Meltdown nell’Autismo: strategie pratiche

meltdown e autismo: cosa fare?

Indice Contenuti

ll termine “meltdown” deriva dall’inglese e letteralmente significa “fusione” o “collasso”. 

Originariamente utilizzato nel contesto dell’ingegneria nucleare, si riferisce al processo di fusione del nucleo di un reattore nucleare a causa di un surriscaldamento eccessivo. 

Da qui, il termine è stato adottato in altri contesti per descrivere un collasso o una crisi improvvisa e drammatica.

Nell’ambito psicologico e in particolare in riferimento all’autismo, un “meltdown” descrive un episodio di sovraccarico emotivo e comportamentale che può verificarsi quando una persona, spesso un individuo con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), è sopraffatta da stimoli sensoriali, emozioni o stress. 

Le manifestazioni di un meltdown possono variare ampiamente tra individui con autismo, ma generalmente sono rintracciabili nelle seguenti aree:

Comportamenti Emotivi e Fisici

  1. Pianto Incontrollabile: Lacrime copiose e pianto intenso, spesso senza una chiara causa apparente agli osservatori esterni.
  2. Urla o Strilli: Emissioni vocali forti e acute, che possono essere il risultato di dolore emotivo o fisico percepito.
  3. Aggressività: Comportamenti aggressivi verso sé stessi (autolesionismo) o verso gli altri. Questo può includere colpi, morsi, spintoni o lancio di oggetti.
  4. Comportamenti Autolesionistici: Atti come colpirsi la testa, mordersi, graffiarsi o tirarsi i capelli.
  5. Fuga o Tentativi di Scappare: Sforzi per allontanarsi dalla situazione scatenante, che possono includere correre via o nascondersi.
  6. Comportamenti Ripetitivi: Azioni ripetitive come dondolarsi, battere le mani o ripetere frasi o parole (echolalia).
  7. Isolamento: Tendenza a ritirarsi completamente, rifiutandosi di interagire con gli altri o rispondere agli stimoli esterni.

Manifestazioni Cognitive

  1. Difficoltà di Comunicazione: Perdita temporanea della capacità di parlare o di esprimersi chiaramente. Questo può includere mutismo selettivo o linguaggio confuso.
  2. Confusione: Apparire disorientati o confusi, non riuscendo a comprendere cosa sta accadendo intorno a loro.

Manifestazioni Fisiologiche

  1. Tremori o Scosse: Movimenti involontari del corpo come tremori delle mani o scosse muscolari.
  2. Sudorazione eccessiva: Aumento della sudorazione a causa del forte stress emotivo.
  3. Accelerazione del Battito Cardiaco: Palpitazioni o aumento del ritmo cardiaco percepibile.

I meltdown possono durare da pochi minuti a diverse ore, a seconda della gravità dello stress e della capacità della persona di auto-regolarsi.

Dopo un meltdown, la persona può sentirsi esausta, confusa o vergognosa. Può necessitare di tempo e spazio per recuperare e ritrovare la calma.

I meltdown possono essere estremamente difficili da gestire, sia per chi ne soffre che per le persone che gli stanno accanto. 

Durante un meltdown, la persona può sentirsi sopraffatta e incapace di controllare le proprie reazioni emotive e fisiche, causando ansia e frustrazione e dopo un episodio, la persona può provare vergogna o senso di colpa per i comportamenti manifestati, il che può influire negativamente sull’autostima.

Contemporaneamente, osservare una persona cara in difficoltà senza sapere come aiutarla può essere estremamente frustrante e doloroso.

I comportamenti intensi come urla, pianto o aggressività possono essere difficili da gestire, soprattutto in contesti pubblici.

La gestione efficace richiede comprensione, pazienza e strategie mirate.

Esploreremo, nelle prossime righe, le cause più comuni di meltdown e alcune strategie di gestione da usare come paracadute in situazioni di meltdown.

Cause del Meltdown nell’Autismo

Ogni individuo con autismo è unico, quindi le manifestazioni e le cause di un meltdown possono variare significativamente. 

Scoprire i trigger che portano a situazioni di meltdown può essere estremamente utile ai fini terapeutici.

Inizialmente sarà possibile evitarle e poi, con l’aiuto di uno psicologo specializzato in Autismo, si passerà dall’evitamento a strategie di gestione più efficaci.

Le più frequenti cause di meltdown negli autistici sono:

Sovraccarico Sensoriale

  1. Rumore: Rumori forti o continui possono essere estremamente disturbanti.
  2. Luci: Luci fluorescenti, lampeggianti o troppo brillanti possono causare disagio.
  3. Folle: Essere in mezzo a una grande quantità di persone può essere opprimente.
  4. Tattile: Certi tessuti o sensazioni tattili possono essere estremamente sgradevoli.

Sovraccarico Emotivo

  1. Ansia e Stress: Situazioni stressanti o ansiose, come incontri sociali o pressioni lavorative, possono innescare un meltdown.
  2. Frustrazione: Difficoltà nel comunicare o nel completare un compito possono portare a frustrazione intensa.
  3. Cambiamenti Improvvisi: Alterazioni nella routine o cambiamenti imprevisti possono essere difficili da gestire.

Sovraccarico Cognitivo

  1. Informazioni Eccessive: Ricevere troppi dati o istruzioni in un breve lasso di tempo può essere sopraffacente.
  2. Task Complessi: Compiti troppo complessi o poco chiari possono causare confusione e stress.

Fattori Sociali

  1. Interazioni Sociali Difficili: Difficoltà a comprendere segnali sociali o pressioni per conformarsi a norme sociali possono essere stressanti.
  2. Aspettative Sociali: Pressioni a comportarsi in un certo modo possono causare disagio.

Esempi Specifici di Trigger

  1. Transizioni: Passare da un’attività all’altra senza preavviso o tempo per prepararsi.
  2. Ambienti Sconosciuti: Essere in un luogo nuovo o non familiare.
  3. Esposizione a Certi Cibi o Odori: Alcuni cibi o odori possono essere particolarmente fastidiosi.

Meltdown negli Adulti

I meltdown non sono un fenomeno esclusivo dei bambini con autismo; spesso riguardano anche gli adulti con Disturbo dello Spettro Autistico. 

Mentre il termine “meltdown” può essere comunemente associato ai bambini, è importante comprendere che gli adulti con autismo possono sperimentare questi episodi con la stessa intensità e complessità. 

I meltdown negli adulti rappresentano una risposta a un sovraccarico sensoriale, emotivo o cognitivo che può manifestarsi in vari modi, influenzando profondamente la loro vita quotidiana e le loro interazioni sociali.

Gli adulti con autismo possono manifestare meltdown in modo diverso rispetto ai bambini. Sebbene alcuni comportamenti possano sovrapporsi, le manifestazioni negli adulti possono essere più complesse e meno evidenti. 

Ad esempio, gli adulti potrebbero avere una maggiore consapevolezza del loro stato emotivo e cercare di mascherare o contenere i loro meltdown, portando a episodi meno visibili ma non meno intensi.

Manifestazioni Comuni

  1. Reazioni Emotive Intense: Gli adulti possono piangere, urlare o avere scoppi di rabbia. Queste reazioni sono spesso fuori dal loro controllo e rappresentano un tentativo di gestire il sovraccarico emotivo.
  2. Comportamenti Autolesionistici: In momenti di estremo stress, alcuni adulti possono colpirsi, graffiarsi o impegnarsi in altri atti di autolesionismo. Questi comportamenti sono manifestazioni estreme di dolore interno e stress.
  3. Ritiro Sociale: Un adulto in preda a un meltdown può ritirarsi completamente, diventando silenzioso e isolandosi dagli altri. Questo ritiro è un meccanismo di difesa per ridurre gli stimoli esterni.
  4. Aggressività: Sebbene meno comune, alcuni adulti possono manifestare comportamenti aggressivi verso gli altri durante un meltdown. Questo è spesso una reazione a sentirsi minacciati o sopraffatti.

Riconoscere che i meltdown non sono esclusivi dei bambini è fondamentale per fornire il supporto adeguato agli adulti con autismo, spesso trascurati dall’attenzione della letteratura e della pratica clinica.

Con il giusto supporto, sia da parte di professionisti che di familiari e amici, è possibile migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto negativo di questi episodi. 

Empatia, pazienza e accesso a risorse e supporto professionale sono elementi chiave per affrontare con successo i meltdown negli adulti con autismo.

Cosa fare (e cosa non fare) durante un meltdown osservato? 

Gestire un meltdown in una persona cara può essere impegnativo e richiede un approccio sensibile e ben informato. 

Proponiamo quindi una guida su cosa fare e cosa non fare durante questi episodi per offrire il miglior supporto possibile.

La guida non pretende di essere esaustiva: si tratta solo di consigli pratici su cosa si può fare e cosa, invece, proprio no perché peggiorerebbe la situazione o comunque, nella migliore delle ipotesi, non la risolverebbe.

Cosa Fare Durante un Meltdown

1. Rimanere Calmi

  • Mantieni la calma: Il tuo atteggiamento calmo può aiutare a stabilizzare la situazione. Parla con voce bassa e rassicurante.
  • Respira profondamente: Se ti senti sopraffatto, prendi qualche respiro profondo per mantenere la calma.

2. Creare un Ambiente Sicuro

  • Allontanare gli stimoli: Riduci o elimina gli stimoli che potrebbero aver scatenato il meltdown, come rumori forti o luci intense.
  • Spazio sicuro: Se possibile, porta la persona in un luogo tranquillo e sicuro, lontano da fattori di stress.

3. Offrire Supporto Silenzioso

  • Presenza rassicurante: Stai vicino alla persona in modo rassicurante senza invadere il suo spazio. Il semplice fatto di essere presente può essere di conforto.
  • Evita di toccare: A meno che tu non sappia che il contatto fisico è confortante per la persona, evita di toccarla. Alcune persone con autismo possono essere sensibili al tatto durante un meltdown.

4. Utilizzare Tecniche di De-escalation

  • Parole rassicuranti: Usa parole semplici e rassicuranti, come “Va tutto bene” o “Sono qui con te”.
  • Frasi brevi e semplici: Comunica con frasi brevi e semplici per evitare di sovraccaricare la persona con troppe informazioni.

5. Permettere il Recupero

  • Tempo e spazio: Dopo il meltdown, dai alla persona il tempo di recuperare e riposarsi. Evita di fare domande o di cercare di parlare dell’episodio subito.

Cosa NON Fare Durante un Meltdown

1. Non Reagire con Rabbia o Frustrazione

  • Evitare reazioni negative: Non alzare la voce, non mostrare frustrazione o rabbia. Questo può aggravare la situazione.
  • Non punire: Non usare punizioni o minacce. I meltdown non sono comportamenti deliberati ma risposte a un sovraccarico.

2. Non Cercare di Forzare la Comunicazione

  • Non fare domande insistenti: Evita di chiedere alla persona cosa non va o cosa ha causato il meltdown. Durante l’episodio, potrebbe essere impossibile per lei rispondere.
  • Non costringere al dialogo: Non insistere per avere una conversazione o spiegazioni durante un meltdown.

3. Non Affollare

  • Non creare folla: Se ci sono altre persone intorno, chiedi gentilmente loro di allontanarsi per ridurre l’ansia e lo stress della persona.
  • Spazio personale: Rispetta il bisogno della persona di avere spazio personale. Non invadere il suo spazio fisico.

4. Non Minimizzare i Sentimenti

  • Non sminuire: Evita frasi come “Non è un grosso problema” o “Stai esagerando”. Questi commenti possono far sentire la persona non compresa e invalidata.
  • Rispetto e comprensione: Mostra rispetto e comprensione per i sentimenti e le reazioni della persona.

5. Non Usare la Logica

  • Non cercare di razionalizzare: Durante un meltdown, la persona non è in grado di processare informazioni razionali o logiche. Evita di cercare di spiegare perché non dovrebbe sentirsi in quel modo.

Cosa occorre subito Dopo il Meltdown di una persona autistica?

1. Offrire Supporto Emotivo

  • Ascolto attivo: Quando la persona è pronta, ascolta attivamente senza giudicare. Lascia che esprima i suoi sentimenti e preoccupazioni.
  • Rassicurazione: Rassicura la persona che va tutto bene e che sei lì per sostenerla.

2. Discutere in un Momento Calmo

  • Analisi dei trigger: In un momento di calma, discuti con la persona dei possibili trigger e come evitarli in futuro.
  • Piani di gestione: Lavorate insieme per creare piani di gestione e strategie di coping per il futuro.

3. Consultare uno Psicologo o uno Psichiatra

  • Supporto professionale: Considera di consultare un terapeuta o uno specialista in autismo per sviluppare ulteriori strategie di gestione e per offrire supporto professionale.

Gestire un meltdown in una persona cara con autismo richiede pazienza, comprensione e strategie mirate.

Rimanere calmi, creare un ambiente sicuro e offrire supporto silenzioso sono passi fondamentali per aiutare la persona a superare l’episodio. 

Evitare reazioni negative, non forzare la comunicazione e non minimizzare i sentimenti della persona sono altrettanto importanti. 

Con il giusto approccio, puoi fornire un supporto efficace e contribuire a ridurre l’impatto dei meltdown sulla vita quotidiana della persona cara.

Consigli per i genitori nei casi di Meltdown dei propri figli

Quando un bambino con autismo ha un meltdown in un contesto pubblico, può succedere che le persone intorno, per ignoranza o per una tendenza a non farsi i fatti propri, reagiscano negativamente.

Spesso, chi assiste a questi episodi può interpretare erroneamente il comportamento del bambino come un capriccio o un segno di maleducazione, piuttosto che come una manifestazione di sovraccarico sensoriale o emotivo. 

Questa reazione è spesso frutto di pregiudizi e della mancanza di comprensione dell’autismo.

Reazioni del Pubblico

1. Ignoranza e Preconcetti

  • Mancanza di conoscenza: Molte persone non comprendono cosa sia l’autismo e come si manifesti. Non sanno che i meltdown non sono capricci, ma risposte involontarie a un sovraccarico sensoriale o emotivo.
  • Stereotipi sui bambini: Alcuni credono che i bambini dovrebbero sempre comportarsi in modo tranquillo e controllato in pubblico. Quando vedono un bambino in meltdown, pensano che sia un problema di disciplina.

2. Commenti Negativi

  • Critiche ai genitori: È comune sentire commenti come “Perché non riesci a controllare tuo figlio?” o “I bambini di oggi sono troppo viziati”. Queste critiche non solo sono ingiuste, ma aggravano lo stress della situazione.
  • Giudizi affrettati: Alcuni possono affermare che i meltdown sono il risultato di una cattiva educazione o di una mancanza di disciplina, ignorando completamente le reali cause del comportamento.

Conseguenze per i Genitori e il Bambino

1. Stress e Frustrazione

  • Stress per i genitori: I genitori di bambini con autismo possono già sentirsi stressati e sopraffatti dalla gestione dei meltdown. I commenti negativi e i giudizi del pubblico aumentano il loro stress e la loro frustrazione.
  • Ansia del bambino: Un meltdown in pubblico può essere ancora più difficile per il bambino se percepisce la disapprovazione degli altri, aggravando il suo stato di ansia.

2. Isolamento Sociale

  • Evitare situazioni pubbliche: Alcuni genitori possono decidere di evitare situazioni pubbliche per prevenire i meltdown e le reazioni negative delle persone, portando a un isolamento sociale sia per loro che per il bambino.
  • Stigmatizzazione: La stigmatizzazione e l’incomprensione possono portare a un senso di isolamento e vergogna, facendo sentire i genitori e il bambino soli nella loro esperienza.

Educazione e Consapevolezza

1. Informare il Pubblico

  • Campagne di sensibilizzazione: È fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione sull’autismo e sui meltdown. Informare il pubblico su cosa sono i meltdown e perché avvengono può aiutare a ridurre i pregiudizi.
  • Educazione nelle scuole: Insegnare ai bambini e ai giovani cosa significa avere l’autismo e come supportare i loro coetanei può creare una società più comprensiva e tollerante.

2. Supporto ai Genitori

  • Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto può aiutare i genitori a condividere esperienze e strategie di gestione, sentendosi meno soli.
  • Risorse educative: Fornire ai genitori risorse e strumenti per spiegare l’autismo agli altri può aiutarli a rispondere ai commenti negativi in modo informato e pacifico.

Cosa Fare e Non Fare in Pubblico durante un Meltdown di un soggetto autistico?

Cosa Fare

  1. Educare gentilmente:
    • Se possibile, spiegare brevemente la situazione alle persone intorno, educandole sull’autismo e sui meltdown.
  2. Rimanere calmi:
    • Mantenere la calma e concentrarsi sul bambino, utilizzando tecniche di gestione del meltdown senza lasciarsi distrarre dalle reazioni del pubblico.
  3. Utilizzare strumenti di supporto:
    • Portare con sé strumenti che possono aiutare a calmare il bambino, come cuffie antirumore, giocattoli sensoriali o una coperta preferita.

Cosa Non Fare

  1. Non reagire negativamente:
    • Evitare di rispondere con rabbia o frustrazione ai commenti negativi. Questo può solo peggiorare la situazione.
  2. Non isolarsi:
    • Non evitare sistematicamente le situazioni pubbliche. Cercare un equilibrio e prepararsi al meglio può aiutare a gestire le uscite con maggiore serenità.

I meltdown in pubblico dei bambini con autismo sono spesso malinterpretati da chi non è informato sull’autismo.

La reazione del pubblico, basata su ignoranza e pregiudizi, può aumentare il disagio e lo stress per i genitori e il bambino.

È cruciale promuovere l’educazione e la consapevolezza sull’autismo per creare una società più comprensiva e tollerante. 

Con il giusto supporto e le strategie adeguate, è possibile gestire meglio i meltdown in pubblico, riducendo l’impatto negativo delle reazioni altrui e migliorando la qualità della vita per le famiglie coinvolte.

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