ADHD e multitasking: talento o trappola cognitiva?

Tempo di lettura: 5 minuti

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ADHD e multitasking talento o trappola cognitiva

Molti credono che le persone ADHD abbiano una naturale predisposizione al multitasking, ma è davvero così?

Le persone ADHD sono davvero in grado di fare più cose contemporaneamente?

E fare molte cose insieme è davvero sinonimo di multitasking?

In questo articolo esploreremo come il disturbo impatta sulla capacità di gestire più compiti, quali sono i tipi di attenzione coinvolti, e se davvero il multitasking possa essere considerato un talento o una trappola cognitiva.

Cos’è il multitasking?

Il multitasking, così come è comunemente inteso dalla maggior parte delle persone, è la capacità di eseguire più compiti contemporaneamente, come rispondere a un messaggio mentre si ascolta una telefonata, cucinare mentre si guarda un film, o scrivere un’email mentre si partecipa a una videoconferenza.

In questa visione, il multitasking è visto come una competenza utile che permette di aumentare la produttività e gestire contemporaneamente più attività senza compromettere l’efficienza.

In molte situazioni quotidiane, la capacità di fare più cose nello stesso momento è vista come un segno di abilità organizzativa e agilità mentale.

Il multitasking, in questa concezione, permette di risparmiare tempo, ottimizzare le proprie risorse e affrontare meglio le sfide della vita moderna, dove siamo spesso sommersi da una miriade di attività e richieste.

Le persone che sembrano capaci di gestire più compiti contemporaneamente vengono spesso considerate particolarmente efficienti, rapide ed esperte nel gestire situazioni complesse e frenetiche.

Ad esempio, in un ambiente di lavoro, essere in grado di rispondere alle email mentre si partecipa a una riunione o di lavorare a più progetti simultaneamente viene generalmente apprezzato come una qualità positiva, un segno di adattabilità e produttività.

Multitasking: quali corrispettivi cognitivi?

Il principale corrispettivo cognitivo del multitasking è la funzione cognitiva dell’attenzione, una delle capacità fondamentali del nostro cervello.

L’attenzione è il processo che ci permette di concentrarci su un determinato stimolo o attività, selezionando le informazioni rilevanti e ignorando quelle irrilevanti.

Senza un’adeguata funzione di attenzione, il nostro cervello sarebbe sopraffatto dalla quantità di informazioni che riceve e non sarebbe in grado di orientarsi correttamente nell’ambiente circostante.

Esistono diverse tipologie di attenzione, che si distinguono in base al tipo di attività che sono in grado di supportare.

Ognuna di queste ha un ruolo specifico nel determinare come interagiamo con il mondo e gestiamo le varie attività.

Tra queste, le più rilevanti per il concetto di multitasking sono l’attenzione alternata e l’attenzione divisa, due forme di attenzione che, sebbene possano sembrare simili, svolgono funzioni diverse e influenzano in modo distinto la nostra capacità di gestire più compiti.

Nello specifico:

  • L’attenzione alternata è una forma di attenzione che ci consente di spostare il nostro focus da un compito all’altro. In altre parole, è la capacità di cambiare la nostra concentrazione tra diverse attività in modo fluido ed efficiente, senza perdere troppo tempo o commettere errori. L’attenzione alternata è essenziale quando si devono gestire compiti che richiedono di dedicare attenzione a più cose, ma in momenti diversi. Ad esempio, quando si sta rispondendo a un’email e, nel frattempo, si deve interrompere per partecipare a una telefonata, la capacità di passare rapidamente dalla scrittura all’ascolto è un esempio di attenzione alternata. Nel contesto del multitasking, l’attenzione alternata è la forma di attenzione che viene maggiormente sollecitata. Tuttavia, sebbene sembri che si stia lavorando su più attività contemporaneamente, in realtà ciò che accade è un rapido passaggio tra i compiti, che richiede un continuo “riavvio” del cervello per concentrarsi di nuovo su ogni singola attività. Questo switching può comportare una perdita di efficienza, in quanto il nostro cervello impiega del tempo per adattarsi a ciascun compito nuovo e a ogni cambio di attività. Per le persone ADHD, questo switching è spesso più frequente e caotico, con il rischio di accumulare errori o di non completare le attività.
  • L’attenzione divisa, invece, è un tipo di attenzione che permette di gestire più compiti contemporaneamente. Si tratta di una capacità molto più complessa rispetto all’attenzione alternata, perché implica la gestione simultanea di diverse attività. Un esempio di attenzione divisa potrebbe essere il fatto di ascoltare una conversazione mentre si scrive un messaggio o si guida e si ascolta la radio. In questa situazione, si sta cercando di concentrarsi su più di un compito nello stesso momento, utilizzando la propria capacità di attenzione per sostenere attività multiple. Tuttavia, come già accennato, la capacità di gestire l’attenzione divisa è limitata, e la ricerca ha dimostrato che il cervello umano non è davvero capace di focalizzarsi contemporaneamente su più di una cosa in modo efficace. Anche nelle situazioni in cui sembra che si stiano gestendo più attività contemporaneamente, ciò che accade in realtà è un rapido passaggio tra compiti, con un cambiamento continuo di attenzione. Questo può portare a una riduzione della qualità complessiva del lavoro svolto, in quanto il cervello non è in grado di concentrarsi completamente su nessuna delle attività.

Il mito del “multitasking come talento” nell’ADHD

Molti pensano che le persone ADHD siano particolarmente abili nel multitasking.

Come già accennato, però, ciò che avviene nel multitasking è in realtà un fenomeno di rapido switching dell’attenzione.

Le persone ADHD, infatti, possono sembrare particolarmente abili nel fare più cose contemporaneamente, ma questo non è altro che un passaggio continuo da una attività all’altra.

In effetti, il multitasking come comunemente inteso non esiste nemmeno per le persone neurotipiche.

Anche per loro, il cervello non può concentrarsi davvero su più compiti simultaneamente, ma piuttosto si sposta velocemente da uno all’altro.

È questo switching rapido che crea l’illusione di fare più cose allo stesso tempo.

La vera differenza, però, sta nel fatto che nelle persone ADHD questo switching è ancora più evidente.

Sebbene possano sembrare in grado di gestire più attività contemporaneamente, quello che realmente accade è che il loro cervello alterna continuamente tra vari compiti, creando un effetto simile a una matrioska.

Ogni nuova attività viene avviata prima che quella precedente sia conclusa, formando una serie di “scatole” mentali una dentro l’altra, senza mai fermarsi veramente su una sola.

Il risultato è un accumulo di compiti mai completati, una continua sensazione di passaggio da un’attività all’altra senza portare a termine nulla.

Nelle persone ADHD, il multitasking, quindi, non è tanto una questione di talento, quanto piuttosto una necessità che scaturisce dal modo in cui il loro cervello gestisce l’attenzione.

Le persone ADHD, infatti, tendono a faticare nel mantenere l’attenzione su un singolo compito per un periodo di tempo prolungato.

Questo porta alla necessità di cambiare rapidamente da un’attività all’altra, come se non fosse possibile fermarsi su una sola cosa.

Quindi, piuttosto che essere un talento per il multitasking, questo rapido passaggio tra compiti diventa una sorta di meccanismo di coping, una risposta alla difficoltà di concentrarsi su una sola attività a lungo.

Questa alternanza diventa, pertanto, un tentativo di mantenere attivo il cervello e di combattere la noia, la frustrazione e la difficoltà nel mantenere il focus su compiti monotoni e noiosi.

Noi di GAM-Medical possiamo aiutarti a sfruttare il potenziale del tuo multitasking.

Siamo esperti nel trattamento dell’ADHD e siamo una clinica leader in Italia, specializzati nell’approccio alla gestione di questo disturbo.

Sappiamo che l’ADHD non è una semplice mancanza di attenzione, né un deficit di attenzione come spesso viene erroneamente descritto. In realtà, si tratta di un deficit nella regolazione dell’attenzione.

Le persone ADHD non mancano di attenzione, ma spesso faticano a regolarla in modo adeguato e a mantenerla focalizzata su un compito a lungo termine.

Questo fa sì che l’attenzione venga “spostata” rapidamente da un’attività all’altra, dando l’illusione di fare molte cose contemporaneamente.

Tuttavia, questo non significa che non si possieda un grande potenziale, ma che è necessario trovare un modo efficace di gestire il flusso dell’attenzione per far emergere il proprio talento.

In GAM-Medical, grazie alla nostra esperienza e approccio scientifico, possiamo aiutarti a canalizzare e regolare la tua attenzione in modo da sfruttare al meglio il tuo multitasking, evitando la frustrazione e i disagi legati alla dispersione dell’attenzione.

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