ADHD e piatti sporchi: perché il cervello non vede il disordine

Tempo di lettura: 4 minuti

adhd e procrastinazione: gestione domestica

Ti è mai capitato di entrare in cucina, vedere i piatti accumulati e sentire che “non sai da dove iniziare”? 

Se vivi con Disturbo da deficit Attenzione-Iperattività, o se in casa c’è una persona ADHD, questa scena è familiare. Ma è davvero “pigrizia” o “mancanza di volontà”? Oppure c’entra il cervello e la sua percezione del disordine

In questo articolo scoprirai perché le funzioni esecutive ADHD in casa possono rendere la gestione delle faccende più faticosa, come si intrecciano procrastinazione e attenzione domestica, e quali strategie pratiche per la gestione domestica aiutano davvero. Se ti rivedi in queste righe, continua a leggere: capire come funziona la mente è il primo passo per cambiare il tuo ambiente (e il tuo benessere).

Percezione dello sporco ADHD

Quando parliamo di motivi neurologici del disordine ADHD, parliamo di come il cervello filtra priorità e stimoli. Nelle persone ADHD l’attenzione tende a oscillare, con difficoltà a mantenere il focus in assenza di interesse immediato: è la base della sensazione “vedo il caos ma non parte l’azione”. 

Molti adulti ADHD, cresciuti con l’idea di essere “disordinate” portano addosso un senso di colpa che non appartiene loro. Come spiegato in Disattenti e iperattivi. ADHD. Cos’è, come riconoscerla, come conviverci, di Giupponi e Conca, qui non c’è pigrizia: c’è un profilo neuropsicologico diverso, in cui funzioni esecutive come pianificazione, organizzazione e gestione del tempo lavorano in modo peculiare e rendono più faticose le faccende quotidiane senza un supporto mirato. 

Allo stesso tempo, lo stesso volume ricorda che accanto alle difficoltà esistono punti di forza — creatività, problem solving, persino momenti di iperfocus — che possono essere incanalati con piccoli adattamenti dell’ambiente e routine chiare. E quando la giornata si riempie di stimoli e imprevisti, è facile che emergano procrastinazione, ritardi e difficoltà a “tenere il filo”: non è disinteresse, è il modo in cui questo profilo cognitivo gestisce il tempo e le sequenze di azioni. Sapere come funziona davvero il Disturbo d’Attenzione e Iperattività aiuta a costruire strategie pratiche e gentili, che trasformano la casa in un alleato.

Piatti sporchi: Come funziona la procrastinazione ADHD?

Il cuore delle funzioni esecutive ADHD in casa è: iniziare, pianificare, sequenziare, tenere a mente i passaggi, inibire le distrazioni. In molte persone ADHD la routine domestica richiede uno sforzo esecutivo altissimo: per lavare i piatti bisogna “vedere” il compito, decidere da dove partire, resistere a stimoli più interessanti. Questo spiega la spirale piatti sporchi → ansia → procrastinazione e attenzione domestica che si frammenta.

Una recente ricerca su adulti ADHD “Distracted, hyperactive, and thriving: factors supporting everyday functioning in adults with ADHD” (2025) di Javeria Atique, Himanthri Weerawardhena, Emma A. Climie e Brandy L. Callahan ha indagato proprio i fattori che sostengono il funzionamento quotidiano con Disturbo da deficit dell’Attenzione/Iperattività (casa inclusa). Gli autori mostrano che strategie ambientali e supporti organizzativi possono facilitare la gestione di attività di base (come le faccende), con benefici sulla qualità di vita.

Nel quotidiano questo significa: se riduco il carico esecutivo (es. stoviglie essenziali, micro-step, reminder visivi), riduco anche la latenza d’azione e la tendenza a rimandare. La persona ADHD non “sceglie” il disordine: ne è travolta da meccanismi neurocognitivi che possiamo imparare a imbrigliare.

Disorganizzazione domestica negli adulti ADHD

La disorganizzazione domestica negli adulti ADHD non è solo estetica: riflette difficoltà nelle funzioni esecutive (working memory, pianificazione) con ricadute pratiche e relazionali. 

Una ricerca su adulti con Disturbi d’Attenzione, “Empirical examination of executive functioning, ADHD-associated behaviours, and functional impairments in adults with persistent ADHD, remittent ADHD, and without ADHD” (2020) di Belén Roselló, Carmen Berenguer, Inmaculada Baixauli, Álvaro Mira, Jose Martinez-Raga e Ana Miranda, ha documentato come i deficit esecutivi siano associati a impairment funzionale: dalla gestione degli impegni alla cura degli spazi, fino all’impatto sulle relazioni.

È un punto chiave per capire perché una casa in disordine e l’attenzione ADHD vadano spesso insieme. Il risultato clinico? La gestione delle faccende domestiche è una “palestra” quotidiana dove la persona ADHD fatica se mancano strumenti mirati. Per questo, parlare di “ordine” significa parlare di salute: ambienti più chiari e procedure leggere sostengono energia mentale, autostima e convivenza.

Disordine neurotipico vs. disordine ADHD


Prima di capire come agire sul disordine, è utile osservare cosa accade nel cervello.

Differenza chiaveCervello neurotipicoCervello ADHD
Percezione disordineIl disordine “salta all’occhio” e genera fastidio che innesca l’azioneIl disordine può diventare “rumore di fondo” finché non è legato a urgenza/novità
Avvio compitoAvvia più facilmente in base a priorità razionaleSpesso avvia se c’è interesse, urgenza o stimolo visivo (trigger)
Mantenere il focusFocus sostenuto con minori interruzioniFocus intermittente; facile deriva attentiva
Sequenze e passaggiPianificazione lineareServe scaffold (checklist, timer, micro-step)
Esito emotivoSoddisfazione da compito finitoRischio di frustrazione → procrastinazione e attenzione domestica

In una persona ADHD, la soglia di attivazione dell’attenzione cambia in base a fattori emotivi, interesse e urgenza: ciò che per molti genera un immediato bisogno di “mettere a posto”, per altri resta un dettaglio che il cervello semplicemente non registra come prioritario. Comprendere questa differenza non significa giustificare il disordine, ma imparare a progettare ambienti che dialoghino meglio con il proprio modo di pensare:
Questa semplice comparazione ci ricorda che il disordine non è solo una questione di abitudini, ma di percezione e funzionamento cerebrale: mentre per alcuni il caos visivo rappresenta un segnale di urgenza, per altri resta invisibile finché non diventa inevitabile. Capire queste differenze permette di sostituire il giudizio con la comprensione e di costruire strategie concrete per rendere la casa, e la mente, spazi più vivibili.

piatti sporchi e adhd: faccende domestiche
piatti sporchi e adhd: faccende domestiche

Come trasformare il caos ADHD in energia?

Alla Clinica ADHD GAM Medical troverai professionisti formati nel Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività sull’adulto, strategie su misura e un percorso che ti aiuta a far “vedere” al cervello ciò che conta davvero. Dalle routine minime alla riorganizzazione degli ambienti, fino agli interventi clinici quando necessari, ti accompagniamo a costruire una casa che ti sostiene — non che ti sfinisce.

Se ti è rimasta in mente anche solo una piccola idea (un timer, una checklist, un’isola di ordine), è il momento giusto per iniziare: noi siamo qui per guidarti passo dopo passo.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://bmcpsychiatry.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12888-025-06804-5   
  • https://bmcpsychiatry.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12888-020-02542-y

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Psichiatra ADHD Gincarlo Giupponi

Supervisione scientifica:
Questo articolo è stato revisionato dal Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, vicedirettore del Servizio Psichiatrico di Bolzano e presidente regionale della Società Italiana di Psichiatria. Oltre a garantire l’accuratezza clinica dei contenuti, il Dott. Giupponi supervisiona la selezione dei test e dei questionari disponibili sul sito, verificandone la conformità agli standard scientifici internazionali (DSM-5, OMS, strumenti clinicamente validati).
Scopo del contenuto: divulgativo, non diagnostico.

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