DOC e ciclo mestruale

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DOC e ciclo mestruale

Ti sei mai chiesta perché, in alcuni periodi del mese, i pensieri ossessivi sembrano prendere il sopravvento con maggiore intensità?

Se convivi con il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), potresti aver notato un aumento delle tue ossessioni proprio durante il ciclo mestruale. Non è una semplice impressione, ma una realtà scientifica legata a specifiche variazioni ormonali. Conoscere queste dinamiche può aiutarti a gestire meglio il disturbo e a mantenere il controllo sui sintomi. Questo articolo ti guiderà nella comprensione delle relazioni tra ormoni, ciclo mestruale e DOC, offrendoti strumenti efficaci per fronteggiare questo delicato equilibrio.

Cos’è una variazione ormonale e cosa comporta

Le variazioni ormonali sono cambiamenti nei livelli degli ormoni presenti nel nostro organismo, regolati principalmente dal sistema endocrino. Gli ormoni sono molecole biochimiche che fungono da messaggeri, trasmettendo informazioni e influenzando numerosi processi fisiologici come l’umore, lo stress e il comportamento. Nel corso del ciclo mestruale, in particolare, estrogeni e progesterone subiscono significative variazioni, causando una serie di effetti sul cervello e sul corpo.

Durante la prima fase del ciclo mestruale (fase follicolare), i livelli di estrogeni aumentano progressivamente, raggiungendo il picco prima dell’ovulazione. Successivamente, nella fase luteale, domina il progesterone. Questi sbalzi possono causare sintomi fisici ed emotivi come irritabilità, ansia, fobia sociale e alterazioni dell’umore. È proprio in questa fase che si manifestano maggiormente fenomeni come irritabilità e tensione.

Gli squilibri ormonali non influenzano soltanto l’umore, ma anche i sintomi fisici come mal di testa, gonfiore addominale, dolori articolari e sensazioni di affaticamento. Tutti questi aspetti contribuiscono a creare un terreno fertile per l’intensificarsi di disturbi psicologici, tra cui il DOC.

Gli ormoni possono influenzare il disturbo ossessivo compulsivo?

Secondo lo studio scientifico “Obsessive–compulsive spectrum disorders and the menstrual cycle”, pubblicato su Comprehensive Psychiatry nel 2025, esistono evidenze chiare che estrogeni e progesterone influenzano direttamente i circuiti cerebrali coinvolti nel DOC, in particolare quelli legati all’ansia e ai pensieri ossessivi.

Il cervello è dotato di recettori per gli ormoni sessuali, che modulano la trasmissione dei neurotrasmettitori coinvolti nei disturbi d’ansia e nel DOC, come la serotonina e la dopamina. Le variazioni nei valori degli ormoni possono quindi portare a un anticipo o un ritardo nella manifestazione o nell’aggravamento dei sintomi del disturbo, come ansia accentuata, stress e compulsioni più frequenti.

La ricerca “Effects of menstrual cycle phase on associations between the error-related negativity and checking symptoms in women” pubblicata nella rivista Psychoneuroendocrinology nel 2019, sottolinea ulteriormente il ruolo cruciale che gli ormoni sessuali femminili svolgono nell’influenzare i sintomi del DOC nelle donne, in particolare durante le fasi del ciclo mestruale.

Durante il ciclo mestruale, i pensieri ossessivi possono peggiorare?

La risposta è sì. Sempre secondo lo studio “Effects of menstrual cycle phase on associations between the error-related negativity and checking symptoms in women“, il ciclo mestruale può influenzare significativamente l’intensità dei pensieri ossessivi nelle donne con DOC.

Durante la fase premestruale, caratterizzata da un forte squilibrio ormonale, i sintomi del DOC tendono a peggiorare. Molte donne riportano un aumento delle ossessioni, maggiore ansia e un aggravamento delle compulsioni. Questo fenomeno è strettamente legato al rapido calo degli estrogeni e del progesterone che avviene prima del ciclo mestruale, determinando un impatto diretto sul funzionamento del cervello e, in particolare, delle aree responsabili del controllo degli impulsi e delle emozioni.

È frequente osservare nelle giovani ragazze un aumento significativo dell’ansia legata alla scuola, con comparsa di sintomi fisici come cefalea, nausea e disturbi gastrointestinali, che possono esacerbare ulteriormente le ossessioni. Anche fenomeni come il cyberbullismo possono diventare più difficili da affrontare a causa di questa aumentata vulnerabilità emotiva.

ossessioni e variazioni ormonali
ossessioni e variazioni ormonali

Come gestire i sintomi del DOC durante il ciclo mestruale?

Comprendere l’influenza delle variazioni ormonali sui sintomi del DOC rappresenta il primo passo verso una gestione efficace della condizione. Ecco alcune strategie utili suggerite dalla letteratura scientifica e dalla pratica clinica:

  • Consultare uno specialista in endocrinologia: rivolgersi a un endocrinologo può essere fondamentale per valutare e monitorare i livelli ormonali. Un’analisi dettagliata delle variazioni ormonali può aiutare a comprendere meglio la natura del problema e stabilire un eventuale trattamento farmacologico mirato, che tenga conto delle fasi specifiche del ciclo.
  • Tecniche di rilassamento e gestione dello stress: tecniche come mindfulness, meditazione, yoga e respirazione controllata possono essere utili per alleviare la tensione e i sintomi fisici ed emotivi legati agli sbalzi ormonali durante il ciclo mestruale. 
  • Diario dei sintomi: tenere un diario giornaliero dei sintomi può aiutare a identificare i momenti di anticipo o ritardo delle manifestazioni del DOC, permettendo di prevedere e gestire più efficacemente i periodi più critici. 
  • Alimentazione equilibrata e integratori: una dieta equilibrata ricca di vitamine e minerali, come magnesio e vitamina B6, può contribuire a stabilizzare l’umore e ridurre l’intensità degli sbalzi ormonali. Un’alimentazione sana rappresenta una strategia complementare efficace per mantenere un equilibrio ormonale durante il ciclo mestruale.
  • Attività fisica regolare: praticare attività fisica regolarmente, come una camminata veloce, jogging leggero o esercizi aerobici, è dimostrato essere efficace nella regolazione degli ormoni dello stress come il cortisolo e nel miglioramento della produzione di neurotrasmettitori positivi come le endorfine. L’attività fisica può aiutare a ridurre l’ansia e a limitare l’intensità delle compulsioni e dei pensieri ossessivi.
  • Supporto sociale e rete di sostegno: creare una solida rete di sostegno, composta da amici, familiari e gruppi di supporto dedicati al DOC, può risultare fondamentale. Condividere la propria esperienza e confrontarsi con persone che affrontano difficoltà simili può ridurre la sensazione di isolamento e aiutare a gestire meglio i sintomi. 
  • Limitare i fattori di stress esterni: ridurre l’esposizione a fattori stressanti esterni, come conflitti, impegni gravosi o situazioni ansiogene nei giorni critici del ciclo, può aiutare a limitare le manifestazioni più intense dei sintomi ossessivi. Prepararsi psicologicamente e creare un ambiente protetto può fare una significativa differenza nella gestione complessiva dei sintomi.
  • Terapie comportamentali e cognitive (CBT): la terapia cognitivo-comportamentale rappresenta una delle strategie più efficaci nel trattamento del DOC. Durante le fasi più critiche del ciclo, un supporto terapeutico intensificato può aiutare a gestire meglio ansia, stress e ossessioni. Sempre secondo lo studio “Effects of menstrual cycle phase on associations between the error-related negativity and checking symptoms in women“,pubblicato su Psychoneuroendocrinology, la terapia comportamentale può essere adattata efficacemente considerando le fluttuazioni ormonali specifiche del ciclo mestruale, migliorando così la gestione dei sintomi.

Quest’ultima strategia è forse la più importante: non bisogna sottovalutare la gestione quotidiana del disturbo ossessivo compulsivo, neppure in situazioni banali come il ciclo mestruale che possono rivelarsi difficili da gestire da sole. 

GAM Medical dispone di un Centro DOC in cui troverai professionisti ed esperti della tua condizione, pronti ad offrirti una consulenza personalizzata e un percorso verso una vita più serena e consapevole. 

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0010440X24001056 
  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6450738/ 
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