La distonia acuta indotta da farmaci è un disturbo del movimento caratterizzato da contrazioni muscolari involontarie e prolungate che causano movimenti ripetitivi o posture anomale. Questa condizione è spesso una reazione avversa ai farmaci, in particolare agli antipsicotici (neurolettici) e ad alcuni antiemetici come la metoclopramide.
I sintomi della distonia acuta possono manifestarsi entro ore o giorni dall’inizio del trattamento con il farmaco causale. Le aree più comunemente colpite includono il collo (torticollo), i muscoli facciali (blefarospasmo, crisi oculogire), la lingua (macroglossia) e la laringe, che può provocare difficoltà respiratorie. Anche gli arti e il tronco possono essere coinvolti, portando a posture dolorose e disabilitanti.
La patogenesi della distonia acuta è legata all’interferenza dei farmaci con i sistemi dopaminergici del cervello, in particolare nei gangli della base e nel sistema extrapiramidale. Il blocco dei recettori dopaminergici da parte di questi farmaci può alterare l’equilibrio tra i neurotrasmettitori, come la dopamina e l’acetilcolina, causando le contrazioni muscolari anomale.
Il trattamento della distonia acuta indotta da farmaci prevede l’interruzione o la riduzione del farmaco responsabile. Anticolinergici, come il benztropina e il difenidramina, sono spesso utilizzati per alleviare i sintomi rapidamente. In alcuni casi, possono essere utilizzati anche benzodiazepine per il loro effetto miorilassante.
La prevenzione è fondamentale e implica un uso prudente dei farmaci noti per causare distonia, iniziando con dosaggi bassi e aumentando gradualmente, monitorando attentamente i pazienti per i segni precoci di distonia. Una gestione tempestiva e appropriata è essenziale per ridurre al minimo il disagio e le potenziali complicanze associate a questa condizione.
Categoria Diagnostica: Disturbi del movimento indotti da farmaci e altre reazioni avverse ai farmaci