Ti sei mai chiesto come sarebbe crescere con un genitore che mette costantemente sé stesso al centro, riducendo lo spazio emotivo per i bisogni dei figli?
Quando questo comportamento non è episodico ma sistematico, può riflettere i tratti di un disturbo narcisistico di personalità, con conseguenze significative sullo sviluppo emotivo dei bambini.
In questo articolo esploreremo i tratti caratteristici del genitore narcisista, gli effetti sui figli e le strategie per interrompere il ciclo intergenerazionale, così da costruire relazioni più sane e consapevoli.
Genitore narcisista
Un genitore con diagnosi clinica di disturbo narcisistico di personalità (DNP) tende a cercare costantemente attenzione, ammirazione e controllo. In superficie può apparire affascinante, competente e sicuro di sé, tanto da suscitare spesso ammirazione all’esterno della famiglia.
Tuttavia, dietro questa immagine si cela spesso una fragilità interiore, un senso di vuoto che viene compensato attraverso comportamenti egocentrici, svalutanti e di manipolazione nei confronti degli altri.
Secondo i criteri diagnostici del DSM-5 (American Psychiatric Association, 2013), il disturbo narcisistico di personalità si caratterizza per un modello pervasivo di grandiosità, un bisogno eccessivo di ammirazione e una marcata mancanza di empatia. Questo significa che il genitore non solo fatica a riconoscere i sentimenti dei propri figli, ma tende anche a interpretarli esclusivamente in funzione della propria immagine.
In pratica, il bambino non viene percepito come individuo autonomo, con desideri e bisogni propri, ma come un’estensione del genitore narcisista, utile a confermarne il senso di valore. L’affetto diventa quindi condizionato: il figlio riceve attenzione e riconoscimento solo quando soddisfa le aspettative del genitore o contribuisce a rafforzarne l’immagine.
Crescere in un contesto simile potrebbe significare sviluppare la convinzione che l’amore non sia incondizionato, ma debba essere guadagnato, generando spesso, in età adulta, bassa autostima, bisogno di approvazione e difficoltà nel costruire relazioni autentiche.
I genitori con tratti narcisistici disfunzionali possono manifestare diversi comportamenti tipici:
- Bisogno costante di ammirazione: pretendono che i figli li vedano come figure perfette e infallibili.
- Mancanza di empatia: faticano a riconoscere i sentimenti e i bisogni emotivi dei figli.
- Controllo eccessivo: le scelte dei figli vengono manipolate per riflettere i desideri del genitore.
- Critica e svalutazione: il bambino può sentirsi inadeguato perché continuamente confrontato con standard irrealistici.
- Amore condizionato: l’affetto viene offerto solo quando il figlio soddisfa le aspettative narcisistiche.

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Narcisismo genitoriale sui figli: effetti
Crescere con un genitore clinicamente diagnosticato con DNP non lascia indenne la psiche dei figli. Gli effetti possono includere:
- Bassa autostima: i bambini interiorizzano il senso di non essere mai “abbastanza”.
- Difficoltà relazionali: da adulti possono avere problemi a fidarsi e a costruire legami sani.
- Ipersensibilità al giudizio: avendo sperimentato critiche costanti, diventano vulnerabili al rifiuto.
- Ruolo invertito (parentificazione): alcuni figli assumono responsabilità emotive o pratiche proprie degli adulti per compensare le mancanze del genitore.
Lo studio “Narcissism and Childhood Recollections: A Quantitative Test of Psychoanalytic Predictions” (Otway & Vignoles, 2006) ha evidenziato che la genitorialità narcisistica è associata a un maggior rischio di problemi di autostima, ansia e depressione nei figli, con effetti che possono perdurare fino all’età adulta.
Questo dimostra come il narcisismo genitoriale non sia solo un tratto caratteriale, ma un vero fattore di rischio per il benessere psicologico intergenerazionale.

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Narcisismo Genitoriale: riconoscere e interrompere il ciclo intergenerazionale
Un aspetto cruciale del narcisismo patologico in ambito familiare è la sua tendenza a trasmettersi da una generazione all’altra. I figli cresciuti in un contesto di svalutazione, manipolazione affettiva e amore condizionato imparano presto che il proprio valore dipende dalla capacità di soddisfare i bisogni del genitore. Questo schema, interiorizzato fin dall’infanzia, può diventare la base delle relazioni future.
La ricerca clinica suggerisce che non tutti i figli svilupperanno un vero e proprio disturbo narcisistico di personalità, ma molti rischiano di replicare inconsapevolmente gli stessi modelli relazionali. Tra i più comuni:
- Scegliere partner con tratti narcisistici: l’abitudine a rapportarsi con figure dominanti o svalutanti può far percepire come “normali” relazioni disfunzionali.
- Assumere comportamenti di compiacenza cronica: per evitare il rifiuto, si tende a sacrificare i propri bisogni, mettendo sempre al centro quelli degli altri.
- Faticare a definire confini sani nelle relazioni: dire “no” può sembrare impossibile, perché nell’infanzia ogni tentativo di autonomia veniva punito o svalutato.
Questi modelli possono portare a legami affettivi instabili, a dinamiche di dipendenza emotiva e a una costante ricerca di approvazione esterna.
Riconoscere il ciclo intergenerazionale significa imparare a distinguere ciò che appartiene davvero alla propria identità da ciò che è stato interiorizzato come meccanismo di sopravvivenza nell’infanzia. Solo questa consapevolezza consente di costruire relazioni basate su autenticità, reciprocità ed empatia, rompendo il legame invisibile con schemi familiari disfunzionali.
Spezzare il ciclo del narcisismo genitoriale richiede consapevolezza e lavoro personale. Alcune strategie includono:
- Psicoterapia individuale: un percorso con uno psicologo aiuta a riconoscere le ferite emotive e a ricostruire l’autostima.
- Definizione di confini: imparare a dire “no” e a proteggere i propri bisogni è fondamentale.
- Educazione emotiva: sviluppare la capacità di riconoscere e legittimare le proprie emozioni.
- Supporto relazionale: circondarsi di persone che offrono empatia e sostegno autentico.
- Consapevolezza intergenerazionale: riflettere su come evitare di ripetere, da adulti o come genitori, gli stessi schemi appresi.
Rompere il ciclo significa imparare a essere adulti liberi, capaci di costruire relazioni basate su autenticità, rispetto reciproco ed empatia.

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Imparare a riconoscere gli effetti di un genitore con diagnosi di disturbo narcisistico di personalità è il primo passo per affrontare le ferite lasciate da questo tipo di relazione e per rompere il ciclo che rischia di perpetuarsi.
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La consapevolezza è la chiave per trasformare il dolore in crescita. Se ti riconosci in queste dinamiche o se vuoi capire come costruire relazioni più sane, affidarti a un professionista può aiutarti a ritrovare serenità e autonomia emotiva.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK556001/
- https://www.researchgate.net/publication/232456378_Narcissism_and_parenting_styles
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16317192/