Come l’ADHD distorce la percezione del tempo

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Imparare a stare nel qui ed ora è essenziale per poter cogliere al pieno i momenti e le sensazioni. Ma starci troppo invece? Le persone ADHD potrebbero spesso ritrovarsi “bloccate” in questo presente, senza riuscire a pensare al prossimo futuro. 

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) compromette la percezione del tempo. Il cervello con ADHD, bloccato nel presente e ignaro del futuro, è incline all’iperconcentrazione, alla cecità temporale e a scarse capacità di gestione del tempo. Sembra che siano intrappolati nel presente, incapaci di comprendere che la giornata è composta da segmenti di tempo, alternando momenti di obblighi e momenti di svago. Di conseguenza, la pausa viene percepita come una condanna eterna, impossibile da accettare.

Ma, per aiutare tutti coloro che si sentono prigionieri di questa situazione, in questo articolo del blog di GAM Medical andremo a capire cos’è la cecità temporale, cosa la causa e come poterla evitare e gestire. 

Cos’è la Percezione del Tempo?

La percezione del tempo è la nostra capacità di stimare la durata degli eventi e di organizzare le nostre attività in modo coerente con il trascorrere del tempo. È un processo cognitivo complesso che coinvolge diverse aree del cervello, tra cui la corteccia cerebrale, il sistema limbico e il cervelletto. 

La percezione del tempo non è un’esperienza diretta, ma è il risultato dell’elaborazione delle informazioni temporali raccolte attraverso i sensi e integrate nel cervello. Ma perchè è così importante avere una sviluppata abilità di percezione del tempo?

I nostri orizzonti temporali individuali determinano la vicinanza di un compito o di un evento prima che agiamo di conseguenza. In altre parole, quanto vicino nel tempo deve essere una scadenza perché colpisca il tuo radar mentale? Generalmente, più un compito è vicino nel tempo, più facile è prestargli attenzione. Non presteremo infatti la stessa attenzione a un compito che è più lontano nel futuro.

L’ADHD influenza la percezione del tempo

Gli orizzonti temporali dell’ADHD sono in genere più brevi di quelli delle persone neurotipiche. Russell Barkley, psicologo statunitense morto nel 1949, ha osservato che per le persone con ADHD, il tempo è quasi diviso in due parti: il “adesso” (ciò che è sul proprio radar) e il “non ora” (ciò che è oltre il radar).

Questo rapporto con il tempo, secondo Barkley, provoca una “miopia verso gli eventi futuri imminenti”. In altre parole, la pianificazione sembra impossibile per le persone con ADHD perché non vedono il futuro in modo così chiaro. Agiscono verso un obiettivo futuro (il non ora) solo quando quell’obiettivo lontano si sposta nel presente (l’ora). A quel punto, spesso è necessario un lavoro frenetico per portare a termine il compito prima che sia troppo tardi, con grande stress degli altri che vedono il futuro prima.

Inoltre, sono proprio le persone con ADHD che spesso riferiscono una percezione distorta del tempo. Uno dei concetti centrali è il “tempo presente esteso”, dove il momento attuale sembra espandersi, rendendo difficile percepire la durata degli eventi. Questo può portare a una serie di problematiche, come la difficoltà a rispettare le scadenze, una tendenza a procrastinare e una generale mancanza di pianificazione a lungo termine.

Effetti della distorsione del tempo sulle persone ADHD

Gli effetti principali della percezione distorta del tempo sulle persone ADHD sono strettamente legati alla scarsa organizzazione e alla difficoltà di puntualità. Ma andiamo ad analizzarli un po meglio:

  1. Gestione del Tempo e Procrastinazione: La percezione distorta del tempo può rendere difficile per le persone con ADHD stimare quanto tempo impiegheranno a completare un compito. Questo può portare alla procrastinazione, poiché tendono a sottovalutare il tempo necessario per portare a termine le attività, finendo per sentirsi sopraffatti quando la scadenza si avvicina.
  1. Scadenze e Puntualità: Rispettare le scadenze e arrivare puntuali agli appuntamenti può essere una sfida enorme. La tendenza a perdere la cognizione del tempo può causare ritardi frequenti, influendo negativamente sulla vita lavorativa e sociale.
  1. Pianificazione e Organizzazione: La difficoltà a percepire correttamente il tempo rende complicato pianificare e organizzare le attività quotidiane. Questo può portare a una sensazione di caos e disordine, aggravando ulteriormente i sintomi di ansia e stress.

In più, a seguito di tutte queste difficoltà nel gestire la propria quotidianità, possono anche sorgere problemi di autostima e nel rapportarsi con gli altri. Ecco perché è essenziale saper come affrontare al meglio le condizioni e conoscere le strategie di coping necessarie per avere nuovamente controllo sul proprio tempo. 

#1 Migliorare la percezione del tempo: tecniche di pianificazione visiva 

Utilizzare calendari, liste di controllo e promemoria visivi può aiutare a compensare la difficoltà nella percezione del tempo. Strumenti come agende cartacee o digitali possono fornire una rappresentazione visiva del tempo, facilitando la pianificazione delle attività e migliorando l’organizzazione. Questi strumenti permettono di visualizzare gli impegni a colpo d’occhio, riducendo lo stress e aumentando l’efficienza personale.

#2 Migliorare la percezione del tempo: scomposizione dei compiti

Suddividere i compiti in segmenti più piccoli e gestibili può ridurre la sensazione di sopraffazione. Assegnare un tempo specifico per ogni segmento può aiutare a mantenere il focus e a progredire costantemente verso il completamento di un’attività. Inoltre, questa tecnica consente di monitorare meglio i progressi, rendendo più facile identificare e correggere eventuali ostacoli lungo il percorso. In questo modo, si promuove una gestione del tempo più efficace e una maggiore produttività complessiva.

#3 Migliorare la percezione del tempo: tecniche di gestione del tempo

Metodi come la tecnica del Pomodoro (di cui puoi trovare più info a riguardo qui) , che prevede di lavorare per intervalli di tempo brevi seguiti da brevi pause, possono migliorare la concentrazione e la produttività. Questa tecnica aiuta a evitare il burnout, mantenendo la mente fresca e vigile. Inoltre, le pause regolari favoriscono il recupero dell’energia mentale, permettendo di affrontare le attività successive con rinnovato entusiasmo. Adottare questa metodologia può portare a una gestione del tempo più equilibrata e a risultati complessivi migliori nel lungo periodo.

Blog di GAM Medical: consigli e informazioni sull’ADHD

Per quanto in questo articolo abbiamo analizzato e studiato tante delle situazioni positive che l’ADHD può creare, abbiamo solo sfiorato la punta dell’iceberg. 

Per maggiori approfondimenti e curiosità sul Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività vi invitiamo a consultare il blog di GAM Medical. I nostri articoli toccano molti aspetti di questa condizione, per provare a rendere la vita più semplice a chiunque si trovi ad affrontarla, direttamente o indirettamente. Grazie al blog di GAM Medical puoi capire al meglio la tua condizione e trovare possibili soluzioni o anche solo strade per ricevere aiuto. Se ti trovi ad affrontare i sintomi dell’ADHD, o conosci qualcuno in questa condizione, il nostro blog ti sarà di grande aiuto per imparare tutto ciò che devi sapere per vivere la vita al meglio e con serenità!

Le informazioni contenute in questo testo sono a scopo informativo e non sostituiscono una diagnosi di un professionista.

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Fonti:

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8293837/
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