ADHD in classe: 5 segnali che potresti non aver notato

Tempo di lettura: 5 minuti

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ADHD in classe

Identificare l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) in un ambiente scolastico può essere complesso, soprattutto quando i segnali non sono immediatamente evidenti. Spesso, gli insegnanti e i genitori si concentrano sui sintomi più comuni, come l’iperattività o l’incapacità di rimanere concentrati a lungo. Tuttavia, esistono manifestazioni meno note ma altrettanto significative che possono influenzare il rendimento scolastico e le dinamiche sociali dei bambini e degli adolescenti ADHD. In questo articolo esploreremo cinque segnali meno conosciuti e forniremo indicazioni utili per riconoscerli e gestirli.

Se noti questi segnali in classe o a casa, considera di approfondire con un professionista. Scopri di più continuando a leggere!

ADHD in classe: difficoltà a completare progetti di gruppo

Un aspetto meno evidente del deficit di attenzione con iperattività. è la difficoltà a collaborare nei progetti di gruppo. Gli studenti ADHD possono faticare a rispettare i turni di parola, a seguire le indicazioni degli altri o a mantenere il focus sul compito collettivo. Questa sfida non dipende da una mancanza di interesse, ma piuttosto da una difficoltà intrinseca nel gestire le dinamiche sociali e nel regolare la propria attenzione.

Secondo lo studio School Experiences of Adolescents With Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder, i ragazzi ADHD spesso percepiscono i progetti di gruppo come frustranti, poiché non riescono a sincronizzarsi con i ritmi e le aspettative degli altri. Questo può portarli a essere esclusi o a sentirsi isolati, influenzando negativamente il loro benessere emotivo e il senso di appartenenza.

Come intervenire:

  • Suddividi i compiti in piccoli passi: facilita la loro partecipazione assegnando ruoli chiari e definiti. Accompagnali passo dopo passo aiutandoli con i compiti però senza farlo in modo oppressivo.
  • Crea un ambiente di supporto: incoraggia i compagni a includerli attivamente e a offrire feedback positivi. Il supporto dei coetanei sarà di vitale importanza per affrontare in modo più positivo questi lavori di gruppo.
  • Usa strumenti visivi: schemi o mappe concettuali possono aiutare a mantenere il focus senza perdere di vista quali obiettivi devono raggiungere.

ADHD in classe: comportamenti oppositivi che mascherano difficoltà interne

Gli studenti con un profilo caratterizzato da iperattività e difficoltà di gestione dell’attenzione, possono manifestare atteggiamenti oppositivi o provocatori, ma questi comportamenti spesso nascondono difficoltà emotive o cognitive. Ad esempio, una risposta apparentemente ribelle può essere una reazione a una situazione percepita come stressante o sopraffacente.

La ricerca precedentemente menzionata evidenzia che molti ragazzi che vivono questa situazione sviluppano meccanismi di difesa per mascherare l’ansia legata alla loro condizione. Questi atteggiamenti, se mal interpretati, possono portare a conflitti con insegnanti o coetanei, aumentando il rischio di esclusione sociale.

Come riconoscerlo:

  • Osserva il contesto: i comportamenti oppositivi emergono in situazioni specifiche? Se sì, rifletti su come gestire le cose per evitare che si sfoci in situazioni più complicate, ricordando che ogni persona ha una sua individualità.  
  • Valuta il linguaggio non verbale: segnali di frustrazione o nervosismo possono indicare disagio. Osserva il comportamento degli studenti per imparare a riconoscere i campanelli di allarme.
  • Chiedi direttamente: spesso gli studenti sono consapevoli delle loro difficoltà, ma non sanno come esprimerle. Aiutali a comunicare in modo chiaro e semplice per non farli sentire frustrati e per permettergli di affrontare al meglio questi disagi.

ADHD in classe: sovraccarico sensoriale in ambienti rumorosi

L’iperattività dell’ADHD non è solo fisica, ma può includere anche una sensibilità sensoriale eccessiva. Ambienti rumorosi o caotici, come aule affollate o intervalli rumorosi, possono sopraffare gli studenti aventi questo disturbo che impatta la gestione della concentrazione, portandoli a reagire in modo impulsivo o a cercare rifugio in comportamenti isolati.

Lo studio The relationship between ADHD traits and sensory sensitivity in the general population, sottolinea come il sovraccarico sensoriale sia un fattore sottovalutato ma cruciale nella gestione del disturbo. Non si tratta semplicemente di una questione di fastidio, ma di una vera e propria difficoltà neurologica a filtrare gli stimoli.

Strategie pratiche:

  • Crea spazi tranquilli: offrire un luogo dove rilassarsi può fare una grande differenza.
  • Riduci i rumori di fondo: usa cuffie antirumore o crea orari specifici per attività più calme.
  • Introduci attività rilassanti: attività rilassanti possono aiutare a ridurre lo stress, per esempio usando dei materiali da modellare o fare un collage con pezzi di materiali scolastici non utilizzabili.
Adulti: ADHD come riconoscerlo
Adulti: ADHD come riconoscerlo

ADHD in classe: difficoltà a seguire istruzioni lunghe o complesse

Molti insegnanti notano che alcuni studenti adhd  sembrano “ignorare” le istruzioni, quando in realtà la difficoltà risiede nella capacità di elaborare e ricordare informazioni complesse. Questo fenomeno è legato a un deficit nella memoria di lavoro, una funzione cognitiva cruciale per gestire compiti multi-step.

Indicatori:

  • Interruzioni frequenti: lo studente interrompe spesso la lezione per chiedere chiarimenti o ripetizioni.
  • Errori ripetitivi: omissioni o confusione nel completare esercizi con più passaggi.
  • Frustrazione visibile: la difficoltà a seguire le istruzioni può generare insicurezza e nervosismo.

Soluzioni efficaci:

  • Semplifica le istruzioni: usa frasi brevi e dirette.
  • Fornisci supporti visivi: schemi o elenchi puntati possono aiutare a chiarire i passaggi.
  • Dai feedback immediati: confermare o correggere subito aiuta lo studente a non perdere il filo.

ADHD in classe: perfezionismo compensativo

Un segnale meno noto, ma spesso presente negli studenti neurodivergenti, è il perfezionismo, che può emergere come una strategia di compensazione per le difficoltà cognitive e organizzative. Questi studenti, consapevoli delle loro sfide, sviluppano un forte desiderio di eccellere, cercando di evitare errori a tutti i costi. Dedicano un’attenzione maniacale anche ai dettagli più piccoli, impegnandosi a fondo in compiti che potrebbero essere completati in molto meno tempo. Sebbene questo approccio possa sembrare un punto di forza, in realtà spesso maschera un ansioso senso di insicurezza e una paura di fallire. Il perfezionismo compensativo, se non gestito, può portare ad accumulare livelli di stress elevati, che a lungo andare compromettono il loro benessere psicofisico.

Come supportarli:

  • Promuovi l’autoefficacia: sottolinea il valore dello sforzo, non solo del risultato.
  • Imposta limiti di tempo: aiuta gli studenti a bilanciare qualità e quantità.
  • Offri rassicurazioni: ricorda loro che è normale commettere errori e che questi fanno parte del processo di apprendimento.

ADHD in classe e la gestione emotiva: un pilastro nell’inclusione scolastica

Un ulteriore aspetto da considerare è la gestione emotiva degli studenti DDAI (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). Spesso, le difficoltà cognitive si accompagnano a emozioni intense che possono emergere sotto forma di irritabilità, frustrazione o, al contrario, entusiasmo improvviso e difficilmente contenibile. Questi studenti possono sentirsi facilmente sopraffatti dalle aspettative scolastiche, reagendo in modi che sembrano eccessivi rispetto al contesto. Le emozioni intense non sono solo una manifestazione del loro stato interno, ma anche una risposta all’ambiente che percepiscono come imprevedibile o poco comprensivo. Riconoscere questi stati emotivi è fondamentale: ascoltare le loro preoccupazioni, offrire momenti di pausa e creare un dialogo aperto può fare una grande differenza. Insegnare strategie per la regolazione emotiva, come il respiro profondo o il ricorso a parole chiave di autocalma, può aiutare a contenere reazioni impulsive, favorendo un’esperienza scolastica più serena.

Promuovere un ambiente scolastico inclusivo per l’ADHD in classe

Riconoscere i segnali meno noti del disturbo comportamentale dell’iperattività è un passo fondamentale per creare un ambiente scolastico inclusivo e supportivo. Gli insegnanti, con piccoli accorgimenti, possono fare una grande differenza, aiutando gli studenti a sentirsi compresi e valorizzati.
Avere una diagnosi ADHD è fondamentale per riuscire a trovare il supporto adeguato, sia da adulti che da coetanei. I professionisti della salute mentale di GAM Medical ti possono sostenere affinché il disturbo non sia più un impedimento, ma un punto di forza.

GAM Medical, centro italiano specializzato nell’ADHD online, mette a disposizione strumenti e risorse su misura per affrontare le sfide legate all’ADHD, promuovendo non solo la gestione efficace dei sintomi, ma anche il miglioramento del tuo benessere e della salute mentale complessiva.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.researchgate.net/publication/273833000_School_Experiences_of_Adolescents_With_Attention-DeficitHyperactivity_Disorder
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