Si può detrarre la terapia per i figli? Documenti necessari

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Documenti per detrazione

Ti stai domandando “Si può detrarre la terapia per i figli?”

È una delle domande più cercate da genitori che ogni anno, in fase di dichiarazione dei redditi, si chiedono se le spese sostenute per la psicoterapia, logopedia o fisioterapia possano essere portate in detrazione. 

In questo articolo vedremo quali terapie rientrano tra le spese sanitarie detraibili, quali documenti servono e come richiedere correttamente la detrazione fiscale.

Cosa significa detrarre le spese della terapia dei propri figli? 

Detrarre una spesa significa ottenere un rimborso parziale di quanto pagato, riducendo l’imposta sul reddito dovuta allo Stato. In pratica, la “detrazione fiscale” consente di sottrarre dalle tasse una percentuale di specifiche spese, come quelle sanitarie sostenute per i figli.

Dal punto di vista normativo, la possibilità di detrarre le spese mediche è stabilita dall’Articolo 15 Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917). La norma include anche le spese sostenute per i familiari fiscalmente a carico, come i figli minorenni o maggiorenni senza reddito.

Le informazioni fornite hanno finalità divulgative e mirano a spiegare in modo semplice concetti fiscali complessi. Non sostituiscono il parere di professionisti qualificati: per casi specifici o dubbi interpretativi è sempre opportuno rivolgersi a un consulente abilitato o alle autorità competenti.

Quali sono le terapie dei figli detraibili?

Non tutte le terapie rientrano automaticamente tra le spese sanitarie detraibili. Perché una terapia adhd psicologica possa essere portata in detrazione è necessario che abbia una finalità di cura o riabilitazione, e che sia riconosciuta come prestazione sanitaria dal Ministero della Salute. 

In altre parole, la terapia psicologica deve essere parte di un percorso clinico volto a trattare una patologia, un disturbo (Disturbo Post Traumatico da Stress, Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, Disturbo Ossessivo-Compulsivo) o una difficoltà funzionale.

La condizione essenziale è che la prestazione sia prescritta da un medico (come il pediatra, il medico di base o un professionista) e svolta da professionisti della salute Mentale, cioè iscritti all’albo professionale o operanti all’interno di una struttura sanitaria autorizzata.

Sono detraibili, senza necessità di prescrizione medica, le prestazioni rese da:

  • Psicologi e psicoterapeuti per finalità terapeutiche.
  • Biologi, compresi i biologi nutrizionisti la cui professione, pur non essendo sanitaria, è inserita nel ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale.
  • Figure professionali elencate nel Decreto del Ministero della Sanità 29 marzo 2001 ad esempio fisioterapista e dietista. 
  • Ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco.

Se le spese sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale la detrazione spetta per l’importo del ticket pagato.

Restano escluse le attività che, pur avendo un valore educativo o di benessere, non hanno finalità terapeutica certificata, ad esempio corsi di sostegno scolastico, musicoterapia non prescritta o attività sportive generiche.

Le informazioni riportate in questo testo hanno finalità esclusivamente divulgative e offrono una panoramica generale sulle possibili detrazioni delle spese per le terapie dei figli. Per valutare correttamente la propria situazione fiscale e sanitaria è sempre consigliabile rivolgersi a figure qualificate come CAF, commercialisti, medici o psicologi e consultare le indicazioni aggiornate delle autorità competenti.

Quali documenti servono per la detrazione delle tasse della terapia dei figli? 

Per poter detrarre le spese delle terapie dei figli, è fondamentale conservare tutta la documentazione che ne attesti la natura sanitaria, l’effettivo pagamento e la tracciabilità. Senza questi elementi, anche una terapia prescritta può perdere il diritto alla detrazione.

Ecco i principali documenti richiesti dall’Agenzia delle Entrate:

  • Prescrizione o certificato medico: deve indicare la diagnosi o la motivazione sanitaria della terapia. Può essere rilasciata dal pediatra, dal medico di base o da un professionista del benessere mentale. Serve a dimostrare che la prestazione ha finalità di cura o riabilitazione.
  • Fattura o ricevuta fiscale: rilasciata dal professionista o dal centro psicologico. Deve contenere: nome del professionista e della struttura sanitaria, codice fiscale del genitore e descrizione della prestazione sanitaria erogata.
  • Prova del pagamento tracciabile: le spese sanitarie sono detraibili solo se pagate con sistemi di pagamento tracciabili, il pagamento in contanti non dà diritto alla detrazione, salvo per le spese sanitarie sostenute presso strutture pubbliche o private accreditate al SSN.
  • Eventuale documentazione integrativa: nel caso di terapie complesse (come la riabilitazione multidisciplinare), può essere utile conservare referti o relazioni cliniche che confermino la natura terapeutica delle prestazioni.

Come richiedere la detrazione della terapia dei figli nel modello 730

Una volta raccolti tutti i documenti relativi alle terapie dei figli, il passo successivo è inserire correttamente le spese nella dichiarazione dei redditi, così da poter usufruire della detrazione fiscale prevista per le spese sanitarie.

Dal 2015, grazie al Sistema Tessera Sanitaria (STS), la maggior parte delle spese mediche viene comunicata automaticamente all’Agenzia delle Entrate da professionisti e strutture sanitarie.
Questo però non significa che sia sempre tutto corretto o completo: è importante controllare i dati e, se serve, aggiungere a mano le spese mancanti.

Ecco come procedere in pratica:

  1. Metti insieme tutti i documenti: Raccogli le fatture o le ricevute delle terapie dei tuoi figli e tieni a portata di mano il codice fiscale di ciascun figlio.
  2. Entra nel 730 precompilato: Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate e accedi all’area riservata utilizzando SPID, CIE o CNS. Una volta entrato, apri il tuo modello 730 precompilato.
  3. Controlla le spese sanitarie: Vai alla sezione dedicata alle Spese sanitarie e verifica che le terapie dei tuoi figli siano presenti. Controlla che importi, nominativi e dati inseriti siano corretti.
  4. Aggiungi le spese mancanti: Se noti che qualche terapia non è stata riportata, inserisci manualmente l’importo della fattura, il codice fiscale del figlio a cui si riferisce e il tipo di terapia (ad esempio logopedia, psicoterapia, ecc.).
  5. Tieni le prove dei pagamenti: Conserva sempre la documentazione che dimostra il pagamento: può essere l’estratto conto, la ricevuta del POS oppure la ricevuta del pagamento online.
  6. Conserva tutto per 5 anni: Mantieni fatture, ricevute e prove di pagamento per almeno 5 anni, perché potrebbero servirti in caso di un eventuale controllo da parte del Fisco.

Se si hanno dubbi su come inserire una spesa, su come classificare una terapia o sulla compilazione generale del modello 730, ci si può rivolgere ad un CAF/CAAF. Un supporto professionale può aiutare ad evitare errori e a ottenere il massimo beneficio fiscale possibile.

Detrazione terapia
Detrazione terapia

Terapia dei figli: Quanto si può recuperare dalle spese detraibili?

La detrazione per le spese sanitarie, comprese quelle sostenute per le terapie dei figli, è pari al 19% dell’importo totale che supera la franchigia di 129,11 euro annui.

La detrazione viene applicata direttamente sulle imposte dovute e, se utilizzi il modello 730, l’importo recuperato viene accreditato in busta paga o nella pensione nei mesi successivi alla presentazione della dichiarazione.

Questo beneficio si somma ad altre detrazioni sanitarie, come quelle per dispositivi medici, visite specialistiche o spese di assistenza per familiari con autismo.

In sostanza, investire nella salute dei figli attraverso percorsi terapeutici adeguati non è solo una scelta di cura e benessere, ma anche un vantaggio economico riconosciuto dallo Stato.

La possibilità di detrarre le spese per la terapia dei figli rappresenta una forma concreta di sostegno alle famiglie, ma anche un riconoscimento del valore della salute mentale, emotiva e fisica dei più piccoli

Se vostro figlio ha bisogno di un percorso di psicoterapia, vi potete affidare ai professionisti della salute mentale GAM Medical: non solo offriranno un supporto mirato e personalizzato, ma le spese sostenute potranno essere detratte fiscalmente.

Il centro di psicologia e psichiatria GAM Medical permette di valutare un percorso terapeutico adatto alle esigenze di vostri figli: GAM Medical aiuterà a pianificare le sedute, a gestire la documentazione sanitaria e a sfruttare tutti i vantaggi fiscali previsti dalla legge.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • Decreto del Ministero della Sanità 29 marzo 2001 
  • Articolo 15 Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917)
  • Agenzia delle entrate – spese sanitarie detraibili (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/spese-sanitarie-detraibili)

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Psichiatra ADHD Gincarlo Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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