L’ADHD, sigla di Attention Deficit Hyperactivity Disorder, è un disordine del neurosviluppo che può essere diagnosticato in età infantile, adolescenziale o adulta. Tuttavia, la diagnosi dell’ADHD non è sempre agevole, poiché i sintomi dell’ADHD possono essere confusi con altri disturbi e variare, anche per intensità, da persona a persona.
Per questo motivo, gli specialisti del Centro ADHD GAM Medical effettuano la Diagnosi Differenziale dell’ADHD, ovvero un’indagine approfondita, che tiene in considerazione la possibile presenza in comorbidità di diversi altri disturbi psicologici e psichiatrici.
La diagnosi precoce e corretta dell’ADHD è fondamentale per il trattamento dell’ADHD e la gestione di questa condizione cronica.
Presso l’Istituto Psichiatrico e Psicologico GAM Medical svolgiamo il percorso di diagnosi del disturbo da deficit dell’attenzione (ADHD).
La diagnosi del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) per adulti è fondamentale per vivere al meglio con l’ADHD.
La diagnosi di ADHD nell’adulto viene svolta, in un primo momento, attraverso una valutazione psicologica ADHD delle manifestazioni dell’ADHD, utilizzando una combinazione di interviste diagnostiche (colloqui), questionari (test diagnostici ADHD) e osservazioni comportamentali. L’indagine svolta è ampia e riguarda anche eventuali comorbidità. I risultati quindi vengono descritti in una dettagliata relazione psicologica, che indica, inoltre, come procedere nei possibili trattamenti.
Poi, viene effettuata la valutazione medico psichiatrica ADHD: lo psichiatra verifica che i sintomi descritti nella relazione psicologica non siano riconducibili a cause organiche. A tal fine, vengono prescritti alcuni esami strumentali di approfondimento. Al termine, il medico rilascia la certificazione di diagnosi di ADHD.
GAM Medical è una Clinica ADHD specializzata nella diagnosi dell’ADHD dell’adulto, offre un percorso diagnostico interamente online, che include anche la valutazione medica, a tariffe ridotte.
La valutazione psicologica ADHD viene svolta da psicologi ADHD formati e qualificati nella diagnosi del Disturbo da Deficit dell’attenzione e Iperattività (ADHD) in età adulta. I nostri professionisti conducono una valutazione accurata e approfondita per determinare la presenza e l’entità della condizione nell’adulto e dell’eventuale comorbidità. L’obiettivo principale della valutazione psicologica ADHD è fornire una diagnosi accurata e individuare le migliori strategie di trattamento per aiutare la persona a gestire e affrontare l’ADHD nella vita quotidiana.
Gli psicologi per adhd e gli psichiatri per adhd sottopongono la persona ad interviste strutturate, denominate DIVA-5, per valutare le manifestazioni dell’ADHD, valutano le sue caratteristiche e il suo sviluppo psicologico, ricostruendo gli eventi salienti della sua vita. L’intervista DIVA-5 consiste in una serie di domande che agevola la raccolta anamnestica. Idealmente, è bene che ad una delle interviste partecipi una persona vicina all’interessato, come un genitore o un insegnante.
Il percorso di diagnosi ADHD di GAM Medical consiste, in media, in 3 interviste della durata di un’ora:
I questionari, ovvero i test diagnostici adhd, utilizzati per l’individuazione e misurazione delle manifestazioni dell’ADHD e di altri disturbi sono diversi. Di norma, a seconda dei casi, ne vengono somministrati da 5 a 9.
Vediamoli in dettaglio: ASRS v. 1.1 (ADHD nell’adulto), BDI (depressione), HASE (temperamento, labilità affettiva, ipersensibilità emozionale), SCID-II (disturbi della personalità), WURS (ADHD nell’età infantile), AQ – Autism Spectrum Quotient (autismo e asperger), EQ – Emotional Intelligence (quoziente empatico), SQ – Stress Questionnaire (quoziente di sistematizzazione), Hypomania Check List (sintomatologia maniacale e ipomaniacale).
Si tratta di test diagnostici progettati per individuare e misurare specifici sintomi di tale condizione, come la difficoltà di concentrazione, l’iperattività e l’impulsività, oltre che disturbi correlati.
GAM Medical ha digitalizzato tutti i test diagnostici ADHD, consentendo agli utenti una compilazione agevole e precisa.
Le osservazioni comportamentali possono essere utilizzate per valutare le manifestazioni dell’ADHD in situazioni diverse. Ad esempio, tali osservazioni possono riguardare il fatto di apparire preoccupati, di tendere a “sognare ad occhi aperti”, di avere difficoltà a guardare un film fino alla fine. Le osservazioni comportamentali possono essere utilizzate per identificare le manifestazioni dell’ADHD che possono non essere emerse nel corso di un’intervista o in un test diagnostico ADHD.
Per la diagnosi ADHD, i risultati dell’indagine psicologica devono soddisfare i criteri diagnostici stabiliti dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) della American Psychiatric Association.
Per soddisfare i criteri diagnostici ADHD, la persona deve presentare almeno 6 delle 9 manifestazioni correlate all’inattentività e/o almeno 6 dei 9 di quelli correlati ad iperattività e impulsività.
Tra i principali criteri diagnostici abbiamo:
Alcune manifestazioni, come disattenzione e/o iperattività e impulsività devono essere presenti da almeno 6 mesi.
Le manifestazioni devono essere presenti in due o più ambienti, come a scuola, a casa o sul lavoro.
Le manifestazioni devono causare problemi significativi nella vita quotidiana, come difficoltà nel funzionamento sociale, scolastico o lavorativo.
Le manifestazioni non possono essere spiegate da altre condizioni mediche o psicologiche.
Queste manifestazioni devono essere presenti prima dei 12 anni di età.
Per completare la valutazione psicologica, è opportuno essere sottoposti ad un’accurata e specifica valutazione medica con lo psichiatra.
Questa fase della diagnosi ADHD è molto importante, infatti:
1
Ha lo scopo di escludere altre cause o concause ai sintomi evidenziati nella relazione psicologica (es. un disturbo della tiroide potrebbe causare alterazioni chimiche del cervello.
2
Consente di ottenere la diagnosi medica di ADHD, valida ai sensi di legge, quindi un vero e proprio certificato di diagnosi ADHD.
3
È il presupposto di una sicura ed efficace terapia farmacologica.
Il medico, dunque, effettua una prima vista, nella quale raccoglie l’anamnesi medica della persona e prescrive alcuni esami strumentali.
Gli esami strumentali (ematici, ECG, EEG, RMN) sono volti a verificare che lo stato di salute della persona non influisca sui sintomi individuati a livello psicologico. Inoltre, il medico accerta l’assenza di ulteriori comorbidità.
Ricevuti i referti, il medico può confermare i risultati della valutazione effettuata dallo psicologo, rilasciare il certificato di diagnosi di ADHD e consigliare l’eventuale terapia.
Da GAM Medical le visite mediche psichiatriche per l’ADHD si svolgono online. La visita medica online ADHD si svolge attraverso la nostra piattaforma dedicata, nel massimo rispetto della privacy, per consentire la massima accessibilità agli adulti e ai giovani adulti ADHD.
Valutazione psicologica
€89*
Relazione e restituzione
€59
Visita psichiatrica
€65**
Le fatture sono trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria e detraibili secondo normativa.
*Per la DIAGNOSI sono necessari in media 3 COLLOQUI PSICOLOGICI, in alcuni casi 4.
**Per la DIAGNOSI e/o la TERAPIA FARMACOLOGICA sono necessarie DUE VISITE PSICHIATRICHE. La tariffa della seconda visita è maggiorato di 5 euro in caso di invio della prescrizione.
Alle prestazioni con importo superiore a €77,47 si applica marca da bollo di €2
La diagnosi e successiva Certificazione ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) coinvolgono un processo complesso e multidisciplinare. Ecco una panoramica generale su come funziona il processo di diagnosi e la certificazione dell’ADHD:
Le tempistiche per la diagnosi e la certificazione dell’ADHD possono variare a seconda dei servizi disponibili nella tua area e delle procedure specifiche del professionista che stai vedendo.
In generale, il processo può richiedere qualche settimana o un paio di mesi circa ed include i seguenti passaggi:
La certificazione dell’ADHD è opportuna sia in ambito scolastico che lavorativo per diverse ragioni, soprattutto la valutazione è fondamentale sia in ambito scolastico che lavorativo per garantire che gli individui con ADHD ricevano il supporto e gli accomodamenti necessari per affrontare le sfide e sfruttare appieno le proprie capacità produttive.
Ecco i vantaggi di una certificazione ADHD diagnosticata in ambito scolastico e in ambito lavorativo:
La certificazione dell’ADHD è un passo cruciale per coloro che cercano supporto e agevolazione a seconda delle capacità individuali nelle scuole, nei luoghi di lavoro o in altri contesti.
Ma il processo di diagnosi ADHD e relativa certificazione può sembrare complesso e spesso solleva molte domande.
In questo contenuto, esaminiamo punto per punto ed un po’ più da vicino, come funziona l’iter di certificazione dell’ADHD e cosa aspettarsi durante questo interessante percorso personalizzato.
1. Consulto Iniziale:
Il processo di diagnosi certificazione ADHD di solito parte con un consulto iniziale con un professionista della salute mentale specializzato nel trattamento dei disturbi del neurosviluppo, come uno psicologo clinico o uno psichiatra. Durante questo incontro, verranno discussi i sintomi e i problemi che stai affrontando e verranno raccolte informazioni sulla tua storia medica e comportamentale.
2. Valutazione Approfondita:
Dopo il consulto iniziale, è probabile che venga eseguita una valutazione più approfondita per determinare se soddisfi i criteri diagnostici per l’ADHD. Questa valutazione può includere una serie di strumenti, come questionari, scale di valutazione e interviste cliniche, per valutare i sintomi e il loro impatto sulla tua vita quotidiana.
3. Coinvolgimento di Terzi:
In molti casi, il professionista può richiedere informazioni da genitori, insegnanti o altri caregiver per ottenere una visione più completa del tuo comportamento e del tuo funzionamento in diversi contesti. Questo coinvolgimento di terzi è importante perché può fornire una prospettiva più obiettiva e completa.
4. Esami Medici:
Durante il processo di certificazione, potrebbe essere necessario sottoporsi a esami medici per escludere altre cause possibili dei sintomi, come problemi di salute fisica o di neurosviluppo. Questi esami possono includere test di laboratorio, esami fisici e valutazioni neurologiche, a seconda delle tue specifiche esigenze.
5. Diagnosi e Piano di Trattamento:
Una volta completata la valutazione, il professionista formulerà una diagnosi basata sui criteri diagnostici ufficiali per l’ADHD. Se la diagnosi viene confermata, verrà sviluppato un piano di trattamento personalizzato che può includere terapia comportamentale, farmaci o altre strategie di gestione dei sintomi.
6. Certificazione ADHD e Documentazione:
Se necessario per scopi scolastici, lavorativi o altri, il professionista può emettere una certificazione dell’ADHD che attesta la diagnosi e fornisce raccomandazioni per supportare le tue esigenze specifiche. Questa documentazione può essere presentata alle autorità scolastiche, ai datori di lavoro o ad altri per garantire l’accesso agli accomodamenti e ai servizi necessari.
7. Monitoraggio ADHD:
Dopo la certificazione, è importante continuare a lavorare con il professionista ADHD per monitorare i progressi e apportare eventuali aggiustamenti al piano di trattamento, se necessario. Il follow-up regolare può aiutare a garantire che stai ricevendo il supporto di cui hai bisogno per gestire con successo i sintomi dell’ADHD.
Dunque, in breve, la certificazione dell’ADHD è un processo complesso che coinvolge valutazioni approfondite, diagnosi accurata e sviluppo di piani di trattamento personalizzati. Collaborare con un professionista esperto può aiutarti a navigare attraverso questo processo e a ottenere il supporto di cui hai bisogno per gestire i sintomi dell’ADHD in modo efficace e sostenibile. Se stai considerando la certificazione dell’ADHD, non esitare a cercare il supporto di un professionista qualificato per guidarti lungo il percorso.
Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è una condizione neurocomportamentale che può portare a una serie di complicazioni quando trascurato o malgestito nel tempo.
Ecco di seguito alcune delle principali complicazioni associate a un disturbo ADHD trascurato o malgestito, insieme a una descrizione dettagliata di ciascuna:
Difficoltà nell'apprendimento e nelle prestazioni accademiche:
Uno dei problemi più comuni associati a un disturbo ADHD trascurato è la difficoltà nell’apprendimento e nelle prestazioni accademiche. I bambini e ragazzi studenti con ADHD possono lottare con l’attenzione, l’organizzazione e l’autocontrollo, rendendo difficile il mantenimento del ritmo scolastico e il conseguimento di risultati accademici soddisfacenti.
Bassa autostima e problemi di autostima:
Le difficoltà nell’ambiente scolastico e sociale possono contribuire a una bassa autostima e a problemi di autostima nei bambini e negli adulti con ADHD. La frustrazione per le continue sfide e il senso di inadeguatezza possono influenzare negativamente il benessere emotivo e psicologico del paziente.
Problemi relazionali e sociali:
Le caratteristiche sintomatiche dell’ADHD, come l’iperattività, l’impulsività e l’attenzione limitata, possono rendere difficile per i pazienti stabilire e mantenere relazioni sociali significative. Questo può portare a sentimenti di isolamento, solitudine e difficoltà nel formare connessioni interpersonali significative.
Comportamenti a rischio:
I bambini e gli adulti con ADHD trascurato possono essere più inclini a comportamenti a rischio, come abuso di sostanze, comportamenti impulsivi o comportamenti sessuali ad alto rischio. Questi comportamenti possono aumentare il rischio di lesioni fisiche, problemi legali o complicanze psicosociali.
Bassa performance lavorativa:
Gli adulti con ADHD possono lottare con la gestione del tempo, l’organizzazione e la concentrazione sul lavoro, influenzando negativamente le loro performance lavorative e le opportunità di carriera. Questo può portare a una maggiore probabilità di disoccupazione, instabilità lavorativa e insoddisfazione professionale.
Problemi di salute mentale:
Il disturbo ADHD può aumentare il rischio di sviluppare altri disturbi psichiatrici, come ansia, depressione, disturbo oppositivo provocatorio (ODD) o disturbo d’ansia da separazione. Questi disturbi possono complicare ulteriormente il quadro clinico e influenzare negativamente la qualità della vita del paziente.
Difficoltà nelle attività quotidiane e nell'auto-mantenimento:
Le difficoltà nel gestire l’organizzazione, l’attenzione e l’impulsività possono influenzare la capacità del paziente di svolgere attività quotidiane e di autogestione, come prendersi cura di se stessi, mantenere la casa in ordine o gestire le finanze personali.
Rischio di incidenti e lesioni:
L’iperattività e l’impulsività associate all’ADHD possono aumentare il rischio di incidenti e lesioni, sia per i bambini che per gli adulti. Questo può includere incidenti stradali, cadute, incidenti sul lavoro o lesioni causate da comportamenti impulsivi.
Alla luce di questo, un disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) trascurato o malgestito può portare a una serie di complicazioni che influenzano la salute, il benessere emotivo e le prestazioni accademiche, sociali e lavorative del paziente.
È importante identificare e trattare precocemente il disturbo ADHD per prevenire o gestire queste complicazioni e migliorare la qualità della vita del paziente.
Un intervento terapeutico mirato, che può includere terapia comportamentale, supporto psicologico e, in alcuni casi, farmacoterapia ADHD, può essere utile nel gestire efficacemente il disturbo ADHD e ridurre il rischio di complicanze.
La diagnosi dell’ADHD (Diagnosi Tratto Deficit di Attenzione/Iperattività) è di fondamentale importanza per una serie di motivi, poiché influisce sulla vita quotidiana, sulla salute mentale e sulle opportunità future di un individuo e del suo relativo inserimento nella collettività sociale.
Esploriamo in dettaglio l’importanza della diagnosi di ADHD:
Comprensione del disturbo: La diagnosi fornisce una comprensione chiara del disturbo ADHD, aiutando l’individuo, la famiglia e gli operatori sanitari a capire i sintomi e i comportamenti correlati allo stesso.
Trattamento mirato: Una diagnosi accurata ADHD consente l’implementazione di trattamenti mirati, come terapie psico-comportamentali, farmaci stimolanti o terapie cognitive, che possono migliorare significativamente la gestione dei sintomi e la qualità della vita.
Riduzione dell’ansia e della frustrazione: Spesso, individui con ADHD possono sperimentare ansia e frustrazione a causa di difficoltà non comprese. Una diagnosi del disturbo ADHD offre un senso di validazione e può ridurre il senso di isolamento, aiutando a gestire meglio le emozioni negative.
Miglioramento delle relazioni interpersonali: Comprendere che i comportamenti sono causati da un disturbo specifico come quello ADHD può migliorare le relazioni personali, riducendo i conflitti e promuovendo una comunicazione più efficace.
Successo scolastico e lavorativo: La diagnosi precoce dell’ADHD e l’intervento adeguato possono migliorare le prestazioni accademiche e professionali delle persone, consentendo all’individuo di sfruttare appieno il proprio potenziale, senza più essere ostacolato dalla sintomatologia del deficit.
Prevenzione di comorbidità: L’ADHD è spesso associato ad altre condizioni, come disturbi dell’umore, ansia e disturbi dell’apprendimento. Una diagnosi ADHD repentina può contribuire a prevenire o gestire efficacemente queste comorbidità.
Supporto personalizzato: Una volta diagnosticato, l’individuo può accedere a supporto personalizzato, come l’educazione speciale nella scuola o il coaching professionale ADHD sul posto di lavoro, per affrontare le sfide legate a questo tipo di disturbo neurocomportamentale.
Autoconsapevolezza e auto-advocacy: La ADHD diagnosticata in maniera professionale aiuta l’individuo a sviluppare un maggiore senso di autoconsapevolezza riguardo ai propri punti di forza e relative debolezze, nonché alla gestione dei sintomi, promuovendo l’auto-advocacy e l’autonomia.
Prevenzione di conseguenze negative: Senza una diagnosi e un trattamento adeguati, l’ADHD può portare a conseguenze negative, come problemi di salute mentale, difficoltà nelle relazioni e nell’occupazione, dipendenze e comportamenti a rischio.
Riduzione del rischio di disturbi legati all’ADHD nell’età adulta: La diagnosi e il relativo trattamento dell’ADHD durante l’infanzia o in giovane età, possono ridurre il rischio di persistenza dei sintomi nell’età adulta e prevenire complicazioni associate, come la disoccupazione e i problemi legali.
A tal riguardo la diagnosi dell’ADHD è essenziale per una serie di ragioni che vanno dalla comprensione del disturbo e l’implementazione di trattamenti mirati al miglioramento delle relazioni interpersonali e del successo accademico e lavorativo.
Riconoscere e affrontare l’ADHD in modo tempestivo offre all’individuo la possibilità di gestire i sintomi in modo efficace e di realizzare il proprio potenziale.
Ricevere una diagnosi di ADHD presso la Clinica Psicologica GAM può avere un impatto significativo sull’autostima e la vita quotidiana di una persona.
Questa condizione influisce su vari aspetti della vita, inclusi il rendimento scolastico o lavorativo, le relazioni interpersonali e la gestione delle emozioni.
Comprendere come la diagnosi di ADHD può influenzare questi ambiti è fondamentale per affrontare la condizione in modo efficace e promuovere una qualità della vita migliore.
Una diagnosi di ADHD può portare a una maggiore comprensione di sé stessi e delle proprie difficoltà. Sapere che i problemi di concentrazione, impulsività o iperattività sono legati a una condizione medica può alleviare il senso di colpa o frustrazione che molte persone provano. Questo riconoscimento può essere il primo passo verso l’accettazione e l’adattamento.
Una diagnosi di ADHD ha un impatto profondo sull’autostima e la vita quotidiana.
Ma con una diagnosi precoce da parte del Centro Clinico ADHD GAM-MEDICAL, il supporto adeguato e le giuste strategie di gestione, le persone con ADHD possono affrontare efficacemente le sfide e migliorare significativamente la loro condizione di vita.
La chiave è l’accesso a risorse e trattamenti appropriati, nonché il sostegno continuo da parte di professionisti e della rete sociale.
La diagnosi dell’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) richiede un’attenzione particolare per distinguere questa condizione da altre patologie che possono presentare sintomi simili.
La diagnosi differenziale è un processo clinico essenziale per garantire che i pazienti ricevano il trattamento più appropriato e per evitare diagnosi errate che potrebbero portare a terapie inefficaci o dannose.
Sintomi Condivisi: L’ADHD è caratterizzato da sintomi di inattenzione, iperattività e impulsività. Tuttavia, molte altre condizioni possono presentare sintomi sovrapposti, rendendo necessaria una valutazione accurata:
Approccio Diagnostico: La diagnosi differenziale dell’ADHD implica una valutazione complessa e multidimensionale:
Distinguere Tra ADHD e Altre Condizioni
Pertanto la diagnosi differenziale dell’ADHD richiede un’analisi approfondita e sistematica per distinguere questa condizione da altre patologie con sintomi simili.
Un approccio multidisciplinare che include anamnesi dettagliate, interviste cliniche, strumenti di valutazione standardizzati e esami medici è fondamentale per garantire una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.
Distinguere correttamente l’ADHD da altre condizioni non solo migliora l’efficacia del trattamento, ma riduce anche il rischio di interventi non necessari o inadeguati, promuovendo il benessere generale del paziente.
La diagnosi dell’ADHD è un processo complesso che coinvolge vari attori, tra cui medici, psicologi e insegnanti.
Ad ogni modo uno dei ruoli più cruciali è quello della famiglia della persona ADHD (sopratutto quando i membri si prestano ad aiutare nell’esaminare i sintomi ADHD del parente).
La famiglia non solo fornisce informazioni essenziali durante la diagnosi, ma svolge anche un ruolo fondamentale nel supportare il paziente durante e dopo il processo diagnostico.
Comprendere l’importanza del contributo familiare può migliorare significativamente gli esiti diagnostici e terapeutici.
I membri della famiglia, in particolare i genitori, sono spesso i primi a notare i sintomi dell’ADHD. Poiché vivono quotidianamente con la persona in questione, possono osservare comportamenti come inattenzione, iperattività e impulsività in vari contesti, come a casa, a scuola o durante le attività sociali. Queste osservazioni sono cruciali per identificare la necessità di una valutazione formale.
Durante il processo diagnostico, i professionisti della salute richiedono una dettagliata anamnesi del paziente. La famiglia può fornire una cronologia completa dello sviluppo del paziente ADHD, includendo informazioni su gravidanza, nascita, sviluppo precoce, tappe evolutive, inizio degli studi e approccio al mondo lavorativo. Questi dati sono essenziali per capire quando sono iniziati i sintomi e come si sono evoluti nel tempo.
L’ADHD deve manifestarsi in più contesti (ad esempio, a casa e a scuola) per essere diagnosticato. I genitori e altri membri della famiglia possono fornire una prospettiva sui comportamenti del giovane o dell’adulto in diversi ambienti, aiutando a confermare che i sintomi non sono limitati a un singolo contesto. Questo è importante per distinguere l’ADHD da altre condizioni che possono presentarsi in modo simile ma sono situazionali.
La famiglia può facilitare la comunicazione tra i professionisti della salute mentale e altri adulti significativi nella vita del paziente, come insegnanti e allenatori (coach ADHD). Questi individui possono offrire ulteriori osservazioni sui comportamenti della persona ADHD e contribuire a una valutazione più completa. I genitori o parenti spesso coordinano questo scambio di informazioni, assicurandosi che tutti i dati rilevanti siano considerati durante la diagnosi.
Ricevere una diagnosi di ADHD può essere emotivamente difficile sia per paziente che per la famiglia. I membri della famiglia offrono supporto emotivo, aiutando il giovane o l’adulto a capire la diagnosi e a gestire eventuali sentimenti di ansia o frustrazione. Un ambiente familiare comprensivo e solidale è essenziale per il benessere emotivo della persona ADHD durante questo periodo.
Dopo la diagnosi, la famiglia gioca un ruolo chiave nell’implementazione delle strategie di gestione consigliate dai professionisti della salute mentale. Queste possono includere l’adozione di routine strutturate, l’uso di tecniche di rinforzo positivo, e il monitoraggio dell’aderenza ai trattamenti farmacologici ADHD. I genitori o altri famigliari possono anche lavorare con insegnanti e scuole per sviluppare piani educativi personalizzati (PEP) che supportino le esigenze della persona ADHD.
Un altro ruolo importante della famiglia è quello di educarsi sull’ADHD e diventare “avvocati” per il loro parente ADHD. Questo può comportare la partecipazione a gruppi di supporto, la lettura di materiali informativi, e il dialogo con i professionisti per capire meglio la condizione e le opzioni di trattamento disponibili. Inoltre, i genitori possono svolgere un ruolo attivo nel garantire che il parente riceva le risorse e i servizi necessari a scuola e nella comunità (vedi psicoeducazione di gruppo ADHD“).
L’ADHD è una condizione cronica che richiede un monitoraggio continuo e adattamenti nel tempo. La famiglia deve essere vigilante nell’osservare eventuali cambiamenti nei sintomi o nelle risposte al trattamento e comunicare queste osservazioni ai professionisti ADHD. Questo feedback è fondamentale per adeguare le strategie di trattamento e garantire che il paziente ADHD continui a ricevere il supporto di cui ha bisogno.
A tal proposito dunque, il ruolo della famiglia nella diagnosi dell’ADHD è multifacetato e fondamentale.
Dalla rilevazione iniziale dei sintomi ADHD alla raccolta di informazioni dettagliate, passando per il supporto emotivo e la gestione delle strategie terapeutiche, la famiglia è un pilastro centrale nel processo diagnostico.
Una collaborazione stretta tra la famiglia e i professionisti della salute può migliorare notevolmente la precisione della diagnosi e l’efficacia del trattamento, contribuendo al benessere generale del bambino.
La diagnosi dell’ADHD presenta differenze significative tra donne e uomini, sia in termini di manifestazioni cliniche che di sfide diagnostiche.
Queste differenze possono influenzare il riconoscimento della condizione, la tempestività della diagnosi e l’efficacia del trattamento.
È essenziale comprendere queste variabilità per garantire una valutazione accurata e un approccio terapeutico adeguato per entrambi i sessi.
Presentazione Clinica
Comorbidità
Impatto Sociale ed Emotivo
Diagnosi Tardiva
Percezione Sociale e Stigma
Accesso al Trattamento
Le differenze tra uomini e donne nella diagnosi dell’ADHD sono pertanto evidenti e influenzano significativamente il percorso diagnostico e terapeutico.
Gli uomini tendono a manifestare sintomi più evidenti e ricevono diagnosi e trattamenti più tempestivi, mentre le donne affrontano spesso diagnosi tardive e comorbidità emotive che complicano il quadro clinico.
È essenziale che gli specialisti della salute mentale siano consapevoli di queste differenze e adottino un approccio sensibile al genere per garantire che tutti i pazienti ricevano una valutazione accurata e un trattamento adeguato.
Il percorso di diagnosi adhd richiede circa 40-60 giorni; la tempistica di diagnosi ADHD dipende anche dalla disponibilità dell’interessato nella fissazione degli appuntamenti. Lo svolgimento online dei colloqui agevola molto, in questo senso.
No, non è obbligatorio, in senso assoluto. La sola relazione dello psicologo ADHD non ha, però, valore medico-legale. Infatti, per poter richiedere, ad esempio, agevolazioni a livello scolastico, universitario o per disabilità, è necessario ricevere la diagnosi medica, quindi includendo la valutazione psichiatrica e il certificato di diagnosi ADHD. Quest’ultima, inoltre, è fondamentale per escludere la presenza di concause organiche ai sintomi evidenziati a livello psicologico ed eventuali comorbilità.
Il certificato di diagnosi ADHD rilasciato dal nostro psichiatra è pienamente valido a i fini legali. E’, però, necessario rivolgersi al proprio Istituto o Ateneo per conoscere le procedure necessarie all’ottenimento delle agevolazioni previste. Infatti, vi sono differenze normativa a livello regionale per quanto concerne la provenienza del certificato di diagnosi (ad es. può essere richiesto un certificato rilasciato nel pubblico o che quello privato venga “validato” nel pubblico).
Si, se sei residente all’estero possiamo effettuare la diagnosi di ADHD, ma nel caso volessi ricevere il farmaco non potrai acquistarlo usando la nostra ricetta nel tuo paese. Per farlo dovrai andare, con la nostra ricetta, da un medico registrato nel tuo paese di residenza e farti fare la prescrizione.
Trattandosi di una visita privata nessuno può venire a saperlo a meno che non sia il paziente stesso a farne segnalazione. Può capitare che per ottenere il rinnovo di qualche certificato (ad. esempio idoneità alla guida) il medico competente richieda informazioni sull’assunzione di farmaci; è responsabilità del paziente informare il medico di riferimento.
Una volta che viene diagnosticato il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), si avvia il processo di trattamento. Quest’ultimo viene personalizzato in base alle specifiche esigenze di ciascuna persona e può assumere una forma farmacologica o non farmacologica, a seconda della gravità della condizione.
La nostra Clinica psicologica e psichiatrica offre la diagnosi e il trattamento di ADHD, Autismo, Ansia, Depressione e molto altro attraverso professionisti specializzati ed esperti, con un semplice percorso interamente online, ad un costo chiaro e contenuto.
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