L’infodumping, nel contesto della comunicazione delle persone autistiche, rappresenta una dinamica di squilibrio tra il coinvolgimento degli interlocutori, in cui una persona racconta ed enfatizza particolarmente un argomento di proprio interesse. Per le persone con autismo, l’ambito della comunicazione può rappresentare uno spazio d’espresione di sintomi come l’ansia sociale e difficoltà d’attenzione, ma anche uno dei principali ambiti di trasmissione dell’affetto, nella condivisione dei propri interessi, anche intimi. L’infodumping può quindi essere una delle forme riconoscibili dell’espressione comunicativa delle persone autistiche.
Ma come si può riconoscere la dinamica di infodumping? Cosa può significare per le persone autistiche? L’infodumping può essere una delle forme d’espressione d’affetto per le persone con autismo?
Cosa significa “infodumping”?
L’infodumping è un comportamento comunicativo in cui una persona fornisce un’enorme quantità di informazioni tutte in una sola conversazione, spesso senza considerare se l’altro interlocutore sia interessato, pronto o in grado di seguirle. Accade, ad esempio, quando qualcuno parla con entusiasmo di qualcosa che conosce bene, senza accorgersi che l’altra persona può sentirsi sopraffatta o poco coinvolta.
Il termine viene dalla fusione delle parole inglesi “information” (informazione) e “dumping” (scaricare), e descrive proprio l’atto di “scaricare” una grande mole di dati o contenuti in modo intenso e continuato.
Questo tipo di comunicazione è definibile come sbilanciata: chi ascolta può trovarsi confuso, disorientato o persino escluso, soprattutto se i contenuti sono molto complessi o tecnici, di difficile accesso. Inoltre, l’infodumping tende a bloccare il naturale scambio nella conversazione, lasciando poco spazio all’interazione o alle domande.
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Infodumping e Autismo
Una persona neurotipica potrebbe etichettare l’info dumping come un’incapacità di alternare i turni di parola, un deficit sociale, un’interruzione, una mancanza di reciprocità, l’ignoranza di segnali sociali, ripetitività, verbosità o una mancanza di consapevolezza delle convenzioni sociali.
Tuttavia, queste percezioni derivano spesso da un doppio problema di empatia, ovvero un fallimento nella comprensione reciproca che può verificarsi quando persone con disposizioni molto diverse cercano di interagire. I linguisti Jessica Aiston, Nelya Koteyko e Martine van Driel, nello studio “Discourse-based approaches to autistic focussed interests: Understanding shared focus, mutual accommodation, and multimodal expression” pubblicato da Oxford a febbraio di quest’anno, guardando ad una grande varietà di studi, hanno dimostrato che la comunicazione intra-autistica è altrettanto riuscita quanto la comunicazione intra-allistica (non autistica), indicando l’esistenza di stili comunicativi autistici distinti.
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Motivi dell’infodumping da parte di persone autistiche
Le persone con autismo praticano l’info dumping per diverse ragioni, spesso legate ai loro “interessi focalizzati” o “interessi intensi”, che si stima riguardino il 65-95% delle persone autistiche:
- Condivisione della gioia e dell’entusiasmo: È un modo per esprimere la propria gioia e il proprio entusiasmo.
- Iniziazione di un’interazione e creazione di comunità: Può essere un modo per iniziare una conversazione o per creare un senso di comunità in un ambiente sicuro. Gli interessi condivisi possono motivare l’individuo a iniziare e sostenere le interazioni con gli altri e possono essere la base di amicizie.
- Meccanismo di coping e autoregolazione: Può essere una strategia per gestire i sentimenti e aiutare la persona ad autoregolarsi.
- Autentica espressione di sé e necessità di esprimere pensieri: È un modo autentico e naturale di esprimersi, con alcuni che sentono di poter “esplodere” se non esprimono i pensieri che si accumulano.
- Connessione con gli altri: È un modo per connettersi con persone che hanno interessi simili o che comprendono la neurodiversità. Gli spazi online dedicati a interessi specifici, come le “affinity spaces”, sono particolarmente adatti a persone nello spettro dell’autismo.
- Miglioramento della comunicazione: Quando l’argomento della conversazione si sposta su un’area di interesse, le persone autistiche possono mostrare cambiamenti linguistici e interazionali, come un affetto accentuato, una maggiore intelligibilità, sofisticazione del vocabolario, miglioramento della sintassi, aumento del contatto visivo e gesti espressivi. Possono parlare più a lungo, avviare interazioni più spontanee e avere meno difficoltà a rispondere alle domande.
Una conversazione dettagliata e ricca di nozioni da parte di una persona autistica, spesso un “info dumping” sui propri interessi focalizzati, è una caratteristica distintiva del loro stile comunicativo. Lungi dall’essere un deficit, questa modalità è motivata da un profondo desiderio di condividere la propria gioia e passione, di connettersi e di esprimersi autenticamente.

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Esempio di infodumping nello Spettro Autistico
Immaginando una conversazione tra Alex, un ragazzo con autismo, e Marco, un suo amico neurotipico, possiamo immaginare una conversazione in cui si innesca la dinamica dell’infodumping:
Alex: «Lo sapevi che le piovre hanno tre cuori? Due per le branchie e uno per il resto del corpo.»
Marco: «Davvero? Non lo sa—»
Alex (interrompendo): «E il loro sangue è blu! Contiene rame, non ferro come il nostro. Geniale per le acque fredde, dove vivono di solito.»
Marco: «Ah… interessante. Sai che—»
Alex (senza fermarsi): «E hanno un’intelligenza pazzesca. Tipo che aprono barattoli, risolvono puzzle, riconoscono i volti. Un ricercatore ha detto che sono gli invertebrati più intelligenti in assoluto.»
Marco (cerca di intervenire): «Immagino siano anche—»
Alex: «Cambia anche la texture della pelle, non solo il colore! Ho letto tre articoli su questo. E ogni braccio ha una specie di cervello proprio. Come se ne avessero otto!»
Marco (con un sorriso incerto): «Sì… wow. Dev’essere… tanto da processare, tutto insieme.»
Alex (finalmente si ferma, contento): «Già. Sono incredibili, vero?»
Questo tipo di conversazione è ricca di dettagli e passione. Non è una lezione: è un modo per condividere una parte di sé, i risultati del tempo passato ad informarsi su un argomento valutato come interessante e coinvolgente, restituiti con impeto all’interlocutore che, di fronte a tanto entusiasmo, ha difficoltà a inserirsi nel dialogo.
L’infodumping qui mostra di non essere solo una modalità comunicativa, ma soprattutto una profonda espressione di ciò che una persona ama e un tentativo sincero di stabilire un legame significativo con l’altro, espressi con forme del tutto particolari, caratterizzanti persone nello spettro autistico.
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Autismo: L’infodumping è diventato un problema?
L’infodumping, pur essendo un eccesso informativo e una forma comunicativa squilibrata tra gli interlocutori, può rivelarsi una profonda forma di connessione affettiva per le persone con disturbo dello spettro autistico: attraverso la condivisione intensa dei propri interessi, esse esprimono fiducia, vicinanza e desiderio di relazione. Riconoscere questa dinamica significa imparare ad accogliere il flusso comunicativo con empatia e consapevolezza, valorizzando il significato affettivo che ogni dettaglio porta con sé.
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Fonti:
- https://academic.oup.com/applij/advance-article/doi/10.1093/applin/amaf006/8015533