contaminazione morale la “sporcizia” è interiore, mentale, simbolica.
Ed è proprio su questa dimensione che vogliamo soffermarci nelle prossime righe.
È fondamentale chiarire che il Disturbo Ossessivo Compulsivo non si limita alla paura di germi o malattie, come comunemente si pensa.
Il DOC è una condizione complessa, multifattoriale, che può manifestarsi in forme molto diverse tra loro.
Una di queste è, appunto, il DOC da contaminazione morale, in cui l’ansia non nasce da un pericolo fisico, da un agente contaminante esterno ma da un presunto pericolo morale, etico o simbolico che viene interiorizzato e percepito come “contaminante”.
Contaminazione morale nel disturbo ossessivo-compulsivo: caratteristiche, esempi e manifestazioni
Come già accennato, la contaminazione morale del disturbo ossessivo compulsivo, è una forma di disagio psicologico che si basa sul timore (spesso irrazionale) di essere “contaminati” sul piano etico o simbolico.
Le persone che soffrono di questa forma di DOC tendono a sperimentare emozioni intense e disturbanti — come disgusto, vergogna, ansia e senso di colpa — anche solo per aver pensato o immaginato qualcosa che contrasta con i propri valori morali.
Le principali caratteristiche che definiscono questa forma del disturbo sono:
- Contaminazione simbolica: il timore che oggetti, persone o luoghi “portino con sé” un significato morale negativo: chi soffre di contaminazione morale può sentire che alcuni oggetti, ambienti o perfino parole siano “sporchi” moralmente. Ad esempio, una persona potrebbe evitare di toccare un libro che è stato letto da qualcuno che considera “immorale” (ad esempio, una persona che ha commesso un reato, un politico corrotto, ecc.) oppure potrebbe rifiutarsi di entrare in una stanza dove è stato commesso un presunto “atto impuro”, anche solo simbolicamente. Non si tratta di un timore realistico o razionale: l’oggetto in sé non ha alcun potere contaminante, ma la mente del soggetto lo percepisce come tale.
- Evitamento morale: evitare situazioni, persone o argomenti che evocano un senso di impurità etica: le persone con questo tipo di DOC possono sviluppare strategie elaborate di evitamento. Evitano di parlare di determinati argomenti (sessualità, religione, politica, giustizia), di guardare certi programmi TV, di leggere determinati libri o anche solo di pensare a certe cose. Alcune evitano di interagire con individui che ritengono “moralmente sbagliati”, anche se questa valutazione è soggettiva e spesso infondata. L’evitamento non nasce da un giudizio consapevole, ma da un impulso viscerale a proteggersi da una forma di “contaminazione etica”
- Sensi di colpa e vergogna intensi anche per semplici pensieri indesiderati: il DOC da contaminazione morale si accompagna quasi sempre a un senso di colpa sproporzionato per aver avuto pensieri “non adatti”. Ad esempio, un pensiero sessuale improvviso su una persona considerata “sacra” o “intoccabile” (come un parente, un religioso, un bambino) può generare nel soggetto un’ondata di vergogna e paura che dura ore o giorni. Chi ne soffre si sente come se quel pensiero lo rendesse colpevole, come se pensare qualcosa fosse l’equivalente di compierlo. Questo meccanismo è noto come fusione pensiero-azione (se vuoi approfondire, leggi il nostro articolo Fusione Pensiero-Azione nel DOC), molto comune nel DOC.
- Comportamenti riparatori o compulsioni mentali per “ripulirsi” moralmente: per placare l’ansia e la sensazione di essere moralmente contaminati, il soggetto mette in atto rituali mentali o comportamentali. Questi possono includere: pregare ripetutamente, chiedere rassicurazioni (ad esempio: “Ma secondo te è normale pensare una cosa del genere?”), evitare di guardare in certe direzioni, ripetere frasi mentalmente, “neutralizzare” un pensiero con un altro “puro”, o toccare oggetti considerati “puri” dopo aver toccato oggetti “impuri”. In altri casi si tratta di rituali privati e invisibili, che però occupano molto tempo e causano grande sofferenza.
- Timore di perdere la propria integrità morale o identità: un altro aspetto caratteristico della contaminazione morale è il timore costante che un singolo pensiero o evento possa “cambiare chi si è” a livello identitario. Ad esempio, una persona potrebbe credere che avere un pensiero razzista la renda automaticamente una persona razzista, oppure che un impulso aggressivo la trasformi in una persona pericolosa. In questi casi, l’individuo si mette in discussione continuamente e vive un senso profondo di frattura tra ciò che crede di essere e ciò che teme di essere diventato.
Se leggendo questo articolo hai provato un senso di familiarità o se ti sei riconosciuto in alcuni dei pensieri o comportamenti descritti, è possibile che tu stia vivendo una forma di Disturbo Ossessivo Compulsivo da contaminazione di tipo morale.
Sentirsi “mentalmente sporchi” per i propri pensieri, mettersi costantemente in discussione, vergognarsi di ciò che si pensa anche se non lo si agirebbe mai, sono segnali molto comuni tra chi soffre di questa condizione.
Sappiamo che può essere difficile parlarne.
Molte persone impiegano anni prima di chiedere aiuto, proprio perché provano vergogna per i contenuti delle loro ossessioni.
Ma è importante sapere che non si è colpevole dei propri pensieri.
Presso GAM Medical, centro specializzato nel trattamento dei disturbi ossessivi compulsivi, sappiamo quanto sia delicato affrontare certi argomenti.
Proprio per questo, mettiamo a disposizione un test online gratuito e anonimo che può aiutarti a capire se i tuoi sintomi sono compatibili con un pattern ossessivo-compulsivo (non è specifico per il DOC da contaminazione morale, ma potrebbe esserti comunque utile, appunto, per riconoscere dinamiche ossessivo-compulsive).
Nel caso in cui il test suggerisca la presenza di sintomi compatibili con un Disturbo Ossessivo Compulsivo, il nostro consiglio è di contattare un professionista per una valutazione approfondita.
Se hai già ricevuto una diagnosi di DOC, sappi che il nostro team è composto da psicologi, psicoterapeuti e psichiatri specializzati nel trattamento del DOC, in tutte le sue forme – compresa quella da contaminazione morale.
Il nostro approccio è integrato e personalizzato: quando necessario, può includere anche il supporto farmacologico a cui è sempre consigliabile affiancare un percorso di psicoterapia.
Tra i nostri professionisti, tanti sono specializzati in CBT (psicoterapia cognitivo-comportamentale), il trattamento d’elezione per il DOC secondo le linee guida internazionali.
L’obiettivo non è “pulire” i tuoi pensieri, ma liberarti dai pensieri sui tuoi pensieri, rompere il circolo vizioso della ruminazione e restituirti una vita piena, libera e consapevole.