Acatisia Acuta Indotta da Farmaci

L’acatisia acuta indotta da farmaci è una sindrome caratterizzata da una sensazione intensa di irrequietezza e da un bisogno incontrollabile di muoversi. Questa condizione è spesso associata all’uso di antipsicotici (neurolettici) e alcuni altri farmaci, come antidepressivi e antiemetici.

I sintomi dell’acatisia acuta si manifestano tipicamente entro pochi giorni dall’inizio del trattamento farmacologico o dopo un aumento del dosaggio. I pazienti affetti da acatisia descrivono un’irrequietezza interna insopportabile e un bisogno compulsivo di muoversi, spesso accompagnati da ansia e irritabilità. Questo può portare a movimenti ripetitivi come camminare avanti e indietro, agitare le gambe o spostarsi continuamente sulla sedia.

La patogenesi dell’acatisia acuta è complessa e non completamente compresa, ma si ritiene che coinvolga una disfunzione del sistema dopaminergico. Gli antipsicotici, bloccando i recettori della dopamina nel cervello, alterano l’equilibrio neurochimico, contribuendo allo sviluppo dei sintomi di acatisia. Anche altri neurotrasmettitori, come la serotonina e la noradrenalina, possono essere coinvolti.

Il trattamento dell’acatisia acuta indotta da farmaci prevede in primo luogo la riduzione o la sospensione del farmaco causale, se possibile. Farmaci come i beta-bloccanti (propranololo), benzodiazepine (clonazepam), e anticolinergici (benztropina) sono utilizzati per alleviare i sintomi. Gli antagonisti della serotonina, come la mirtazapina, possono anche essere efficaci in alcuni casi.

La prevenzione dell’acatisia acuta implica una gestione attenta della terapia farmacologica, iniziando con dosaggi bassi e aumentando gradualmente, oltre a monitorare attentamente i pazienti per segni di irrequietezza precoce. La consapevolezza e la gestione tempestiva sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione debilitante.

Categoria Diagnostica: Disturbi del movimento indotti da farmaci e altre reazioni avverse ai farmaci 

Psichiatra-ADHD-Gincarlo-Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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